Curry di lenticchie con riso basmati

dahl3Non c’è niente di meglio di un buon curry per risollevare l’umore in una giornata grigia e piovosa! Per non fare il solito pollo al curry oggi ho utilizzato le lenticchie per ottenere un curry vegetariano ricco di sapori, cremoso, speziato al punto giusto, perfetto da gustare in una ciotola quando si ha voglia di comfort food! Ingrediente segreto? Il latte di cocco, che insieme al curry crea un sapore davvero esplosivo!

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 bicchiere di lenticchie (io ho utilizzato lenticchie di Castelluccio di Norcia)
  • 2 carote
  • 1 patata dolce
  • 1\2 cipolla rossa se grande, 1 intera se piccola
  • spezie a piacere (io ho utilizzato curry verde, curry forte, paprika dolce affumicata, garam masala, ras el hanout, cumino, misto cinque spezie, misto spezie per tandoori)
  • un pezzetto di zenzero fresco
  • 1 dado vegetale
  • 150 ml di latte di cocco
  • 2 litri circa di acqua in ebollizione
  • 1 bicchiere di riso Basmati + 2 bicchieri di acqua e 2 chiodi di garofano
  • 1 mazzetto di coriandolo
  • 1 lime
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva

Preparazione:

Sbucciate le carote, la patata e la cipolla e tagliate tutto a dadini. In un tegame ampio e dal fondo spesso (io ho utilizzato il tegame in ghisa Le Creuset) fate scaldare a fuoco basso due cucchiai di olio extravergine di oliva e fate rosolare le verdure con il dado vegetale facendo attenzione a non bruciarle. Aggiungete tutte le spezie e mescolate bene per farle tostare in modo che rilascino tutti i loro profumi. Grattugiate in pentola anche un pezzetto di zenzero fresco; regolatevi sulla quantità di spezie e zenzero a seconda dei vostri gusti. Aggiungete le lenticchie e coprite con acqua in ebollizione fino a superare di un paio di centimetri i legumi.

Ora non vi resta che tenere sotto controllo la pentola mescolando di tanto in tanto, aggiungendo acqua bollente man mano che si asciuga e continuare così fino a completa cottura delle lenticchie, nel mio caso 40 minuti. Assaggiate e aggiungete eventualmente altre spezie secondo necessità. A cottura ultimata unite il latte di cocco e mescolate.

In un’altra pentola mettete un bicchiere colmo di riso Basmati, i chiodi di garofano e due bicchieri colmi di acqua fredda e portate a bollore con il coperchio. Quando raggiunge il bollore togliete il coperchio, mescolate e proseguite finché l’acqua è evaporata. Il riso è pronto.

Servite mettendo in una ciotola qualche cucchiaiata di riso Basmati, il curry di lenticchie, e guarnite con del coriandolo fresco (il suo gusto è davvero inimitabile) e uno spicchio di lime che ognuno potrà spremere nel proprio curry. Facilissimo e delizioso!!!dahl1

Semla svedesi

semla3Mi sono innamorata delle Semla o Semlor durante un viaggio a Stoccolma: ero partita con l’idea di farne una scorpacciata e così è stato, anche perché è davvero difficile resistere a queste  delizie appena fatte freschissime e sofficissime che vengono esposte su grandi vassoi nei migliori bakery e pasticcerie! Per chi non le conoscesse le semla sono dei panini al latte super morbidi farciti con crema di mandorla e panna montata! Ho dei bellissimi ricordi delle colazioni che facevamo qui e già che ci sono vi elenco i miei posticini preferiti con qualche foto. Ma torniamo alla ricetta: mi sono imbattuta nel blog di Linda di “Call me Cupcake” che nel suo post “how to make swedish semlor” spiega la ricetta per realizzarle in casa. Ho deciso di affidarmi alla sua ricetta anche perché Linda è svedese e poi le sue foto sono davvero stupende!

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Sturekatten, situato al civico 4 di Riddargatan, è un posticino fuori dal tempo: vi sembrerà di essere alice nel paese delle meraviglie in questo salotto retrò arredato con poltrone antiche in velluto, tendaggi broccati e divanetti ricoperti di cuscini ricamati. Non ci sono vetrine che richiamano i turisti perché è situato all’interno di uno stabile parecchio affascinante, almeno dal mio punto di vista. Il laboratorio è al piano superiore, mansardato, e sembra proprio che dalla finestrella aperta fuoriescano profumini deliziosi! Abbiamo preso due ottimi cappuccini con una kanellbullar e ovviamente una semla appena fatta super deliziosa!

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Wiener cafè, sito al n. 6 di Biblioteksgatan è un caffè elegante e antico, perfetto per una colazione speciale! Le teiere così come le posate sono in argento e la qualità dei dolci è ottima: le kardamombullar si scioglievano in bocca ed è stato uno spettacolo veder sfilare i vassoi di semla appena fatte che venivano portate dal laboratorio al bancone! La crema di mandorla impalpabile si fondeva perfettamente con la panna montata super soffice! Una nuvola praticamente!

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Fabrique è una catena di bakery tipica svedese: le vetrine straripano di kardamombullar, cinnamon roll e pagnotte rustiche, e ci si può accomodare ai tavolini di metallo per una colazione o una merenda. Abbiamo assaggiato diversi pani farciti: con noci, uvette, cioccolato… tutti ottimi così come le “bullar” come si chiamano qui.

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Ecco la ricetta per fare 9 Swedish Semlor:

Ingredienti per l’impasto:

  • 25 gr di lievito di birra fresco
  • 125 ml di latte freddo
  • 75 gr di zucchero semolato
  • 1 cucchiaio di cardamomo in polvere
  • 1 uovo
  • 325 gr di farina 00
  • 1\2 cucchiaino di sale in fiocchi
  • 100 gr di burro morbido (a pomata)

Ingredienti per la finitura:

  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di acqua o latte
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per la farcitura alle mandorle:

  • 100 gr di mandorle pesate già senza guscio
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 100 ml di latte
  • mezzo cucchiaino di cardamomo in polvere

Ingredienti per completare la farcitura:

  • 500 ml di panna fresca
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo

Preparazione:

Sbriciolate il lievito di birra fresco nella ciotola della planetaria e versate metà del latte mescolando bene per far sciogliere il lievito. Quando il lievito è completamente sciolto aggiungete la restante parte del latte, l’uovo, metà farina, il cardamomo e lo zucchero e iniziate a impastare con il gancio a uncino della planetaria. Aggiungete poco per volta la farina rimanente e per ultimo il sale. Con la planetaria in funzione alla minima velocità aggiungete poco per volta anche il burro morbido e continuate a impastare per 10/15 minuti. L’impasto sarà appiccicoso e molto idratato, è giusto così, non aggiungete assolutamente farina!

Con l’aiuto di una spatola in silicone togliete l’impasto dal gancio (meglio non toccare l’impasto con le mani) e lasciate riposare per 10/15 minuti coperto con un canovaccio pulito.

Trascorso il periodo di riposo preparate il piano di lavoro infarinandolo leggermente. Aiutandovi con la spatola in silicone rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e con le mani leggermente infarinate dividete l’impasto in 9 parti e formate delle palline facendo rotolare l’impasto tra i palmi (guardate il video di Linda per capire bene il movimento da fare).

Con delicatezza trasferite le palline di impasto su un paio di teglie foderate di carta forno.

Fate lievitare nel forno spento (accendete solo la luce) per 90 minuti.

Mentre l’impasto lievita preparate la farcitura alle mandorle: tostate le mandorle in una padella antiaderente regolando al minimo la fiamma. Dovranno solamente tostarsi leggermente quindi attenzione a non bruciarle. Fate raffreddare, quindi frullatele in un mixer insieme allo zucchero. Quando il composto è abbastanza fine aggiungete anche il latte e il cardamomo. Conservate in frigorifero in una ciotola coperta da pellicola per alimenti.

Trascorso il periodo di lievitazione, togliete le semla dal forno e portatelo a 225°C (così dice il post di Linda, ma se il vostro forno è nuovo o molto potente vi consiglio di ridurre a 200°C per evitare che brucino). Sbattete l’uovo con un cucchiaio di acqua o latte e un pizzico di sale e quando il forno ha raggiunto la temperatura spennellate delicatamente le semla e infornate per 11 – 13 minuti. Dovranno essere ben dorate. Cuocete una teglia per volta. Fate raffreddare su una gratella.

Quando le semla sono fredde tagliate uno strato superficiale e svuotate la mollica con una forchetta. Mescolate la mollica con la crema di mandorle precedentemente preparata. Riempite le cavità con la crema di mandorla. A questo punto montate la panna (senza zucchero oppure con un cucchiaio di zucchero a velo) che dovrà essere ben soda e montata. Trasferite la panna montata in una sac à poche con punta a stella e farcite le semla generosamente. Ricoprite appoggiando delicatamente lo strato tagliato. Spolverizzate con zucchero a velo e servite subito! Meglio consumare subito le semla, se volete preparale in anticipo arrivate fino alla farcitura con la crema di mandorle, al momento di servire completate con la panna montata!

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Blini con crème fraiche e caviale

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I blinis sono piccoli pancake nati in Russia per festeggiare l’arrivo della primavera e in tutta l’Europa dell’Est si preparano ancora oggi per celebrare la Pasqua Ortodossa e sono così buoni che si sono diffusi in tutto il mondo e vengono consumati in ogni occasione. Si apprezzano al meglio con crème fraîche e caviale o salmone affumicato e accompagnati da un calice di bollicine o un bicchierino di Vodka. Ecco la ricetta:

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Ingredienti per circa 26 blini:

  • 110 gr di farina autolievitante
  • 1\2 cucchiaino di zucchero
  • 15 gr di burro fuso + altro per ungere la padella
  • 150 ml di latte intero
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • 50 ml di crème fraiche
  • 25 gr di caviale

Preparazione:

Montate l’albume a neve. In una ciotola sbattete il tuorlo con il latte e il burro fuso, aggiungete il sale e lo zucchero, quindi aggiungete la farina e mescolate bene, con una frusta elettrica se preferite. Aggiungete per ultimo l’albume montato a neve mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola di silicone. Trasferite il preparato in una brocca con beccuccio per essere comodi a versarla in padella.

Scaldate una padella antiaderente e ungetela con una punta di burro, passate un foglio di carta assorbente per eliminare l’eccesso, regolate il fuoco al minimo e versate la pastella formando piccoli pancake di circa 3 cm di diametro. Quando vedete che si formano le bollicine su tutta la superficie, girate i blini dall’altro lato e proseguite la cottura per un altro minuto.

Procedete così fino ad esaurire tutta la pastella, ungendo nuovamente la padella se tendono ad attaccarsi.

Completate con un cucchiaino di crème fraîche e uno di caviale e servite!

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Panna cotta al latte di mandorle, rose e lamponi

valentino3Una panna cotta romantica e delicata è perfetta come dolce per San Valentino, soprattutto a conclusione di una bella cenetta. La panna cotta è a base di latte di mandorle e aromatizzata con acqua di rose e sul fondo si trova un gel di lamponi che è una vera esplosione di sapore! valentino2Ingredienti per 6 bicchierini:

  • 250 ml di panna fresca
  • 250 ml di latte di mandorle
  • 100 gr circa di zucchero a velo
  • 2 cestini di lamponi
  • 18 gr di gelatina in fogli (pari a 3 fogli)
  •  1\2 limone
  • 2 cucchiaini di acqua di rose
  • 2 cucchiaini di Alchermes (per il colore)
  • boccioli di rosa essiccati per decorare

 

valentino4Mettete in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda in due contenitori separati: in uno mettete 2 fogli di gelatina che serviranno per la panna cotta e in un altro mettete un solo foglio di gelatina che servirà per il gel di lamponi.

Preparate il gel di lamponi: fate cuocere per un minuto i lamponi in un pentolino con due o tre cucchiai di zucchero a velo e il succo di mezzo limone, quindi spegnete, frullate e passate il tutto al setaccio per eliminare i semini dei lamponi. Fate scaldare la purea di lamponi, assaggiate e regolate di zucchero se necessario. Aggiungete il foglio di gelatina  strizzato e mescolate per far sciogliere. Distribuite il gel sul fondo dei bicchierini e mettete in fresco a rassodare.

Fate scaldare la panna e il latte di mandorla con qualche cucchiaio di zucchero a velo, regolatevi sulla dolcezza assaggiando: il latte di mandorla può già essere zuccherato quindi aggiungetene poco per volta fino ad ottenere la dolcezza desiderata. Al primo accenno di bollore spegnete e aggiungete la gelatina strizzata, l’aroma di rose e l’Alchermes. Mescolate bene il tutto e lasciate intiepidire.

Quando il gel di lamponi è rappreso versateci sopra piano piano un cucchiaio per volta  di panna cotta intiepidita. Mettete i bicchierini di nuovo in frigorifero per almeno 6/8 ore.

Al momento di servire decorate i bicchierini con tre lamponi e un bocciolo di rosa.valentino1

Omaggio a Milano – Risotto allo zafferano e riduzione di Campari

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“Lassa pur ch’el mond el disa, ma Milan l’è on gran Milan!” Carinissima la canzone che celebra la milanesità con tanto orgoglio e un pizzico di ironia! Anche noi amiamo Milano con i suoi pregi e i suoi difetti, e per rendere omaggio a questa città elegante e dinamica, storica e moderna ho preparato un risotto allo zafferano con una riduzione di Campari dolce e amara nello stesso tempo, come lo è infatti il Campari e bè…. anche un po’ Milano!

risotto campari5Ingredienti per 2 persone:

  • 1 bicchiere colmo del vostro riso per risotti preferito
  • 750 ml circa di brodo vegetale
  • 1\2 calice di vino bianco per sfumare
  • zafferano in pistilli (circa una decina di pistilli)
  • 20 gr di burro
  • 4 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato
  • 1\2 bicchiere di Campari
  • 2 cucchiai di zucchero di canna

Preparazione:

Due ore prima di iniziare a preparare il risotto mettete i pistilli di zafferano in infusione in una tazzina di acqua calda (ma non bollente). Preparate in anticipo anche la riduzione di Campari in modo da averla pronta quando il risotto è impiattato. In un pentolino versate il Campari e lo zucchero e portate a bollore senza mescolare. Il composto dovrà ridursi per effetto dell’evaporazione e dovrà caramellarsi acquisendo man mano una consistenza sciropposa simile a una glassa.

Quando avete ottenuto questo risultato (ci vorranno circa 10 minuti) spegnete e tenete da parte. Quando è il momento iniziate a preparare il risotto: tostate il riso per un minuto e sfumate con il vino bianco, mescolate e lasciate e vaporare completamente. Aggiungete quindi un mestolo di brodo alla volta mescolando di tanto il tanto finché il risotto non è quasi a cottura.

Quando mancano un paio di minuti alla cottura aggiungete il contenuto della tazzina che avrà assunto un bel colore giallo carico. A cottura ultimata (io spengo il fuoco quando il riso è al dente, calcolando il tempo necessario all’impiattamento dovreste riuscire a portare in tavola il risotto perfettamente cotto) mantecate con burro e parmigiano. Impiattate e decorate con la glassa di Campari tutto intorno al risotto e/o a spirale partendo dal centro. Buon pranzo milanese!risotto campari3