Mini Chocolate Baileys Mud Cake – versione “da borsetta”

Mini cake 3

Per questa ricetta devo ringraziare:

  • Marsia, bravissima foodblogger che seguo da quando ci siamo conosciute e che mi ha fatto scoprire la ricetta della Chocolate Mud Cake di Donna Hay.
  • Maurizia che mi ha regalato tempo fa la scatoletta di latta, preziosissima, è la misura perfetta per trasportare in borsetta biscotti e dolcetti.
  • Simona che ci ha regalato il Baileys chocolate luxe limited edition che ha dato un piacevolissimo aroma alle mini cake!
  • I miei colleghi che assaggiano sempre con entusiasmo tutti i miei esperimenti e mi danno grandi soddisfazioni.

Mini cake 2

Cosa dire di queste mini cake: hanno una consistenza bella compatta e umida all’interno, sono ideali da tagliare anche a strati e farcire a piacere con confettura. Io le ho lasciate “al naturale” come ha fatto Marsia spolverizzate con un velo di cacao amaro per un effetto vellutato ed elegante.

Mini cake 6

Ingredienti per tre minicake:

  • 180 gr di burro morbido
  • 115 gr di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 150 gr di farina setacciata
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 40 gr di cacao amaro setacciato
  • 100 gr di cioccolato fondente fuso
  • 100 ml di Baileys (latte nella ricetta classica)

Mini cake 5

Preparazione:

Montate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso. Unite le uova, sbattete ancora, poi incorporate la farina, il bicarbonato, il cacao, il cioccolato fuso e il Baileys. Continuate a sbattere il tutto per alcuni minuti in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Preriscaldate il forno a 160°C e imburrate e infarinate accuratamente gli stampi cilindrici da mini cake (o uno stampo unico più grande). Questa operazione è fondamentale per evitare che la torta non si stacchi bene dalla tortiera e comprometta la riuscita della torta!

Distribuite l’impasto equamente e cuocete in forno a 160°C per 45 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti: se una volta infilzato nel centro della torta ne esce pulito è pronta.

Fate raffreddare nello stampo, poi sformatela e spolverizzatela di cacao amaro! Buona merenda!

Mini cake 7

Mini cake 8

Le petites madeleines di Proust

Madeleines 2

“Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….”

Mi è sempre piaciuto questo pezzo di Proust, credo anche io nella memoria involontaria stimolata da sapori e profumi e sarà capitato a tutti di sentire un’emozione rara ed effimera dopo aver percepito un profumo ma non riuscire subito a risalire al ricordo. Così oggi in onore di Proust e della sua brillante intuizione confermata poi dalla scienza ho preparato le madeleines al gusto di pistacchio perfette per un bel tè caldo o, perchè no, un infuso di tiglio!

Madeleines

Ingredienti per 20 madeleines:

  • 50 gr di burro
  • 2 uova
  • 60 gr di zucchero
  • 60 gr di farina autolievitante
  • un pizzico di sale fino
  • due cucchiai di crema di pistacchio

Madeleines 3

Preparazione:

Fate fondere il burro e lasciatelo intiepidire.

Con lo sbattitore montate le uova con lo zucchero e il pizzico di sale fino a renderle spumose. Con le fruste elettriche in azione unite il burro fuso, la crema di pistacchio e proseguite a montare per alcuni secondi in modo da ottenere un bel composto omogeneo.

Aggiungete la farina e mescolate con una spatola per amalgamarla al composto.

Accendete il forno a 180°C.

Spennellate lo stampo delle madeleines con burro e un velo di farina oppure usate lo staccante spray, molto comodo per gli stampi scanalati come questo.

Versate un cucchiaio di impasto in ogni incavo avendo l’accortezza di lasciare un paio di millimetri dal bordo per dare spazio alla lievitazione.

Cuocete a 180°C per 12 minuti, controllatele per evitare che brucino, sono pronte quando i bordi sono ben dorati e si è creata la cupoletta al centro.

Toglietele dal forno, lasciatele nello stampo per 3 minuti, poi estraetele e fatele raffreddare su una superficie liscia (un piatto ad esempio).

Procedete con la seconda infornata.

Una volta fredde, conservate le madeleines in una scatola di latta, questa è la mia preferita, presa a Parigi!

Madeleines 5

Il risotto al panettone e zafferano di Davide Oldani per Expo

Oldani 1   Oldani 2

Tra tutte le proposte gastronomiche dell’Expo più o meno etniche noi abbiamo scelto forse la più insolita, ovvero la più milanese delle alternative: il risotto! E che risotto! Davide Oldani ha creato per Expo questo riso bianco leggermente agrumato contornato da una cremina allo zafferano impreziosito da briciole di panettone  croccante e decorato da tre uvette posizionate ad arte! L’attesa, di circa un’ora e mezza è stata allietata dalle chiacchiere con Tiziana e Sergio, una bella coppia milanese che, come noi, ama ricercare il bello e il buono in cucina e nella vita! Quindi dato che il risotto ci è piaciuto e so che c’è qualcuno che sta già pensando al menù delle feste vi lascio questa ricetta semplice e piacevolissima adatta alla stagione! Ovviamente il mio è venuto molto meno bene dell’originale ma vi assicuro che lo abbiamo apprezzato ugualmente!

Oldani 5

Ingredienti per due persone:

  • 1 bicchiere del vostro riso per risotti preferito
  • 1\2 litro di brodo
  • 125 ml di panna fresca
  • 1 cucchiaino di maizena diluita in 4 cucchiai di acqua
  • una bustina di zafferano
  • un pizzico di sale
  • 1 fetta di panettone
  • 6 uvette
  • scorza di mezzo limone
  • 50 gr di parmigiano grattugiato e una noce di burro per mantecare

Preparazione:

Fate scaldare in un pentolino la panna fresca, quando raggiunge il bollore aggiungete la maizena diluita in acqua e lo zafferano e condite con un bel pizzico di sale fino. Mescolate con una frusta per amalgamare. Tenete la fiamma molto bassa e continuate la cottura fino alla densità desiderata, ma non ci vorrà molto, giusto uno o due minuti. Mettete la salsina pronta in un flaconcino dosatore da cucina (o in una brocchetta con il beccuccio come ho fatto io; in questo caso il risultato sarà meno preciso ma altrettanto buono!) e tenete da parte.

Fate tostare bene in una padella antiaderente una fetta di panettone, poi tritatela in un mixer e tenete da parte. Se non avete il panettone va bene anche il pandoro, una croissant, una veneziana o qualcosa di simile per creare le briciole dolci croccanti.

Fate ammollare le uvette in acqua calda per farle gonfiare un pò. Tenete da parte.

Tostate qualche istante il riso in un tegame per risotti, poi iniziate a bagnarlo con il brodo procedendo un mestolo per volta fino a cottura ultimata. Spegnete la fiamma e mantecate con la noce di burro, il parmigiano e la scorza di limone, ricordatevi di tenerlo piuttosto morbido, quello di Oldani lo abbiamo mangiato con il cucchiaio perchè era molto cremoso, all’onda appunto.

Impiattate il risotto, contornatelo con la salsina allo zafferano, posizionate al centro una manciata di crumble di panettone e le tre uvette. Gustate con un bel calice di Ribolla Gialla o di Gewürztraminer.

Oldani 3

Mini cake nel barattolo all’arancia e mousse al cioccolato bianco

Barattoli 3

Scorza d’arancia, cointreau, cioccolato bianco, mi piaceva l’idea di abbinare questi sapori e fare dei barattoli sontuosi nei quali affondare il cucchiaino. Così ho fatto un pan di spagna classico che ho posizionato sul fondo, l’ho inzuppato di Cointreau e succo e scorza di arancia, ho posizionato qualche spicchio di arancia pelato al vivo per dare consistenza e per terminare uno strato soffice soffice di mousse al cioccolato bianco che con la sua dolcezza bilancia benissimo il sapore agrumato dell’arancia. E’ un’idea replicabile anche con altri sapori e ingredienti, si possono preparare con qualche ora di anticipo e gli ospiti saranno entusiasti di ricevere il loro barattolino con il tappo per concludere una cena in bellezza! Con le dosi indicate ho fatto 6 barattoli (avanzando metà pan di spagna che va benissimo per la colazione farcito di marmellata!).

Ingredienti per il pan di spagna:

  • 4 uova
  • 100 gr di zucchero bianco
  • 125 gr di farina autolievitante

Ingredienti per la mousse al cioccolato:

  • 200 ml di panna fresca
  • 100 gr di cioccolato bianco

Ingredienti per completare:

  • 2 bicchierini di Cointreau
  • 2 arance

Barattolo 2

Preparazione:

Iniziate dal pan di spagna: montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto giallo chiaro molto gonfio e spumoso. Riducete la velocità delle fruste e aggiungete la farina autolievitante. Il composto si sgonfierà ma non ha importanza. Versate la pastella ottenuta in una teglia rivestita di carta forno e cuocete per 25 minuti a 170°C. A cottura ultimata, estraete la teglia dal forno e fate raffreddare il pan di spagna su una gratella.

Mentre il pan di spagna è nel forno fate scaldare la panna e portatela a bollore, quindi spegnete il fuoco e aggiungete il cioccolato bianco precedentemente tritato. Mescolate con una frusta per far sciogliere bene il cioccolato. Quando è tutto ben sciolto e amalgamato, trasferite il composto in una ciotola e lasciate raffreddare prima a temperatura ambiente, poi riponete in frigorifero per 2 ore o di più se vi fa comodo.

Ricavate la scorza dalle due arance utilizzando una grattugia affilata stando attenti a prelevare solo la parte arancione ed evitare quella bianca amara. Radunate le scorze in una ciotola.

Pelate al vivo le arance lavorando con un coltello seghettato sopra la ciotola con le scorze per raccogliere il succo. Aggiungete il Cointreau e coprite con pellicola per alimenti. Mettete in frigorifero fino al momento di assemblare il dolce.

Assemblaggio: coppate il pan di spagna freddo con l’aiuto di un tagliabiscotti rotondo del diametro della base dei vostri barattoli. Posizionate ciascun dischetto sul fondo del barattolo e bagnatelo con abbondante succo di arancia e Cointreau prelevandolo dalla ciotola con gli spicchi di arancia e aggiungete anche 2/3 spicchi per ciascun barattolo. Il pan di spagna dovrà essere ben inzuppato, io ho calcolato 5 cucchiai di succo e liquore per ciascun barattolo.

Con una frusta o uno sbattitore elettrico montate la crema fredda di panna e cioccolato bianco fino a creare un composto leggero e spumoso.

Completate ciascun barattolo con un paio di cucchiai di mousse ciascuno. A piacere decorate con altra scorza di arancia. Chiudete il tappo e conservate in frigorifero fino al momento di servire.

Barattoli 1

Apple walnut cinnamon roll

AWCroll 2

Dopo la versione semplice della Cinnamon roll che potete trovare qui ho provato ad arricchire la ricetta aggiungendo mele e noci che insieme alla cannella, al burro e allo zucchero muscovado hanno creato un ricco ripieno caramellato che vi farà leccare le dita soddisfatti! Per iniziare bene la giornata vi consiglio una bella girella per colazione, vi darà la carica per tutta la mattinata! Una volta cotte e fatte raffreddare le potete tranquillamente congelare in modo da tirarle fuori la sera prima e averle pronte a colazione!

Ingredienti per 12 cinnamon roll:

  • 500 gr di farina manitoba
  • 40 gr di burro morbido
  • 3 dl di latte a temperatura ambiente
  • 10 gr di sale
  • 10 gr di lievito di birra secco
  • 1 uovo sbattuto

Ingredienti per il ripieno:

  • 2 cucchiai di cannella
  • 4/5 cucchiai di zucchero muscovado o zucchero di canna
  • 2 mele
  • qualche fiocchetto di burro morbido

AWCroll

Preparazione:

Impastate la farina con il sale, il lievito di birra, il burro morbido, il latte e l’uovo sbattuto fino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Mettete l’impasto a riposare in una terrina leggermente unta coperta con un canovaccio pulito o un foglio di pellicola per alimenti. Se il clima non è più caldo come in estate, utilizzate il forno con la luce accesa che farà da “camera di lievitazione” e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume, il mio ha impiegato 5 ore (quindi non allarmatevi se non lievita subito).

Su un foglio di carta forno stendete l’impasto in un rettangolo di circa 5 millimetri di spessore e farcite con le fettine di mela, lo zucchero muscovado, la cannella e qualche fiocchetto di burro qua e là. Ho notato che è meglio stendere l’impasto il più sottile possibile perchè lievita in cottura. In questo modo avrete delle girelle dall’impasto più sottile delle mie.

Arrotolate l’impasto su se stesso aiutandovi con la carta forno e sigillate bene i bordi. Tagliate delle fette di circa 2 cm di spessore e posizionatele in una teglia da forno lasciando un pò di spazio tra una e l’altra. Lo spazio sarà riempito dalle girelle grazie alla lievitazione in forno. Fate lievitare ancora mezz’oretta, poi cuocete a 190°C per 20/25 minuti.

Fate raffreddare e se proprio volete fare le cose fatte bene potete glassare le girelle con una glassa fatta da zucchero a velo e qualche goccia di succo di limone. Così saranno perfette!