Pecan Pie

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Noci Pecan + Sciroppo d’acero = combinazione divina! Se poi aggiungiamo un guscio di frolla e altre noci miste a questo dorato ripieno caramellato abbiamo ottenuto una crostata davvero insuperabile! Mi sono affidata alla ricetta della Pecan – Plus Pie di Nigella Lawson che non mi ha mai deluso per andare sul sicuro ed ottenere una crostata alle noci davvero deliziosa. Ho acquistato le noci pecan già sgusciate insieme ad altre noci presso il mio negozio di fiducia Noberasco di Via Spadari a Milano che considero la mia gioielleria preferita!

Ingredienti per una torta di 24 cm di diametro:

  • 225 gr di farina bianca 00
  • 1\2 cucchiaino di sale
  • 125 ml di olio di semi leggero
  • 60 ml latte
  • 150 ml di sciroppo d’acero
  • 100 gr di burro
  • 150 gr di zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 200 gr di gherigli di noci pecan
  • 120 gr di gherigli di noci e frutta a guscio mista (nel mio mix Noberasco ci sono noci rosse, noci brasiliane, anacardi, pistacchi, nocciole, mandorle, noci pecan)
  • 3 uova

Preparazione:

Iniziate dalla frolla all’olio: riunite in un mixer la farina, il sale, l’olio e il latte e frullate fino a ottenere un composto omogeneo. Basteranno pochi secondi. Con questo composto rivestite uno stampo da crostata scanalato con fondo amovibile o a cerchio apribile premendo l’impasto direttamente sul fondo della tortiera (se è antiaderente non c’è bisogno di carta forno, viceversa utilizzatela per estrarre con agilità la torta dal suo stampo) e lungo i bordi scanalati utilizzando il manico di un cucchiaio di legno per far aderire bene l’impasto. Mettete in freezer e accendete il forno a 180°C in modalità statica.

Nel frattempo in un pentolino fate fondere a fuoco dolce il burro con lo sciroppo d’acero e lo zucchero di canna e quando inizia a sobbollire aggiungete l’estratto di vaniglia e spegnete il fuoco. Mescolate bene per far sciogliere lo zucchero e fate intiepidire per 15 minuti tenendo mescolato di tanto in tanto.

Quando il forno è in temperatura aggiungete le 3 uova al composto di burro e sciroppo d’acero mescolando con una frusta a mano per incorporarle bene.  Riprendete lo stampo dal freezer e distribuite nel guscio di frolla il mix di noci lasciando le noci pecan in bella vista. Versate con cautela il caramello allo sciroppo d’acero sopra le noci. Potrebbe avanzarne se la vostra tortiera non è molto larga o profonda; in questo caso potete utilizzarlo per altri dolci.

Infornate per 40 minuti: l’impasto dovrà risultare dorato, il ripieno rassodato e le noci in superficie ben tostate. Fate raffreddare nella tortiera, sformate con delicatezza e sistemate la torta su una bella alzatina. Servite la torta così com’è o con una pallina di gelato alla vaniglia (in questo caso servite la torta tiepida).

Da Dammann Frère ho trovato un ottimo tè nero per accompagnare la torta, si chiama proprio “pecan pie” e ha un buonissimo aroma di mandorla e amaretto, perfetto con la nostra pecan pie!

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Panforte fatto in casa

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Manca poco più di un mese al Natale e in questo periodo mi piace preparare ricette e dolci che richiamano l’atmosfera natalizia anche per fare qualche prova di quello che cucinerò il 25 Dicembre. Ho preso la ricetta del Panforte da uno dei miei libri preferiti per il Natale di cui prima o poi farò la review ovvero Nigella Christmas di Nigella Lawson, regina indiscussa in fatto di banchetti, feste e preparazioni pratiche e dal successo assicurato per tutte le occasioni. Se volete ottenere un Panforte eccellente non dovete badare a spese: recatevi in un negozio specializzato (per me Noberasco in via Spadari a Milano) e acquistate noci e canditi di ottima qualità per dare ancora più valore alla preparazione. Per il resto la ricetta è davvero facilissima e il risultato impeccabile: questo panforte ha un ricco aroma di spezie e canditi, la frutta secca croccante è avvolta da un impasto corposo ma morbido, e ha un gusto che definirei magico, perfetto!

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Ingredienti per un panforte di circa 20 cm di diametro:

  • 125 gr di mandorle sgusciate con la pelle
  • 100 gr di mandorle sgusciate senza pelle
  • 125 gr di gherigli di noci
  • 80 gr di fichi secchi tagliati in pezzi grossolani
  • 100 gr di scorza di limone candito
  • 100 gr di scorza di arancia candita
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1\2 cucchiaino di noce moscata in polvere
  • 1\2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
  • 1\2 cucchiaino di misto spezie per pan di spezie
  • 30 gr di cacao amaro
  • 50 gr di farina bianca 00
  • 150 gr di zucchero di canna
  • 150 gr di miele
  • 30 gr di burro
  • spolverata di zucchero a velo per la finitura

Preparazione:

Preriscaldate il forno a 170°C in modalità statica e rivestite una tortiera a cerchio apribile di medie dimensioni (circa 20 cm di diametro) con carta forno.

In un pentolino fate sciogliere insieme il burro, lo zucchero e il miele.

In una ciotola resistente al calore riunite la frutta secca e candita, le spezie, la farina, il cacao e quando il composto di miele zucchero e burro è fuso e inizia a sobbollire spegnete il fuoco e versate il composto nella ciotola con gli altri ingredienti e mescolate con un cucchiaio o una forchetta. Si fa un po’ di fatica perché il composto è molto compatto e denso ma ne varrà la pena.

Versate il composto nella teglia rivestita di carta forno e con l’aiuto di una spatola in silicone schiacciate bene la superficie per livellare il più possibile il panetto e dare la forma del tipico panforte.

Infornate e cuocete per 40 minuti, quindi spegnete il forno ed estraete la tortiera. Fate raffreddare a temperatura ambiente per una notte intera o comunque per almeno 12 ore. Togliete il panforte dalla tortiera, eliminate la carta forno, spolverizzatelo di zucchero a velo, sistematelo sulla vostra alzatina e servite ai vostri ospiti i tagliandolo a fettine sottili e accompagnate a piacere con un caffè o un del vino passito. Delizioso!

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Risotto di montagna alla birra doppio malto, speck, indivia belga, semi di finocchio, uvette e un filo di miele

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Un risotto che ho definito “di montagna” molto saporito, dal perfetto equilibrio di sapori: l’amaro della birra e dell’indivia belga è smorzato dalla sapidità affumicata dello speck, perfetto con la freschezza balsamica dei semi di finocchio e le uvette qua e là con un filo di miele regalano la nota dolce che si percepisce tra un boccone e l’altro. Semplice, rustico quanto basta, goloso e delizioso!

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Ingredienti per 2 persone:

  • 1 bicchiere colmo del vostro riso per risotti preferito
  • 500 ml di birra doppio malto di buona qualità a temperatura ambiente
  • acqua bollente per terminare la cottura del risotto
  • 1\2 dado vegetale
  • 1 cespo di indivia belga
  • 4 fette di speck
  • 50 gr di coriandoli di speck
  • una manciata di uvette
  • un cucchiaino di semi di finocchio
  • un filo di olio extravergine di oliva
  • una noce di burro per mantecare
  • 4 cucchiai di parmigiano per mantecare
  • un filo di miele

Preparazione:

Fate rosolare per un minuto l’indivia belga tagliata a striscioline sottili con un filo di olio extravergine di oliva e il mezzo dado vegetale. Aggiungete il riso e mescolate, quindi sfumate con un mestolino di birra. Quando è evaporata aggiungetene altra, aspettando che il liquido sia assorbito prima di aggiungere il mestolo successivo. Unite a metà cottura anche metà dei coriandoli di speck e i semi di finocchio.

Nel frattempo, mentre tenete d’occhio il risotto fate rosolare in una padella antiaderente senza aggiungere grassi le 4 fettine di speck piegate a metà per farle diventare “nastri” che poi arrotolerete al centro del risotto. Quando sono tostate fatele sgocciolare dal grasso in eccesso su un foglio di carta da cucina. Nella stessa padella fate rosolare leggermente l’altra metà dei coriandoli di speck e tenete da parte.

Terminate la cottura aggiungendo dell’acqua bollente a birra ultimata. A fine cottura (al dente come vuole la tradizione) spegnete il fuoco, unite le uvette, il burro e il parmigiano e mescolate per mantecare.

Impiattate, decorate con i nastri di speck disposti a rosellina in centro al risotto, distribuite i restanti coriandoli di speck e completate con un filo di miele! Buona domenica!

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Risotto affumicato al tè Smokey Lapsang, Talisker e capesante

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Ho conosciuto il tè Lapsang Souchong da Csaba Dalla Zorza che, nel mese di ottobre, sul suo blog, ha postato un filetto di manzo affumicato con questo tè come ricetta ideale per una serata speciale; così, alla prima occasione mi sono precipitata da Dammann Frères a chiedere informazioni. Che grande scoperta, il tè Lapsang Souchong è un tè nero cinese affumicato dal marcato sentore fumoso particolarissimo e perfetto da utilizzare sia come bevanda, sia in campo gastronomico per fare marinature, primi piatti, dolci o cocktail a base di whisky! Non appena abbiamo aperto la boite in negozio il suo profumo “smoked” si è diffuso nell’aria e mi ha ricordato subito un drink che io e Marco avevamo ordinato al Mandarin Oriental a base di whisky, fumo e acqua di mare vaporizzata sul bicchiere. Adoro quando i profumi e i sapori mi ricordano sensazioni e momenti di vita vissuta e stimolano emozioni effimere e quasi indescrivibili ma ben presenti nella memoria. Così, “investita” da questo profumo mi è venuta l’ispirazione per creare un risotto che sapesse di affumicato, di mare e di whisky torboso, umido e intenso, forte come un sentimento, un piatto che fosse emozionante come l’oceano in tempesta sull’isola di Skye.

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Ingredienti per 2 persone:

  • 1 bicchiere colmo del vostro riso per risotti preferito
  • 700 ml circa di brodo vegetale
  • due cucchiai di tè Smokey Lapsang (Dammann Frères)
  • 6 o 8 capesante, pulite e tamponate con carta da cucina
  • un pizzico di sale Maldon affumicato
  • un bicchierino di whisky Talisker
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 noce di burro per mantecare
  • un filo di olio extravergine di oliva
  • pepe nero macinato al momento

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Preparazione:

Preparate il brodo vegetale secondo le vostre abitudini aggiungendo due cucchiai di tè nero affumicato Smokey Lapsang (se lo mettete in una bustina di garza non dovete filtrare il brodo).

Tostate il riso con un filo di olio extravergine di oliva per alcuni secondi, quindi sfumate con un mestolo di brodo. Procedete con l’aggiunta di un mestolo alla volta mescolando di tanto in tanto per procedere alla cottura del risotto.

Quando il riso è quasi a cottura ultimata fate scaldare una padellina antiaderente e strofinatela con un batuffolo di carta da cucina unta con dell’olio extravergine di oliva facendo attenzione a non scottarvi. Fate cuocere le capesante per pochissimi secondi a fuoco alto fin quando da traslucide diventano opache. Basterà un minuto (massimo 1 minuto e mezzo se sono molto grandi) per lato. Importante non cuocerle troppo altrimenti diventano gommose.

Quando il risotto è cotto al dente (vi consiglio di spegnere il fuoco quando manca circa 1 minuto alla cottura perché mentre mantecate e impiattate la cottura prosegue) aggiungete il bicchierino di Talisker, il burro e il parmigiano grattugiato e mescolate fino a rendere il tutto cremoso. Assaggiate e regolate il sapore aggiungendo eventualmente dell’altro Talisker. Impiattate, distribuite le capesante nei piatti, cospargete con un pizzico di fior di sale affumicato, una spolverata di pepe nero e servite! Noi lo abbiamo gustato con una tazza di tè nero Smokey Lapsang, perfetto!

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