Il pranzo di Natale: prove generali

natale-3Avete già pensato al menù di Natale? Io lo scorso fine settimana mi sono divertita a fare una “prova generale” per vedere che tutto fosse carino e ho invitato i miei genitori per un pranzetto in tranquillità!

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Dovete sapere che oltre a preparare dolci e ad avere una passione per i libri di cucina adoro apparecchiare la tavola con decorazioni in tema con il menù o l’occasione da festeggiare! Candeline, centrotavola, fiori freschi, sottopiatti e segnaposti di solito non mancano mai e così anche quest’anno ho già pensato a cosa utilizzare. Sì, credo proprio che terrò questo allestimento candido e innevato! E per il menù ho deciso per qualche stuzzichino e una insalata sfiziosa, poi un risotto creativo e il classico brindisi con panettone & spumante, ma ho ancora tempo per perfezionare il tutto! Ecco a voi le foto, una idea di menù e ovviamente le ricette!

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Menù

Cocktail natalizio: prosecco, cointreau e succo di cranberry

Mini croissant integrali con speck e radicchio

Pane integrale al carbone vegetale con degustazione di Tête de Moine*

Insalatina con melagrana, cranberry, pinoli, mandorle e caco mela

Risottino gourmet con Tête de Moine, pere caramellate e marmellata di fichi.

Panettone servito con salsina calda di arancia e cannella e Spumante per brindare

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Ricetta per il cocktail natalizio: 

Per 4 persone mescolate 80 ml di Cointreau con 100 ml di succo di cranberry, versate nei flute e colmate con prosecco.

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Ricetta per le mini croissant integrali con speck e radicchio:

Tagliate a listarelle un cespo di radicchio e fatelo saltare in padella con un filo di olio e un pizzico di sale finchè non sarà appassito e un pò abbrustolito. Spegnete il fuoco e fate raffreddare. Tagliate in otto spicchi un rotolo di pasta sfoglia integrale e distribuite una fettina di speck e una cucchiaiata di radicchio su ogni triangolino, quindi arrotolate ogni spicchio dall’esterno verso l’interno formando le croissant. Spennellate con un tuorlo d’uovo sbattuto con due cucchiai di latte e spolverizzate con semi misti a piacere. Infornate a 180°C per 25 minuti. Servite tiepide.

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Ricetta per l’ insalatina con melagrana, cranberry, pinoli, mandorle e caco mela 

Condite la vostra insalata preferita con una vinaigrette composta da olio, sale, miele, poco limone spremuto e disponetela sui piatti, quindi decorate con pinoli e mandorle a lamelle tostati, cranberries disidratati, chicchi di melograno e fettine di cacao mela. Servite subito per evitare che l’insalata appassisca.

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Ricetta per il risottino gourmet con Tête de Moine, pere caramellate e marmellata di fichi.

Per quattro persone: fate tostare due bicchieri colmi di riso in un filo di olio extravergine di oliva, sfumate con mezzo bicchiere di prosecco o vino bianco e quando è evaporato procedete alla cottura del risotto aggiungendo un mestolo alla volta di brodo vegetale. A cottura ultimata spegnete il fuoco e mantecate con il formaggio Tête de Moine. Decorate il risotto con dadini di pera fatti precedentemente caramellare in una padella con zucchero e anice stellato. Aggiungete qualche goccia di marmellata di fichi, posizionate una rosetta di formaggio al centro e servite.

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*Una nota sul formaggio Tète de Moine:

Ho assaggiato questo formaggio durante l’evento “Il tram del gusto” e ne sono rimasta affascinata, non solo per il sapore intenso e aromatico ma anche per la modalità di degustarlo: non si taglia come gli altri formaggi a fettine ma si creano dei fiori mediante l’apposito utensile chiamato “la girolle” che vedete in foto. Se siete curiosi trovate qui tutte le informazioni su questo particolare formaggio svizzero!

Ricetta per la salsina di accompagnamento al panettone:

In una ciotolina mescolate 4 cucchiai colmi di marmellata di arance, il succo di mezzo lime, un bicchierino di liquore all’arancia o all’amaretto, un pizzico di cannella e 2 cucchiai di sciroppo d’acero. Mescolate, assaggiate e aggiustate i sapori secondo i vostri gusti. Prima di servire scaldate la salsina per qualche secondo in modo da servirla tiepida.

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E ora un piccolo brindisi per augurarvi buone feste! Auguri!

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Quadrotti di riso soffiato con miele, mandorle, pistacchi, noci e semi di zucca!

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Voglia di qualcosa di buono? Che sia goloso, croccante ma anche sano e nutriente? Queste barrette sono perfette, facilissime da fare, non prevedono cottura in forno e si possono personalizzare con la frutta a guscio che si preferisce. Io ho usato noci, mandorle e pistacchi, sono venute buonissime, una tira l’altra!

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Ingredienti per una teglia di barrette:

  • 100 gr di riso soffiato
  • 100 gr di mandorle in petali
  • 175 gr di miele
  • 70 gr di noci o pistacchi o metà e metà tritati grossolanamente
  • 50 gr di semi di zucca
  • 140 gr di burro di arachidi (dato che non l’avevo in casa l’ho sostituito con il burro di macadamia, che è simile nella consistenza)

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Preparazione:

In una ciotola ampia mescolate il riso soffiato, le mandorle, le noci, i pistacchi e i semi di zucca.

In un pentolino scaldate a fuoco medio il miele e il burro di arachidi e quando raggiunge il bollore spegnete il fuoco e versate questo caramello nella ciotola con il riso soffiato e mescolate bene per amalgamare il tutto.

Versate il composto in una teglia precedentemente foderata con carta forno e pressate bene con una spatola per compattare i chicchi di riso. Fate raffreddare per circa 3 o 4 ore, poi trasferite il composto su un tagliere e ricavate dei quadrotti con un coltello affilato.

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Gelato alla vaniglia con salsa butterscotch salata e mandorle tostate al miele

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Gelato 5Come trasformare una semplice coppetta di gelato in un dessert fatto e finito? Non ho dubbi: con questa salsa strepitosa al caramello salato e le mandorle tostate al miele otterrete una coppa golosissima ideale per concludere una bella cena senza troppi sforzi! La qualità del gelato fa la differenza: se riuscite a trovare quello con i semini di vaniglia è perfetto perchè fatto con la vaniglia naturale! La ricetta l’ho presa dal libro “In cucina con Katie, ricette e altri piccoli segreti” di Katie Quinn Davies che spiega anche come fare il gelato alla vaniglia fatto in casa.

Gelato 4Ingredienti per 6 persone:

  • 200 ml di panna fresca
  • 165 gr di zucchero di canna
  • 30 gr di burro
  • un pizzico di sale in fiocchi
  • 100 gr di mandorle intere spellate
  • due cucchiai di zucchero bianco e due di miele
  • gelato alla vaniglia a volontà

Gelato 1Preparazione:

Foderate una teglia con carta forno, distribuite le mandorle tritate grossolanamente al coltello e cospargetele con i due cucchiai di zucchero bianco e i due di miele quindi infornate a 180°C per 10 minuti, tenendole d’occhio per evitare che brucino, dovranno essere color caramello, non troppo scure. Toglietele dal forno, mescolate e lasciate raffreddare.

Per la salsa butterscotch mettete la panna, lo zucchero di canna, il burro e il sale in un pentolino e fate sobbollire a fuoco medio basso per 5/6 minuti. La consistenza sarà quella di uno sciroppo piuttosto liquido, man mano che si raffredda prenderà consistenza trasformandosi in una glassa cremosa.

Al momento di servire portate in tavola il gelato e le mandorle caramellate che avrete sgranato in precedenza e servite la salsa butterscotch in una salsiera in modo che ogni ospite possa personalizzare il proprio gelato! Questa salsa può essere preparata in anticipo e se volete servirla tiepida o calda vi basterà scaldarla qualche secondo al microonde !

Gelato 6Se avanzate la salsa butterscotch potete conservarla in un barattolo a chiusura ermetica in frigorifero per un paio di giorni. Un consiglio? Provate a dolcificare il vostro caffèlatte con un cucchiaino di questo caramello, è fantastico!

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Yogurt con composta di fragole e granola fatta in casa

Granola 5I fiocchi di cereali come orzo farro e avena sono ingredienti fantastici: sani e nutrienti, versatili per creare torte, pane, barrette e la mitica granola che altro non è che un muesli tostato fatto in casa. All’estero nelle catene come Pret a manger, eat o Starbucks il bicchiere di yogurt con granola e frutta non manca mai e devo ammettere che anche qui da noi sta prendendo piede l’abitudine di fare una sana colazione o uno spuntino con yogurt e granola. Così questa mattina, per affrontare la giornata con una sferzata di energia ho deciso di fare un bel barattolo contenente uno yogurt greco arricchito da fragole leggermente caramellate sul fondo e la mia granola fatta in casa. Per completare, una spremuta fresca di agrumi e non ci resta che dare il via alle attività della giornata!

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Ingredienti per la granola:

  • 100 gr di burro
  • 200 gr di zucchero di canna
  • 125 gr di fiocchi d’avena
  • 125 gr di fiocchi d’orzo ( o 250 gr di fiocchi di avena)
  • 100 ml di sciroppo d’acero
  • 70 gr di noci miste (noci, nocciole, arachidi, pinoli, pistacchi)
  • 70 gr di semi misti (zucca, girasole, lino, sesamo bianco e nero, papavero)
  • 30 gr di uvette o altra frutta secca mista
  • 50 gr di misto frutta tropicale candita (nel mio c’è mango, papaya, banane, cocco, mele e uvetta)

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Preparazione della granola:

Foderate accuratamente una teglia rettangolare con carta forno (si formerà un leggero caramello sul fondo e la carta forno aiuta a non rovinare la teglia e ad estrarre il composto più facilmente)

In una padella antiaderente tostate le noci miste, poi tritatele grossolanamente con un coltello.

In una casseruola capiente sciogliete il burro, aggiungete lo zucchero e portate a bollore. Spegnete il fuoco e aggiungete i fiocchi d’avena, le noci, i semi, la frutta secca e lo sciroppo d’acero. Mescolate per amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Versate il composto nella teglia rivestita con carta forno e livellate il composto con il dorso di un cucchiaio.

Cuocete a 180°C per 30 minuti. Estraete la teglia e fate raffreddare.

Una volta fredda trasferite la granola su un tagliere e con un coltello affilato sbriciolate grossolanamente la granola fino ad ottenere degli agglomerati più o meno grandi a seconda dei vostri gusti.

Unite ai dadini ottenuti il mix di frutta tropicale candita per un gusto ancora più ricco!

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Preparazione della composta express di fragole:

Tagliate due manciate di fragole a dadini, sciacquatele sotto l’acqua corrente e fatele cuocere in una padella antiaderente con due cucchiai di zucchero per alcuni minuti fino ad avere delle fragole morbide e un pò caramellate quasi fossero una marmellata. Fate raffreddare.

Granola 3Preparazione del barattolo:

Disponete sul fondo del barattolo un paio di cucchiai di composta di fragole ormai fredda, aggiungete il vostro yogurt alla vaniglia e completate con la granola. Buona colazione!

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Bakewell tart al cacao amaro e lamponi

Bakewell 6La Bakewell tart è una crostata speciale originaria della cittadina di Bakewell, nel Derbyshire, non molto conosciuta qui da noi. La Bakewell classica prevede un guscio di pasta frolla, un ripieno fatto da marmellata di lamponi sul fondo e crema frangipane in superficie, buonissima. Oggi però volevo fare una Bakewell tart alternativa, così ho fatto una brisè al cacao amaro al posto della frolla e anche nella frangipane ho aggiunto del cacao per creare una torta dai toni più dark e dal gusto dolce sì, ma non troppo. I lamponi sono uno dei miei ingredienti preferiti e con il cioccolato secondo me sono il massimo! Da provare anche con marmellata di arance, di fragole, di pere, insomma via libera alla creatività!Bakewell tartPer la brisè al cacao vi occorre:

  • 150 gr di farina 00
  • 50 gr di zucchero bianco
  • 25 gr di cacao amaro in polvere
  • 80 gr di burro freddo a tocchetti
  • 50 ml di acqua ghiacciata
  • due cucchiai di estratto di vaniglia naturale
  • un pizzico di sale fino

Per la crema frangipane vi occorre:

  • 100 gr di farina di mandorle
  • 100 gr di burro morbido
  • 100 gr di zucchero bianco
  • 3 cucchiai di cacao amaro + 1 di farina 00
  • un bicchierino di liquore come amaretto o rum
  • 1 uovo intero

Per completare la torta vi occorrono:

  • 100 gr di lamponi freschi
  • 200 gr di confettura di lamponi senza semi
  • una noce di burro e due cucchiai di farina per lo stampo da crostata

Bakewell4Preparazione:

Mettete tutti gli ingredienti per la brisè eccetto l’acqua in un mixer e azionate per qualche secondo, poi aggiungete i 50 ml di acqua ghiacciata pian piano (potrebbe servirvene ancora qualche cucchiaio quindi tenete 10/20 ml in più a portata di mano) e proseguite a impastare con il mixer fino a quando non si è creata una “palla” che rotola sulle pareti del mixer. Quando si è formato l’impasto avvolgetelo nella pellicola per alimenti e fate riposare in frigorifero per almeno 1 ora.

Nel frattempo preparate la crema frangipane frullando insieme (potete usare tranquillamente  lo stesso mixer che avete usato per la frolla) tutti gli ingredienti. Tenete da parte.

Trascorso il periodo di riposo stendete la brisè e foderate il vostro stampo da crostata precedentemente imburrato e infarinato. Con il manico di un cucchiaio di legno infarinato fate aderire la pasta ai bordi dello stampo, soprattutto se è scanalato.

Distribuite la confettura di lamponi sul fondo tenendone da parte un cucchiaio (servirà per far aderire i lamponi alla fine) e coprite con la crema frangipane.

Infornate a 180°C per 45 minuti. Fate raffreddare completamente, sistemate la torta su un vassoio e decorate con i lamponi aiutandovi con un pò di marmellata per farli aderire alla superficie della torta. Servite la torta intera con qualche fetta già tagliata e un bel tè caldo per accompagnare!

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Le petites madeleines di Proust

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“Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….”

Mi è sempre piaciuto questo pezzo di Proust, credo anche io nella memoria involontaria stimolata da sapori e profumi e sarà capitato a tutti di sentire un’emozione rara ed effimera dopo aver percepito un profumo ma non riuscire subito a risalire al ricordo. Così oggi in onore di Proust e della sua brillante intuizione confermata poi dalla scienza ho preparato le madeleines al gusto di pistacchio perfette per un bel tè caldo o, perchè no, un infuso di tiglio!

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Ingredienti per 20 madeleines:

  • 50 gr di burro
  • 2 uova
  • 60 gr di zucchero
  • 60 gr di farina autolievitante
  • un pizzico di sale fino
  • due cucchiai di crema di pistacchio

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Preparazione:

Fate fondere il burro e lasciatelo intiepidire.

Con lo sbattitore montate le uova con lo zucchero e il pizzico di sale fino a renderle spumose. Con le fruste elettriche in azione unite il burro fuso, la crema di pistacchio e proseguite a montare per alcuni secondi in modo da ottenere un bel composto omogeneo.

Aggiungete la farina e mescolate con una spatola per amalgamarla al composto.

Accendete il forno a 180°C.

Spennellate lo stampo delle madeleines con burro e un velo di farina oppure usate lo staccante spray, molto comodo per gli stampi scanalati come questo.

Versate un cucchiaio di impasto in ogni incavo avendo l’accortezza di lasciare un paio di millimetri dal bordo per dare spazio alla lievitazione.

Cuocete a 180°C per 12 minuti, controllatele per evitare che brucino, sono pronte quando i bordi sono ben dorati e si è creata la cupoletta al centro.

Toglietele dal forno, lasciatele nello stampo per 3 minuti, poi estraetele e fatele raffreddare su una superficie liscia (un piatto ad esempio).

Procedete con la seconda infornata.

Una volta fredde, conservate le madeleines in una scatola di latta, questa è la mia preferita, presa a Parigi!

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Tutti pazzi per Hugo!

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Hugo è un aperitivo originario dell’Alto Adige ma diffuso anche nella zona del Veneto; è un cocktail a base di prosecco aromatizzato con un ingrediente speciale ovvero lo sciroppo di fiori di sambuco, dolce e profumato, ne basta poco per impreziosire e dare una nota speciale ai cocktail. Per me è in assoluto l’aperitivo più adatto alla stagione estiva: semplice ma con un tocco insolito, fresco, leggero e leggermente frizzante! La versione classica prevede 6 cl di prosecco, 6 cl di seltz, 3 cl di sciroppo di fiori di sambuco, foglie di menta e cubetti di ghiaccio servito in un calice da vino bianco.

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Questa è invece la versione che ho preparato io con fettine di lime e zenzero per aggiungere un tocco ancora più fresco: non ho misurato gli ingredienti perchè credo che in questo cocktail si possa personalizzare la gradazione alcolica e la quantità senza compromettere il gusto.

Preparazione:

Ho preso due calici ampi, in ogni bicchiere ho messo: 3 cubetti di ghiaccio, 1 rametto di menta, 3 fettine di lime, 2 fettine di zenzero, 2 cucchiai di sciroppo di fiori di sambuco e ho riempito fino a metà bicchiere con dello champagne! Ho mescolato piano con una cannuccia e ho servito subito.

In abbinamento ho preparato le mie mandorle sale e zucchero (buonissime, basta farle tostare in padella con due prese di sale e una di zucchero) e delle patatine alla fior di senape. Che la serata abbia inizio!

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NOTA: lo sciroppo di fiori di sambuco si acquista nei negozi gastronomici specializzati oppure in tutti i supermercati dell’Alto Adige (quì è infatti molto diffuso e si trovano anche molte altre varietà di sciroppi).

Crostata di mele e crema frangipane

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Una torta semplice ma ben fatta è un successo assicurato! La pasta frolla richiede un pò di tempo ma ne vale sicuramente la pena, non ha nulla a che vedere con quella comperata. La crema frangipane invece è facilissima e rende questa crostata di mele più sofisticata. Puoi sostituire le mele con le pere a seconda di quello che preferisci!

Ingredienti per la pasta frolla:

  • 300 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • 150 gr di burro
  • 3 tuorli
  • scorza di 1 limone

Per la torta:

  • 3 mele o pere
  • 100 gr di zucchero
  • 100 gr di mandorle macinate
  • 100 gr di burro a temperatura ambiente
  • 1 uovo
  • 1 bicchierino di liquore a piacere 
  • 2 cucchiai di farina

Preparazione:

Prepara la pasta frolla con la farina, lo zucchero, il burro a pezzetti, la scorza di limone e i tuorli aiutandoti con il mixer oppure impastandola velocemente a mano. Lascia riposare la pasta in frigorifero avvolta nella pellicola trasparente.

Dopo un paio di ore stendila in uno strato omogeneo e riempi uno stampo da crostata rivestito con carta forno rifilando i bordi con un coltello per un risultato più preciso. Se la tortiera ha le scanalature aiutati con il manico di un cucchiaio di legno infarinato per far aderire la pasta in ogni scanalatura. Metti in frigorifero a raffreddare ancora 20/30 minuti.

Accendi il forno a 170°C. Taglia le pere o le mele a metà, elimina il torsolo e riducile a fettine.

Prepara la crema frullando le mandorle macinate, la farina, il burro, lo zucchero, 1 uovo e il liquore. Riempi il guscio di pasta frolla con questa farcia. Sistema le pere e spolverizza con un pizzico di cannella. Inforna a 175°C per 40 minuti.