focaccia gourmet con gamberi rossi di mazara del vallo, burrata, pomodorini gialli, scorza di limone & basilico

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Questa focaccia gourmet è una vera e propria esplosione di sapori e colori grazie ai gamberi rossi di Mazara, il basilico fresco, i pomodorini gialli del Piennolo super dolci e la freschezza data dalla scorza di limone! L’impasto della focaccia mi piaceva nero per un bell’effetto cromatico, io ho utilizzato il carbone vegetale ma se volete potete utilizzare in alternativa il nero di seppia! Tutti gli ingredienti sono stati acquistati da Eataly dove si trovano eccellenze italiane sempre freschissime e di ottima qualità! Ecco la ricetta:

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ingredienti per la focaccia:
  • 300 gr di farina manitoba
  • 1 bustina di carbone vegetale oppure una bustina di nero di seppia
  • 210 ml di acqua fredda
  • 2 gr di lievito di birra disidratato
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 6 gr di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • altro olio per ungere le mani e il piano di lavoro
ingredienti per completare:
  • 2 burratine piccole di Andria
  • 8 gamberi di Mazara del Vallo (assicurarsi che siano abbattuti)
  • 16 pomodorini gialli
  • 8 foglie di basilico
  • 1 limone (scorza)
  • qualche cucchiaio di pesto di basilico (io lo preparo in casa senza aglio)
  • un filo di olio evo
  • sale in fiocchi
preparazione della focaccia (iniziare 24 ore prima della consumazione)

Se pensate di mangiare la focaccia a pranzo iniziate alle 13:00 del giorno precedente. Stessa cosa se la volete preparare per cena, iniziate alle 20:00 del giorno precedente.

Impastate in una ciotola la farina manitoba, lo zucchero, il carbone vegetale. In una brocchetta fate sciogliere acqua e lievito di birra disidratato, quindi aggiungete il tutto nella ciotola insieme all’olio e al sale. Mescolate con una forchetta, l’impasto che dovrete ottenere è “al cucchiaio”, impossibile da impastare a mano e più simile a una pastella appiccicosa che una pasta per pizza. L’impasto prenderà consistenza con il riposo in frigorifero e le pieghe. Non aggiungete farina per nessun motivo! Quando l’impasto è abbastanza uniforme smettete di “mescolare” e coprite la ciotola con pellicola per alimenti. Riponete in frigorifero per 18/20 ore. Trascorse le 20 ore togliete la ciotola dal frigorifero, l’impasto sarà quasi raddoppiato in volume. Ungete generosamente il piano di lavoro con olio evo e con una spatola in silicone rovesciate l’impasto sul piano ben oliato. Ungetevi anche le mani e fate qualche giro di pieghe. Fare un giro di pieghe significa piegare l’impasto su se stesso delicatamente per incorporare aria e sviluppare la maglia glutinica. Potete iniziare portando i lati verso il centro, stessa cosa con le estremità superiori e inferiori come se fosse un pacchetto. Ripetete l’operazione a distanza di 20 minuti rimettendo sempre l’impasto nella ciotola e facendo in totale almeno 3 giri (o di più) a seconda dell’impasto. Con i lievitati non ci sono regole precise, lasciatevi guidare dall’impasto e non aggiungete farina per nessun motivo, usate le mani unte di olio e la spatola in silicone per maneggiare l’impasto. Più fate pieghe e più l’impasto riposa, più diventerà buono e soffice! A circa 2 ore dalla consumazione oliate bene il fondo di una teglia rotonda per pizza e adagiatevi l’impasto. Con i polpastrelli unti di olio spianate delicatamente l’impasto procedendo anche qui per gradi: l’impasto tende a ritirarsi, l’unico modo è farlo riposare 10 minuti e poi riprovare a stenderlo, sempre molto delicatamente con i polpastrelli unti per non far fuoriuscire l’aria.  Quando l’impasto è ben distribuito su tutta la teglia lasciatelo lievitare per 1 ora.

Preparate il condimento: tagliate i pomodorini a metà, conditeli con un pizzico di sale e un pizzico di zucchero. Pulite i gamberi rossi e teneteli in fresco.

Accendete il forno a 220°C modalità statica.

Quando il forno è in temperatura sistemate i pomodorini incastonandoli nella focaccia con la parte interna rivolta verso l’alto. Schiacciateli delicatamente verso il fondo. Condite con un filo di olio, una bella presa di sale e infornate per 15 minuti.

A cottura ultimata (verificate se è ben cotta sollevando la focaccia e tastando il fondo, essendo nera è più difficile valutare se è ben cotta) estraete dal forno e fate intiepidire. Preparate gli ingredienti per condire la focaccia ovvero il pesto, i gamberi, il basilico e il limone.

Quando la focaccia è tiepida tagliatela in 8 spicchi, distribuite un cucchiaio di burrata su ogni spicchio, un gambero rosso, una foglia di basilico e la scorza di limone. Io ho messo il pesto in una ciotolina che ho posizionato al centro della focaccia ma se preferite potete già distribuire qualche goccia di pesto su ogni spicchio.

Servite in tavola e gustate!

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Focaccia gourmet in teglia (impasto di Gabriele Bonci)

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I lievitati mi sono sempre piaciuti, adoro preparare e mangiare ogni genere di pizza e focaccia… soprattutto se l’impasto è fatto a regola d’arte ovvero leggero e digeribile, con la crosticina sul fondo ma anche soffice internamente. Questo risultato si ottiene con impasti a lunga lievitazione e alta idratazione, come fa Gabriele Bonci con le sue pizze in teglia. Ho infatti seguito il suo metodo per realizzare queste focacce gourmet che ho condito con stracciatella, pomodorini, cipollotto rosso, olive e pesto di basilico! Ecco la ricetta:

ingredienti per 2 teglie da 30 cm di diametro:
  • 400 gr di farina 350 W
  • 100 gr di farina tipo 1
  • 400 ml di acqua fredda
  • 1 gr di lievito di birra disidratato (o 3 gr di quello fresco)
  • 10 gr di olio
  • 12 gr di sale fino
  • 100 gr circa di semola per lo spolvero
ingredienti per condire:
  • 400 gr di stracciatella
  • qualche cucchiaio di pesto di basilico
  • una manciata di pomodorini freschi
  • qualche pomodorino semi secco sott’olio
  • qualche acciuga sott’olio
  • 2 cucchiai di olive taggiasche
  • 2 cipollotti rossi
  • olio extravergine di oliva
  • sale e origano
preparazione:

ORE 19:00 DEL PRIMO GIORNO

Fate scogliere il sale in 50 ml di acqua fredda. In una brocca separata fate sciogliere il lievito con i restanti 350 ml di acqua fredda. In una ciotola ampia mescolate le farine e l’acqua con il lievito quindi mescolate. Aggiungete l’acqua salata e continuate a mescolare, aggiungete anche l’olio. Impastate brevemente e fate riposare l’impasto per 1 ora nella sua ciotola coperta con un canovaccio a temperatura ambiente.

ORE 20:00 DEL PRIMO GIORNO

Spolverate il piano di lavoro con della semola, rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e fate le pieghe a portafoglio: portate il lembo inferiore vicino a voi verso il centro, stessa cosa con il lembo superiore, poi portate la parte di sinistra verso il centro e il lato destro anch’esso verso il centro. Avrete ottenuto un panetto quadrato, pirlatelo per conferirgli una forma tondeggiante, quindi mettetelo delicatamente in una ciotola ampia unta di olio. Coprite con un canovaccio e lasciate a temperatura ambiente per 20 minuti.

ORE 20:20 DEL PRIMO GIORNO:

Rovesciate nuovamente l’impasto sul piano di lavoro e procedete a fare le pieghe a portafoglio come descritto sopra. Rimettete l’impasto della ciotola, coprite con il canovaccio e fate riposare per 20 minuti.

ORE 20:40 DEL PRIMO GIORNO

Rovesciate nuovamente l’impasto sul piano di lavoro e procedete a fare le pieghe a portafoglio come descritto sopra. Rimettete l’impasto nella ciotola, ungete la superficie con dell’olio extravergine di oliva e coprite la ciotola con pellicola per alimenti in modo che sia sigillata. In alternativa usate un contenitore ampio con coperchio ermetico. Riponete la ciotola in frigorifero per tutta la notte e buona parte del giorno successivo.

ORE 15:00 DEL SECONDO GIORNO:

Riprendete la ciotola dal frigorifero, lasciatela a temperatura ambiente per 20 minuti, quindi rovesciate l’impasto sul piano di lavoro spolverizzato di semola e dividetelo in due porzioni con una spatola. Prendete una porzione e rendetela tondeggiante portando un lembo di pasta verso il centro, ripetendo l’operazione con tutti gli angoli che si creano fino ad ottenere un panetto tondo.  Stessa cosa con il secondo panetto.

Mettete ogni panetto nella teglia che utilizzerete per la cottura ben unta di olio, premete con i polpastrelli per allargare un po’ l’impasto e fate lievitare per 4 ore in un luogo riparato (il forno spento è una buona soluzione).

ORE 19:00 DEL SECONDO GIORNO:

Con i polpastrelli allargate delicatamente l’impasto fino a coprire tutta la superficie della teglia stando attenti a non bucare le bolle d’aria. Preriscaldate il forno a 250°C, nel frattempo condite la focaccia con pomodorini, olive, cipollotto rosso a rondelle, olio, sale e origano. Quando il forno è in temperatura infornate una teglia per volta nel ripiano di mezzo e fate cuocere in modalità statica per 15 minuti. A cottura ultimata estraete, infornate l’altra pizza e completate la prima con stracciatella fresca, pesto di basilico, pomodorini semi secchi e qualche acciuga se vi piace. Fate lo stesso con la seconda pizza, quindi portate in tavola e gustate!

Ecco le foto con i passaggi!

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La mia Milano gourmet- parte 5: indirizzi e consigli

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IGINIO MASSARI

Finalmente siamo riusciti a testare la pasticceria di Iginio Massari a Milano, situata in via Marconi (poco distante dal Duomo). Dato che sia io che Marco siamo amanti delle veneziane con la crema (abbastanza rare da trovare, un po’ vintage e decisamente difficili da realizzare, sono il banco di prova di ogni pasticcere) le abbiamo assaggiate e devo dire che sono ottime! L’alveolatura non è quella tipica delle veneziane ma è più piccola, come quella di un pan brioche per intenderci, e colpisce la sua leggerezza e morbidezza! Con il ripieno di crema alla vaniglia diventano una vera prelibatezza! Ho avuto occasione di provare anche il maritozzo che, oltre a essere bello da vedere con la panna montata spalmata ad arte e la firma di Massari, è davvero freschissimo e goloso, ve lo consiglio vivamente! Inoltre i nostri amici Luca & Laura ci hanno regalato dei cioccolatini troppo buoni racchiusi in una confezione che sembra un vero e proprio scrigno e ci hanno detto che i suoi panettoni, disponibili su prenotazione nel periodo natalizio, sono buonissimi!

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HUAN

Huan è un Oriental Bistrot nella definizione, un Posto Bellissimo secondo la MIA definizione! L’arredo è ben studiato: pareti di mattoni dipinte di verde ottanio, luci posizionate ad arte, tavolini e poltroncine di pelle una diversa dall’altra, una fusione di stile ed eleganza con una nota orientale nel menù che annovera stuzzichini, cocktail creativi e piatti principali dai sapori fusion asiatici che adoro! Noi ci siamo stati per un aperitivo, abbiamo preso ottimi drink accompagnati a una vaporiera in bambù piena di delizie. Sicuramente ci torneremo presto per la cena perché amiamo questo tipo di cucina!

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RAMEN A MANO

Siamo andati a pranzo da Ramen a Mano con i nostri amici Luca & Laura che ci hanno fatto conoscere questo posto carinissimo: i ramen sono fatti a mano seguendo la ricetta tradizionale cinese dei Lanzhou Lamian e dalla vetrata all’ingresso si può ammirare la preparazione della pasta fresca tirata a mano. Il brodo è di manzo, delicato ma saporito, condito con coriandolo fresco e cipollotti e si possono scegliere i vari ramen a seconda del numero di tirate in cui sono stesi, dai più spessi ai più sottili, oppure in versione tagliatelle larghe e sottili con bordi più o meno frastagliati. Gli antipastini sono molto sfiziosi e saporiti, vi consiglio di prendere l’uovo da mettere nel ramen per un bel piatto sostanzioso! Noi adoriamo il ramen, e se per alcuni è solo pasta in brodo per noi è una “coccola hygge”: confortante, corroborante, semplice e gratificante!

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IL FORNO COLLETTIVO

Sapete quanto io sia appassionata di panificazione e sono sempre alla ricerca di un pane perfetto secondo i miei criteri ovvero un pane fatto con lievito madre, a lunga lievitazione e alta idratazione, con una crosta croccante e ben cotta e una alveolatura ampia. Il pane “sour dough” ovvero pane a impasto acido del Forno Collettivo è proprio così e viene venduto in pagnotte intere oltre che utilizzato affettato e arricchito da ottimi ingredienti per realizzare crostoni gourmet che compongono una parte del menù per chi desidera fare uno spuntino  veloce. Avendo pochi tavoli ed essendo molto piccolo consiglio di prenotare perché potrebbe non esserci posto. Noi abbiamo preso due crostini (avocado, uovo e salmone per me e falafel, melanzane e pinoli per Marco) e il gelato al pane con olio e sale davvero fantastico, e poi prima di uscire una babka al cacao e una pagnotta da portare a casa! Tutto ottimo, leggero ma gustoso, come piace a noi!

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PANINO GIUSTO

E’ da 10 anni che io e Marco frequentiamo il Panino Giusto, conosciamo a memoria quasi tutti i panini e non siamo mai stati delusi: la qualità è ottima, gli ingredienti sempre freschissimi, e nonostante le porzioni non siano enormi e i prezzi non proprio contenuti, ci piace sempre fare una sosta qui per un pranzo veloce, rilassante e gourmet. La novità di quest’ultimo periodo è la formula aperitivo valida dalle 18 alle 20: un drink si paga e uno è offerto e in abbinamento c’è un tagliere classico o uno vegetariano. Si spende poco più di 10 euro a testa, si bevono ottimi cocktail (si possono scegliere i vari Vermouth con cui preparare il drink) e potete essere sicuri di mangiare bene: i taglieri infatti contengono degli assaggi dei panini più famosi, niente fritti quindi né prodotti “da bancone”, direi approvatissimo!

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AMOR pizza al vapore dei fratelli Alajmo

Abbiamo provato la pizza al vapore dello chef stellato Massimiliano Alajmo, Amor, al 10 di corso Como, in occasione del fuori salone del mobile, in onore dell’architetto Philippe Stark che ha curato l’arredamento del locale molto suggestivo. La pizza non è la classica pizza rotonda e nemmeno al trancio, diciamo che è più una degustazione gourmet: è morbida e leggerissima perché cotta al vapore, simile a un bao come consistenza dell’impasto. Gli ingredienti delle farciture sono di ottima qualità così come le birre artigianali. C’è la classica margherita ma anche la più creativa pizza vegana, preparata con una pasta di riso nero, verdure di stagione e semi misti o la pizza con acciughe e chorizo, stracciatella, acciughe del Mar Cantabrico, semi di finocchio e zafferano o quella con uova, bacon, cipolla al balsamico e paprika affumicata. Tutte deliziose! A noi è piaciuta molto ma bisogna essere “preparati” per non rimanere delusi. I prezzi sono mediamente elevati considerando che per un pranzo consiglio di prendere 3 o 4 tranci ma per una volta si può fare!

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LENTINI’S

Una buona pizza napoletana con impasto ad alta idratazione e lunga lievitazione è quella di Lentini’s Pizza and restaurant grill in via Tivoli 3, Brera. Il locale è molto carino, in stile italo-americano, e il menù contempla oltre alle pizze anche appetizer a base di salumi e latticini tipici del Sud Italia, primi piatti di pasta decisamente molto invitanti (polpettine di fassona, stracciatella, pesce spada, bottarga, pomodori secchi e altre golosità fanno parte di alcuni condimenti) e secondi di carne come fassona, angus argentino o black angus  e per un pranzo leggero anche insalate e baguette farcite. C’è una bella atmosfera e le pizze ci sono piaciute! Consigliato se siete in compagnia e volete mangiare cose diverse. Esperienza da ripetere!

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Pizza bianca con scamorza affumicata, zucchine, finocchietto, uvette e pinoli

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Una pizza bianca diversa dal solito, sfiziosa e saporita ma anche delicata e originale. Ho assaggiato questa pizza alla celebre pizzeria La Piedigrotta di Varese dove vado spesso a pranzo con i miei colleghi; oggi ho voluto ricrearla a casa per aggiungerla alle mie ricette e averla come pro-memoria per quando sono a corto di idee. Il metodo che uso per fare la pizza è quello che mi ha suggerito la mia cara amica Silvia: con i suoi trucchetti la pizza viene davvero spettacolare, di tipo sottile e con la crosticina sul fondo, perfetta!

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Ingredienti per 1 teglia di pizza:

  • 250 gr di pasta per pizza integrale
  • 1 piccola scamorza affumicata
  • 1 manciata di uvette
  • 1 manciata di pinoli
  • 1 zucchina
  • qualche rametto di finocchietto
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva

Preparazione:

Accendete il forno in modalità statica a 250°C o comunque alla massima temperatura che può raggiungere (calcolate che impiegherà tanto tempo a raggiungere la temperatura, circa 40 minuti, quindi organizzatevi per tempo).

Stendete la pasta per pizza direttamente sulla teglia da forno ben oliata, avendo l’accortezza di stenderla molto sottile. Rigirate la pasta in modo che il lato oliato che prima era sul fondo a contatto della teglia sia ora rivolto verso l’alto. Questo trucchetto consente di ottenere un impasto perfettamente condito sia sopra che sotto e la pasta non si attaccherà alla teglia.

Tagliate la zucchina a rondelle sottili e distribuitela sulla pizza; aggiungete le uvette, i pinoli, il finocchietto e la scamorza tagliata a dadini non troppo piccoli.

Quando il forno è in temperatura infornate nel ripiano medio del forno e fate cuocere per 12 minuti. La superficie della pizza dovrà essere ben dorata e la scamorza dovrà sfrigolare piacevolmente. Sfornate e servite calda.

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