Panino super ricco ai gamberoni fatto in casa: pane al timo, gamberoni, melanzane grigliate, pesto di pomodorini semi secchi e mozzarella. Un signor panino!

panino3Le cene che preferisco sono quelle sul mio terrazzo il fine settimana: cucino qualcosa di buono, accendo le candele, preparo la tavola come dico io, scelgo una playlist in tema, Marco stappa una bella bottiglia e ci rilassiamo parlando dei programmi del weekend e di come è andata la giornata. Questi momenti fatti di semplicità sono per me impagabili: non ha prezzo stare seduti all’aria aperta senza fretta davanti ad un piatto semplice ma fatto con amore e condividere i propri pensieri con la persona che amiamo di più e sentirsi subito meglio e in pace con se stessi. Per la cena di questa bella serata estiva vi propongo  quindi una ricetta semplice ma golosa che sa di mare e di sole, di giorni felici e spensierati, in poche parole un panino che sa…. di vacanza!

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Ingredienti per 4 panini grandi o 6 medi:

  • 400 gr di farina manitoba
  • 100 gr di farina di farro
  • 12 gr di sale
  • 45 gr di zucchero bianco
  • 10 gr di lievito di birra disidratato
  • 40 gr di burro morbido
  • 4 cucchiai di origano essiccato
  • 2 cucchiai di timo essiccato
  • 300 ml di acqua a temperatura ambiente
  • un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale maldon per la finitura

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Ingredienti per farcire 2 panini:

  • 10 gamberoni
  • 1 mozzarella
  • due cucchiai di pesto di pomodorini secchi
  • 1 piccola melanzana
  • due cucchiai di maionese
  • una spolverata di paprika dolce o affumicata
  • un filo di olio extravergine di oliva

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Preparazione del pane:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, le erbe aromatiche e mettete il lievito da una parte e il sale e lo zucchero dall’altra. Aggiungete il burro morbido e 3\4 dell’acqua e azionate la planetaria con il gancio a uncino per impastare. Aggiungete l’acqua poco per volta fino a formare un bell’impasto morbido, potrebbe non servire tutta l’acqua quindi procedete per gradi. Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola coperta con pellicola alimentare riposta in un luogo tiepido e privo di correnti.

Trascorse circa 2 ore l’impasto sarà lievitato fino al raddoppio. A questo punto sgonfiate l’impasto e dividetelo in 6 parti. Impastate ciascun pezzetto ripiegando il panino più volte su se stesso e dandogli una forma tondeggiante. Allineate i panini su due teglie rivestite di carta forno e fateli lievitare nuovamente fino al raddoppio.

Prima di infornarli ungete leggermente il centro di ciascun panino con un goccio di olio extravergine di oliva stando attenti a non sgonfiare il panino e cospargete con un pizzico di fiocchi di sale maldon.

Cuocete a 210°C (forno statico) per 15/18 minuti. Dovranno essere ben dorati. Fateli raffreddare su una gratella. I panini si manterranno morbidi all’interno come quelli degli hamburger.

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Preparazione dei panini:

Tagliate la melanzana a fette e grigliatele per bene su una piastra di ghisa leggermente unta con un filo di olio extravergine di oliva. Tenete da parte. Pulite i gamberi ed eliminate il filamento intestinale, quindi passateli in padella con un filo di olio extravergine senza stracuocerli, dovranno rimanere morbidi e leggermente traslucidi. Tenete da parte. Tagliate la mozzarella a fette e tamponate con carta assorbente da cucina per eliminare un po’ di latte.

Tagliate a metà i panini, eliminate un po’ di mollica e tostate il pane sulla griglia senza esagerare per non seccare il pane. Spalmate una metà con il pesto di pomodorini secchi e l’altra metà con maionese e una spolverata di paprika. Adagiate il pane sul piatto, farcite con le fette di melanzane, la mozzarella, i gamberoni, chiudete il panino e servite subito in modo che il pane sia caldo e l’interno rimanga fresco e dia appunto quella sensazione di “preparato al momento”. Gustate con un bel calice di vino bianco bello fresco e godetevi un super panino fatto con le vostre mani!

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Pudding di pane, more, miele e ricotta

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Nel fine settimana o in vacanza è bello fare una colazione diversa dal solito per spezzare la routine della quotidianità logorante, anche per dare un boost di energia alla giornata, soprattutto se prevede un po’ di sport all’aria aperta e un pranzo tardivo come di solito facciamo noi nel weekend. Oggi vi propongo questo pudding davvero fantastico, rustico al punto giusto, fatto con delle semplici fette di pane farcite di marmellata di more, inzuppate in un mix di uova, ricotta, vaniglia, scorza di limone e miele e arricchito da ricotta fresca e more succose, troppo buono!

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Ingredienti per 4/6 persone:

  • 8 fette spesse di pane bianco o pane al latte
  • 1\2 vasetto di marmellata di more o mirtilli
  • 3 uova
  • 300 gr di ricotta (200 gr per l’inzuppo + 100 gr per servire)
  • 1 bicchiere di latte
  • la scorza di un limone
  • 4 cucchiai colmi di miele (2 per l’inzuppo + 2 per servire)
  • 1 cucchiaino di “vanilla bean paste” ovvero una pasta di semi di vaniglia (o estratto di vaniglia)
  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • 6 fiocchetti di burro
  • 1 cestino di more

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Preparazione:

Spalmate con abbondante marmellata di more le fette di pane e abbinatele a due a due con la marmellata all’interno come a fare dei panini.

In una ciotola mescolate le uova, 200 gr di ricotta, 2 cucchiai di miele, la pasta di vaniglia, la scorza di limone, il latte.

Imburrate una pirofila adatta alla cottura in forno e sistemate le fette di pane e marmellata eventualmente tagliando le fette in due o tre parti in modo da ricoprire l’intera teglia. Versate il composto di uova e ricotta sulle fette di pane avendo cura di distribuirlo omogeneamente così che tutto il pane ne sia imbevuto. Lasciate riposare per 1 ora circa, quindi cospargete la superficie con dei fiocchetti di burro, lo zucchero di canna e metà delle more.

Cuocete in forno già caldo in modalità statica a 180°C per 50 minuti, coprendo la superficie con un foglio di alluminio a metà cottura qualora dovesse scurirsi troppo. Potete cuocere il dolce la sera in modo da averlo pronto la mattina seguente.

Una volta cotto e fatto raffreddare o intiepidire completate con la ricotta rimasta (100 gr) mescolata a 1 cucchiaio di miele, le more fresche rimaste e l’ultimo cucchiaio di miele per un effetto più lucente! Se preparate il pudding la sera prima vi consiglio di tenerlo a temperatura ambiente tutta la notte e scaldarlo leggermente in forno la mattina successiva e completarlo al momento di servire con ricotta fresca e more!

Buona colazione!

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Pane con l’uvetta – la mia ricetta preferita

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Ho perfezionato questa ricetta dopo diversi tentativi: seguendo svariate ricette di pane con l’uvetta ho ottenuto pani morbidi con poche uvette, simili a pan brioche più che non al pane che ho nella mia memoria, il pane che mangiavo da bambina, che prendevano spesso i miei nonni e che piace anche molto anche a mia mamma, un pane rustico, dall’aspetto un po’ burbero per via delle uvette in superficie un po’ bruciate e dalla crosta croccante, con un impasto salato di grano duro, perfetto per contenere tante uvette morbide, dolci e lucenti. Un po’ per caso un po’ per intuizione, sono riuscita ad ottenere il risultato che cercavo: ho utilizzato il metodo di Jim Lahey che prevede una lunga lievitazione e un’alta idratazione (come per il no knead bread) e ho aggiunto 350 gr di uvette, tantissime in proporzione alla farina (400 gr) ma indispensabili per questo effetto, e ho aggiunto una parte farina di grano duro alla classica manitoba per un impasto meno briochoso ma più simile ad un pane rustico, ed ecco che sono riuscita a creare una perfetta pagnotta con uvette degna dei migliori panifici milanesi! E ora ecco la ricetta:

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  • 200 gr di farina manitoba
  • 200 gr di farina di grano duro
  • 350 gr di uvette
  • 8 gr di sale
  • 2 grammi di lievito di birra disidratato
  • 320 gr di acqua (fredda in estate, leggermente tiepida in inverno)
  • una manciata di farina di mais o farina di semola per spolverizzare

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Preparazione:

In una ciotola capiente versate le farine, il sale, l’uvetta, il lievito di birra e l’acqua e mescolate brevemente con una forchetta fino a quando l’impasto non sta insieme e si presenta come un agglomerato di uvette. Coprite la ciotola con pellicola per alimenti (non deve essere a contatto con il pane) e lasciate lievitare per almeno 15 o 18 ore (ve ne serviranno 18/20 se è inverno).

Spolverizzate il piano di lavoro con della semola o della farina di mais. Con l’aiuto di una spatola in silicone rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e ripiegate i bordi verso il centro come a formare un fagottino. Mettete l’impasto a lievitare su un canovaccio spolverizzato di semola o farina di mais, avvolgetelo con il canovaccio infarinato e coprite a campana con una ciotola ampia che non tocchi l’estremità del pane e che gli lasci lo spazio per crescere. (la ciotola della planetaria è perfetta)

Lasciate lievitare per 2 ore, quindi accendete il forno a 250°C (in questo modo il pane ha tempo per lievitare ancora) e mettete nel forno un tegame in ghisa o in terracotta (assicuratevi che regga le elevate temperature). Quando il forno è in temperatura estraete il tegame rovente con l’aiuto di presine a tenuta stagna, rovesciate il pane dal canovaccio al tegame, coprite e rimettete nel forno. Cuocete con il coperchio per 30 minuti, poi togliete il coperchio e cuocete per altri 15/30 minuti. Regolatevi guardando il colore del pane che dovrà essere brunito ma non bruciato.

Una volta cotta il pane va fatto intiepidire nel tegame, poi rovesciato su una gratella e solo quando è freddo si può tagliare. Se lo tagliate quando è ancora tiepido l’umidità fuoriuscirà e il pane non avrà la consistenza che vogliamo ottenere.

Una volta tagliato a fette, se non consumato subito, il pane può essere congelato. Vi basterà toglierlo dal freezer e lasciarlo a temperatura ambiente per alcune ore e sarà come appena fatto! Noi lo mangiamo a colazione di solito quindi lo lascio avvolto nel sacchettino per alimenti per tutta la notte e a colazione è pronto per essere gustato con una bella tazza della vostra bevanda preferita!

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No knead bread – pane senza impasto dal successo assicurato

 

noknead9Fare il pane è davvero un’arte: può sembrare facile impastare farina acqua e lievito ma credetemi, fare un buon pane, con le caratteristiche giuste, non è affatto semplice perché le variabili in gioco (temperatura, umidità, lievito e tipologia di farina) possono essere davvero difficili da gestire e da capire. Non basta seguire una ricetta alla lettera e in ogni caso tutte le ricette dei lievitati prevedono una certa discrezionalità nella misurazione dei liquidi proprio per via dell’umidità degli ingredienti e dell’ambiente di lavoro e anche la stagionalità influisce sulla buona riuscita del pane. Nonostante tutto, fare il pane resta per me un rito antico, quotidiano e conviviale e io adoro prepararlo proprio per questo. Il pane è un alimento semplice e puro, che non ti stanchi mai di mangiare, che si abbina magnificamente a tanti altri ingredienti, e non c’è niente di più confortante del profumo di pane fresco che si diffonde per casa e poi il pane consente di essere creativi in diversi modi: si possono fare forme e trecce diverse, si può aromatizzare con spezie, frutta secca o semi oleosi, si può fare dolce o salato, con diversi tipi di farine… insomma, preparare il pane non ti stanca mai! La lunga premessa era doverosa per presentare questo pane “no knead bread” ovvero pane senza impasto ideato dal famoso panettiere Jim Lahey. L’ho fatto diverse volte perché è davvero pratico: si mescolano brevemente tutti gli ingredienti e si fa riposare molte ore, poi un giro di pieghe per dare un po’ di forza e si cuoce nel tegame di ghisa che regala una bella crosticina croccante, indice di un buon prodotto finale! L’alta idratazione e il lungo tempo di lievitazione fanno in modo che si creino delle belle alveolature e secondo me è una ricetta che non può mancare nel repertorio di base di ognuno di noi e vi consiglio di provare a farlo almeno una volta! Mi piace mangiarlo a merenda spalmato di crema di pistacchio, o come aperitivo tagliato a quadretti con dell’ottimo olio e un pizzico di fleur de sel, o a colazione con marmellata di arance amare e un buon caffè, ma è ottimo di per sè quindi sta bene con tutto! Guardate che belle alveolature! Ottenute senza fatica!

noknead11Ingredienti per una pagnotta:

  • 300 gr di farina 00
  • 200 gr di farina manitoba
  • 380 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 10 gr di sale
  • 2 gr di lievito di birra fresco (oppure 1,5 gr di lievito di birra disidratato)
  • 10 gr di miele
  • qualche cucchiaio di farina di mais o qualche cucchiaio di farina 00 per lo spolvero

Preparazione:

In una ciotola ampia versate le farine, il sale e il miele. Fate sciogliere il lievito in due cucchiai di acqua prelevati dal totale. Nella ciotola versate quindi l’acqua e l’acqua contenente il lievito sciolto. Mescolate brevemente con una forchetta e coprite la ciotola contenente l’impasto appiccicoso e grumoso ottenuto con la pellicola alimentare. Fate lievitare a temperatura ambiente per 18/20 ore (in estate ce ne vorranno circa 12/14).

Trascorso il periodo di lievitazione l’impasto sarà pieno di bollicine.

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A questo punto cospargete il piano di lavoro con della farina e aiutandovi con una spatola in silicone (non toccate l’impasto con le mani o ne sarete appiccicati) rovesciate l’impasto sulla superficie cosparsa di farina. Con la spatola o con la punta delle dita infarinate portate i lati dell’impasto laterali verso il centro; stessa cosa per i lati superiore e inferiore, portateli verso il centro. Si dice fare le pieghe a portafoglio perché si piegano uno sull’altro i lati del pane.

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A questo punto preparate un vassoio o un tagliere con sopra un canovaccio spolverizzato di farina 00 o di farina di mais e capovolgetevi sopra il pane. Aiutatevi con un tarocco perché l’impasto è molto morbido. Con un pennello da cucina eliminate l’eccesso di farina dalla superficie.

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Chiudete il canovaccio sul pane facendo una sorta di “fagottino”.

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Ora coprite a campana con una ciotola ampia (la ciotola della planetaria va benissimo)

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Fate lievitare ancora 1 ora, quindi accendete il forno a 230°C in modalità statica inserendo nel forno una pentola preferibilmente in ghisa o in terracotta (assicuratevi che la vostra pentola regga la temperatura del forno). Io utilizzo la pentola in ghisa Le Creuset, fantastica per il pane e per tante altre preparazioni!

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Quando il forno è in temperatura, estraete il tegame utilizzando le presine da forno, oliate con un pennello il fondo del tegame e con l’aiuto del canovaccio rovesciate l’impasto nel tegame. Coprite e infornate per 40 minuti. Dopo 40 minuti togliete il coperchio e cuocete per altri 20 minuti senza coperchio. Il pane dovrà essere di un bel colore dorato, quindi regolatevi sui tempi di cottura, potreste aver bisogno di prolungare di qualche minuto il tempo.

Estraete dal forno, fate intiepidire, sformate il pane e attendete che sia completamente freddo prima di tagliarlo. Gustate come più vi piace!

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Panciok integrali con albicocche essiccate e pepite di cioccolato fondente

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Splendido accostamento quello tra albicocche e cioccolato fondente: dolci e cremose le prime, croccante e amaro il secondo, due gusti che si amalgamano perfettamente in un impasto integrale morbido morbido buono come una brioche ma molto più sano e nutriente!

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Ingredienti per 18 panini 

  • 250 gr di farina manitoba
  • 250 gr di farina manitoba integrale
  • 10 gr di sale
  • 7 gr di lievito di birra disidratato
  • 60 gr di zucchero
  • 1 bustina di malto per panificazione
  • 40 gr di burro morbido
  • 320 ml di acqua tiepida
  • 160 gr di albicocche secche
  • 100 gr di cioccolato fondente tritato grossolanamente

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Preparazione:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, il sale e lo zucchero da un lato e il lievito e il malto dall’altro. Mettete al centro il burro morbido e azionate alla minima velocità con il gancio a uncino per impastare aggiungendo man mano l’acqua che deve essere tiepida in inverno e fresca durante la stagione estiva.

Fate impastare completamente, quindi unite le albicocche tagliate a metà e il cioccolato proseguendo a impastare per un altro minuto o due in modo da incorporare gli ingredienti.

Mettete l’impasto a lievitare in un luogo tiepido privo di correnti (il forno spento con la luce accesa è sempre una buona idea) per 2/3 ore o fino al raddoppio. Sgonfiate quindi l’impasto e dividetelo in 18 palline. Allineate i panciok su due teglie foderate con carta forno e fate lievitare per altre 2 ore o comunque fino al raddoppio e infornate a 210°C forno statico preriscaldato per 12 minuti.

Fate raffreddare e gustate insieme al vostro tè preferito! Una volta freddi si possono congelare in sacchettini per alimenti. Per averli pronti a colazione basterà toglierli dal freezer la sera prima di andare a dormire e lasciarli a temperatura ambiente nel loro sacchettino. Al mattino saranno come appena fatti e non vedrete l’ora di fare colazione!

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Pan brioche salato farcito con salsa di noci, speck, parmigiano e radicchio

rotolini4Ho fatto questo pan brioche prendendo spunto dall’impasto dai miei rotolini farciti che trovate qui e ne ho modificato il ripieno sostituendo il prosciutto e i funghi con radicchio, salsa di noci, una spolverata di parmigiano e fettine di speck per creare delle “rose” che ho disposto a raggiera in una tortiera tonda come a creare un bouquet. Come prima cosa è facilissimo da fare, poi si genera un profumino buonissimo per tutta la cucina e per concludere è delizioso: molto appetitoso, morbido morbido, invitante, insomma un pan brioche salato dal successo assicurato! rotolini1Ingredienti per l’impasto:

  • 500 gr di farina manitoba per lievitati salati (si chiama “farine magiche” Lo Conte) ma va bene anche una manitoba classica o metà farina magica e metà manitoba
  • 12 gr di lievito di birra fresco
  • 10 gr di sale
  • 20 gr di zucchero
  • 30 gr di burro morbido
  • 2 uova intere
  • 250 ml di acqua tiepida
  • una manciata di semi di sesamo
  • una manciata di semi di lino

Ingredienti per il ripieno:

  • 150 gr di salsa di noci
  • 150 gr di speck
  • 1 cespo grande di radicchio
  • 100 gr di parmigiano grattugiato

rotolini5Preparazione:

Nella ciotola della planetaria versate la farina, i semi, il sale e lo zucchero; unite il burro morbido e le uova leggermente sbattute. Fate sciogliere il lievito fresco nell’acqua tiepida. Azionate la planetaria con il gancio per impastare e versate a filo l’acqua regolandovi sulla quantità quindi procedete pian piano fino a che non si sarà formato un impasto morbido ma non molle.

Fate impastare per qualche minuto con la planetaria a bassa velocità. Impastate a mano sul piano di lavoro per alcuni minuti in modo da far sviluppare bene il glutine. Trasferite l’impasto ottenuto nella ciotola della planetaria e coprite con la pellicola per alimenti. Fate lievitare in un luogo caldo per 3 ore o comunque fino al raddoppio (io utilizzo il forno con la luce accesa)

Una volta lievitato, trasferite l’impasto sul piano di lavoro infarinato e stendete la pasta in un rettangolo di circa 40 x 30 cm aiutandovi con un mattarello tenendo verso di voi il lato più corto.

Spalmate l’impasto con la salsa alle noci, distribuite il radicchio ridotto a striscioline, il grana e terminate con le fettine di speck disposte in verticale senza sovrapporle. Tagliate l’impasto in strisce dello spessore di una fetta di speck.

Arrotolate ciascuna striscia su se stessa e trasferite ciascuna girella in una teglia rotonda foderata di carta forno lasciando qualche millimetro tra una girella e l’altra. Lasciate lievitare ancora per 30 minuti.

Infornate il pan brioche a 220°C per 20 minuti, le girelle dovranno essere belle dorate ma morbide all’interno. Sfornate e fate raffreddare su una gratella. Qualora il fondo del pan brioche risultasse troppo umido potete ripassare in forno le girelle senza la teglia per 5 o 10 minuti sempre a 220°C in modo da farle asciugare bene. Servite calde o tiepide.

Con gli avanzi dell’impasto (le due strisce ai lati non erano molto farcite) ho creato questo piccolo filoncino tagliando a metà ciascuna girella e allineando i quattro pezzi in uno stampo da plumcake. Li ho cotti a 220°C per 20 minuti.

rotolini6Nota sulla conservazione: una volta fredde le girelle si possono congelare. Per averle pronte a pranzo o a cena basterà toglierle dal freezer e lasciarle scongelare a temperatura ambiente per 3 ore ed eventualmente passarle per qualche minuto in forno per un effetto “appena sfornato”!rotolini3

I miei appunti sul panettone + una ricetta facile dal successo assicurato!

PANETTONE2Il panettone artigianale è un dolce fantastico, così semplice eppure così complesso e difficilissimo da fare! Il suo profumo sa di Natale e di festa, i canditi e le uvette si fondono nel morbido impasto rendendo questo pane dolce ancora più prezioso…. e delizioso! In questo post ho deciso di raccogliere tutti i consigli che io e le mie amiche e compagne di avventure culinarie Laura e Nicoletta abbiamo appreso al corso sul panettone organizzato da Zodio. Il pasticcere Michele è stato disponibile a raccontarci metodo, tempi e ricetta per una buona riuscita del dolce milanese. Ci siamo divertite, che in cucina è fondamentale, e ci ha dato la “carica” per provare ancora e ancora! Unica pecca che potete vedere anche in foto è l’incarto: ho usato quello per panettone da 1 kg mentre l’impasto è da 750 gr ma in casa avevo solo questo o quello da 500 gr che sarebbe stato quindi troppo piccolo.

panettone3Prima della ricetta vi riporto i miei appunti:

  • Qualche ora prima di iniziare a fare il panettone preparare tutti gli ingredienti sul piano di lavoro in modo che abbiano tutti la stessa temperatura.
  • E’ preferibile lavorare in un ambiente caldo, il panettone non ama il freddo né gli shock termici quindi assicuratevi di non avere ingredienti freddi di frigorifero ed evitate di aprire le finestre.
  •  La temperatura ideale per la lievitazione è di 30 gradi. Potete accendere il forno a 50°C, spegnerlo, aprire lo sportello per 5 minuti e inserire il panettone a lievitare lasciando la luce del forno accesa per mantenere il caldo.
  • Indispensabile la planetaria: fa lei la maggior parte del lavoro.
  • Se l’impasto vi sembra troppo morbido e appiccicoso non preoccupatevi: la planetaria incorderà l’impasto e farà in modo che si stacchi da solo dalle pareti della ciotola.
  • Si può utilizzare del burro di cacao alimentare per conferire un maggior profumo di burro al dolce: in questo caso dal burro totale necessario occorre togliere la quantità corrispondente al burro di cacao che metterete.
  • Il burro di cacao, se utilizzato, deve essere scaldato per diventare morbido ma non deve essere bollente: attendete che raggiunga una temperatura di 22/24 gradi prima di inserirlo nell’impasto.
  • I canditi devono essere di buona qualità: in alcuni negozi specializzati si può acquistare il mix di cedro e arancia canditi perfetti per il panettone.
  • Il panettone fatto con il lievito di birra ha una durata di 1 giorno, mentre quello fatto con lievito madre dura anche più di una settimana perché si mantiene morbido. Utilizzare il lievito di birra aiuta a impratichirsi con l’impasto e a “farsi le ossa”
  • Importante la pirlatura dell’impasto: consiste nel far ruotare l’impasto sul piano di lavoro utilizzando le mani messe a coppa per rendere liscio e portare al di sotto le pieghe. In internet ci sono diversi video che mostrano come fare. Sembra facile ma non lo è affatto! Quindi: esercitarsi è l’unico modo per imparare!
  • Se l’impasto è appiccicoso e difficile da maneggiare è consigliabile ungersi le mani con un filo di olio.
  • La cottura del panettone va fatta per 3\4 del tempo a forno spento e per 1\4 di tempo a forno leggermente aperto: questa operazione consente all’umidità di fuoriuscire e garantire una perfetta cottura. Utilizzate un mestolo di legno per tenere aperto di un centimetro il forno.
  • Il colore più o meno giallo dell’impasto non è indice di una maggiore quantità di uova: i panettoni molto gialli sono fatti con le uova a pasta gialla, create fornendo alle galline mangimi con coloranti.
  • Ultimo consiglio: provare, provare, provare!

panettone4La ricetta che abbiamo studiato con il pasticcere Michele è di quelle “tradizionali” che prevede diverse lievitazioni e l’aggiunta degli ingredienti in diversi momenti della giornata seguendo tempistiche ben precise. Dato che non avevo tempo di seguire la sua ricetta perchè dovevo uscire di casa ho optato per una versione “express” che viene tramandata in rete su diversi blog e infatti il panettone è venuto davvero bene, morbido morbido e profumato e non è affatto complicato quindi vi consiglio la ricetta se siete come me alle prime armi con il panettone e volete impratichirvi e ottenere da subito un buon risultato! La ricetta ha una lunga origine: io l’ho trovata qui sul blog di Claudia, che a sua volta l’ha presa da Paoletta qui che si è ispirata ad Adriano qui! Grazie ragazzi per i vostri consigli!

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Ingredienti per 1 panettone da 750 gr:

  • 150 gr di lievito madre (in sostituzione fate una biga 12 ore prima con 100 gr di manitoba, 50 gr di acqua e 1,5g di lievito di birra fresco, impastate e lasciate fermentare a 18° in una ciotola coperta con pellicola alimentare)
  • 380 gr di farina manitoba
  • 125 gr di latte
  • 65 gr di acqua
  • 120 gr di zucchero
  • 100 gr di burro morbido (a pomata)
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 8 gr di lievito di birra fresco
  • 5 gr di sale
  • 1 cucchiaio di rum
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale
  • la scorza grattugiata di un’arancia
  • 100 gr di uvetta
  • 200 gr di canditi di cedro e arancia

Preparazione:

Mettete in ammollo l’uvetta in acqua tiepida con qualche cucchiaio di rum.
Sciogliete nella planetaria il lievito madre (rinfrescato due volte) o la biga a pezzettini, nell’acqua e latte, usando il gancio a foglia della planetaria.
Aggiungete il lievito di birra sbriciolato e tanta farina, presa dal totale, quanto basta per ottenere un impasto morbido, e proseguite a velocità media per amalgamare.
Unite un tuorlo, un terzo di zucchero e un po’ di farina. Proseguite a impastare e dopo qualche minuto aggiungete l’altro tuorlo, un terzo di zucchero e ancora un po’ di farina. Proseguite a impastare per qualche minuto. Terminate quindi l’inserimento degli ingredienti rimasti quindi l’albume, lo zucchero e la farina rimasta.
Portate a incordatura con la foglia finché l’impasto non sarà lucido e si aggrapperà alla foglia con forza (se provate a staccare l’impasto dalla foglia con una spatola in silicone vedrete che l’impasto farà resistenza, quindi significa che la maglia glutinica si è sviluppata bene!)
A questo punto sempre con la foglia aggiungete il burro a pezzettini poco per volta, aggiungendo il pezzetto successivo solo ad assorbimento del precedente.
Unite un cucchiaino di rum, la scorza grattugiata dell’arancia e la vaniglia.
Togliete il gancio a foglia, inserite quello a uncino e aggiungete all’impasto l’uvetta ben scolata (pressatela tra due fogli di carta assorbente per eliminare tutta l’umidità) e i canditi.
A questo punto formate una “palla” facendo pirlare l’impasto sul piano di lavoro infarinato. Inserite l’impasto nell’incarto da panettone, fate lievitare fino al raddoppio in un luogo caldo e infornate in forno già caldo a 200°C per i primi 20 minuti, successivamente coprite con un foglio di alluminio se la superficie dovesse scurirsi troppo e proseguite la cottura a 170° C per altri 40/45 minuti avendo l’accortezza di tenere lo sportello aperto di qualche millimetro nell’ultimo quarto d’ora.
Fate la prova stecchino al centro, deve uscire asciutto e non deve trovare resistenza quando si infila.
Fate raffreddare su una griglia fino a completo raffreddamento. Una volta freddo conservatelo in un cellophane per alimenti ben chiuso per preservare aroma e morbidezza! E ora, come dice la mia amica Laura: tutti con le mani in pasta!!!
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Panettone gastronomico facile e veloce

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E’ domenica mattina e io non potrei essere più felice: sono qui con la mia tazza di caffè americano fumante, i biscotti che stanno cuocendo in forno, il mio quaderno per gli appunti e libri sparsi ovunque! Sto iniziando a pensare al menù di Natale e ho tante di quelle idee e ricette da provare che basterebbero per festeggiarne tre di Natali! Tra Christmas pudding e tacchini ripieni, croissant salate e salmoni norvegesi, ce n’è per tutti i gusti! Una cosa è certa: non mancherà il panettone gastronomico, quest’anno fatto da me per la prima volta! E’ una ricetta facile e veloce: si impastano tutti gli ingredienti in una sola volta e si fanno solo due lievitazioni; il risultato che otterrete sarà un pane leggermente dolce, morbidissimo e perfetto sia con ripieni delicati che più robusti. Qualche idea sulle farciture?

di pesce:

  • salmone affumicato e crema di avocado
  • mazzancolle, lattuga e salsa cocktail
  • burro salato e caviale
  • stracciatella di burrata, scorza di limone e filetti di acciughe

oppure di carne:

  • maionese al curry, tacchino affettato e insalatina valeriana o spinacini baby
  • patè di fegatini di pollo con scorza di arancia
  • prosciutto crudo e burrata
  • mousse di robiola e prosciutto cotto con pistacchi interi tostati

panettone gastronomico 1

Ingredienti per un pan canasta da 750 grammi:

  • 600 gr di farina manitoba
  • 250 ml di latte a temperatura ambiente
  • 2 uova intere
  • 100 gr di burro
  • 20 gr di lievito di birra fresco
  • 50 gr di zucchero bianco
  • 1 cucchiaino di sale fino

panettone gastronomico 3

Ingredienti per farcire

  • 100 gr di stracciatella di burrata
  • 1 limone
  • 6 filetti di acciughe
  • 100 gr di salmone
  • 1 piccolo avocado maturo
  • 25 gr di caviale
  • 2 cucchiai di burro salato “a pomata”
  • una manciata di mazzancolle
  • un cucchiaio di salsa rosa
  • qualche foglia di lattuga

panettone gastronomico 6

Preparazione del pan canasta:

Fate sciogliere il lievito di birra nel latte a temperatura ambiente o leggermente tiepido. Aggiungete lo zucchero e metà farina e iniziate a impastare, quindi aggiungete l’altra metà di farina. Quando l’impasto inizia a formarsi aggiungete le due uova leggermente sbattute precedentemente e il burro morbido tagliato a pezzetti. Lasciate impastare la vostra planetaria per qualche minuto, quindi aggiungete il sale fino e continuate a impastare finché non si è formato un pane morbido e ben incordato, io ho impiegato circa 15 minuti con il Kitchenaid a velocità 1.

Formate una palla ripiegando l’impasto su se stesso diverse volte “rimboccando” i lati del panetto su se stesso e ruotando da destra a sinistra. Mettete in una ciotola leggermente unta di burro e fate lievitare fino al raddoppio del volume, ci vorranno circa 2 ore.

Trascorso il periodo di lievitazione riprendete l’impasto e mettetelo nella carta per il panettone e fate lievitare nuovamente per altre 2 ore in un luogo tiepido e privo di correnti.

Quando è ben lievitato, spennellate la superficie con un cucchiaio di latte e cuocete in forno statico già caldo a 180°C per 40 minuti circa.

A cottura ultimata estraete dal forno, infilzate la base del panettone con due stuzzichini lunghi (quelli per gli spiedini) e fate raffreddare il panettone a testa in giù appoggiando gli stuzzichini sulle sponde di una pentola dai bordi alti in modo che la calotta del panettone non tocchi il fondo della pentola. Lasciate raffreddare completamente (tutta la notte sarebbe perfetto). Il giorno dopo o quando il panettone è completamente freddo (se lo tagliate quando è caldo si spaccherà) ricavate gli strati dal panettone tagliando dei dischi abbastanza sottili.

Farcite come preferite, io ho fatto uno strato per ogni gusto: filetti di acciughe, stracciatella di burrata e scorza di limone in uno; burro salato e caviale in un altro; il classico lattuga gamberetti e salsa rosa sempre buono e il salmone reso più originale da una crema ottenuta frullando l’avocado maturo con qualche goccia di limone.

panettone gastronomico 4

E voi, sapete già cosa cucinerete a Natale?

“Bisciola a modo mio” (corona di pane dolce ripieno di albicocche, noci, canditi, uvette e scorza di arancia)

bisciola 4

Per realizzare questo pane dolce ripieno di frutta secca e canditi che ho chiamto bisciola ho seguito la ricetta della “Corona di albicocche e marzapane” di Paul Hollywood giusto per avere una base di partenza ma ho omesso il marzapane, aggiunto altri canditi e modificato la forma della ghirlanda per evitare che le uvette rimanessero in superficie a rischio bruciatura.  L’aspetto del pane è rustico e imperfetto ed è giusto che sia così dato che la bisciola è un dolce Valtellinese e in montagna si sa, i dolci sono sempre rustici! Il gusto è davvero fantastico: profuma di arancia, le albicocche sono dolci e cremose, i canditi succosi, l’impasto è burroso e le noci scrocchiano sotto i denti creando un piacevole mix di consistenze e sapori! Un pane dolce e ricco, perfetto per accompagnare una fumante tazza di tè nero in un freddo pomeriggio invernale.

bisciola 1

Ingredienti per l’impasto:

  • 250 gr di farina manitoba
  • 5 gr di sale
  • 7 gr di lievito di birra disidratato
  • 50 gr di burro morbido
  • 140 ml di latte tiepido
  • 1 uovo sbattuto

Ingredienti per il ripieno:

  • 150 gr di albicocche secche
  • 50 gr di uvette
  • 50 gr di candidi misti tagliati a pezzetti
  • 30 gr di mirtilli rossi essiccati
  • 60 gr di gherigli di noci
  • 70 gr di zucchero di canna
  • 90 gr di burro morbido
  • 35 gr di farina bianca 00
  • la scorza di una arancia grattugiata

bisciola 3

Preparazione:

Nella ciotola della planetaria mettete la farina, il sale da un lato e il lievito dall’altro. Unite il burro morbido e l’uovo sbattuto e azionate con il gancio per impastare alla minima velocità. Aggiungete pian piano il latte tiepido, considerando che il composto che otterrete sarà molto morbido ed idratato. Proseguite a impastare finché non si incorda. Mettete l’impasto a lievitare in una terrina e coprite con della pellicola per alimenti. Per maneggiarlo più facilmente utilizzate una spatola in silicone così l’impasto non si attaccherà alle mani. Lasciate lievitare fino al raddoppio, io ho dovuto aspettare circa 3 ore.

Una volta che l’impasto è lievitato preparate il ripieno: sbattete il burro morbido con lo zucchero e la farina fino a ottenere una crema.  Grattugiate la scorza di arancia direttamente sopra la ciotola del composto di burro e zucchero e mescolate. Tritate al coltello le albicocche in pezzi non troppo piccoli (io ho diviso ogni albicocca in 3/4 pezzi) e tritate grossolanamente anche i gherigli di noci. Unite i canditi, le uvette, i mirtilli rossi essiccati e mescolate tutta la frutta secca.

Sgonfiate l’impasto lievitato e stendetelo con un mattarello in un rettangolo di circa 30 cm x 20 cm. Spalmate la crema di burro e zucchero e distribuite la frutta secca uniformemente. Arrotolate bene l’impasto su se stesso formando un cilindro al quale darete la forma di un anello congiungendo le due estremità. Fate lievitare nuovamente per un paio d’ore, quindi accendete il forno a 200°C in modalità statica e quando è in temperatura infornate per 25 minuti. Sfornate, fate raffreddare e servite portando la corona direttamente in tavola!

bisciola 2