La mia Milano gourmet- parte 5: indirizzi e consigli

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IGINIO MASSARI

Finalmente siamo riusciti a testare la pasticceria di Iginio Massari a Milano, situata in via Marconi (poco distante dal Duomo). Dato che sia io che Marco siamo amanti delle veneziane con la crema (abbastanza rare da trovare, un po’ vintage e decisamente difficili da realizzare, sono il banco di prova di ogni pasticcere) le abbiamo assaggiate e devo dire che sono ottime! L’alveolatura non è quella tipica delle veneziane ma è più piccola, come quella di un pan brioche per intenderci, e colpisce la sua leggerezza e morbidezza! Con il ripieno di crema alla vaniglia diventano una vera prelibatezza! Ho avuto occasione di provare anche il maritozzo che, oltre a essere bello da vedere con la panna montata spalmata ad arte e la firma di Massari, è davvero freschissimo e goloso, ve lo consiglio vivamente! Inoltre i nostri amici Luca & Laura ci hanno regalato dei cioccolatini troppo buoni racchiusi in una confezione che sembra un vero e proprio scrigno e ci hanno detto che i suoi panettoni, disponibili su prenotazione nel periodo natalizio, sono buonissimi!

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HUAN

Huan è un Oriental Bistrot nella definizione, un Posto Bellissimo secondo la MIA definizione! L’arredo è ben studiato: pareti di mattoni dipinte di verde ottanio, luci posizionate ad arte, tavolini e poltroncine di pelle una diversa dall’altra, una fusione di stile ed eleganza con una nota orientale nel menù che annovera stuzzichini, cocktail creativi e piatti principali dai sapori fusion asiatici che adoro! Noi ci siamo stati per un aperitivo, abbiamo preso ottimi drink accompagnati a una vaporiera in bambù piena di delizie. Sicuramente ci torneremo presto per la cena perché amiamo questo tipo di cucina!

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RAMEN A MANO

Siamo andati a pranzo da Ramen a Mano con i nostri amici Luca & Laura che ci hanno fatto conoscere questo posto carinissimo: i ramen sono fatti a mano seguendo la ricetta tradizionale cinese dei Lanzhou Lamian e dalla vetrata all’ingresso si può ammirare la preparazione della pasta fresca tirata a mano. Il brodo è di manzo, delicato ma saporito, condito con coriandolo fresco e cipollotti e si possono scegliere i vari ramen a seconda del numero di tirate in cui sono stesi, dai più spessi ai più sottili, oppure in versione tagliatelle larghe e sottili con bordi più o meno frastagliati. Gli antipastini sono molto sfiziosi e saporiti, vi consiglio di prendere l’uovo da mettere nel ramen per un bel piatto sostanzioso! Noi adoriamo il ramen, e se per alcuni è solo pasta in brodo per noi è una “coccola hygge”: confortante, corroborante, semplice e gratificante!

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IL FORNO COLLETTIVO

Sapete quanto io sia appassionata di panificazione e sono sempre alla ricerca di un pane perfetto secondo i miei criteri ovvero un pane fatto con lievito madre, a lunga lievitazione e alta idratazione, con una crosta croccante e ben cotta e una alveolatura ampia. Il pane “sour dough” ovvero pane a impasto acido del Forno Collettivo è proprio così e viene venduto in pagnotte intere oltre che utilizzato affettato e arricchito da ottimi ingredienti per realizzare crostoni gourmet che compongono una parte del menù per chi desidera fare uno spuntino  veloce. Avendo pochi tavoli ed essendo molto piccolo consiglio di prenotare perché potrebbe non esserci posto. Noi abbiamo preso due crostini (avocado, uovo e salmone per me e falafel, melanzane e pinoli per Marco) e il gelato al pane con olio e sale davvero fantastico, e poi prima di uscire una babka al cacao e una pagnotta da portare a casa! Tutto ottimo, leggero ma gustoso, come piace a noi!

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PANINO GIUSTO

E’ da 10 anni che io e Marco frequentiamo il Panino Giusto, conosciamo a memoria quasi tutti i panini e non siamo mai stati delusi: la qualità è ottima, gli ingredienti sempre freschissimi, e nonostante le porzioni non siano enormi e i prezzi non proprio contenuti, ci piace sempre fare una sosta qui per un pranzo veloce, rilassante e gourmet. La novità di quest’ultimo periodo è la formula aperitivo valida dalle 18 alle 20: un drink si paga e uno è offerto e in abbinamento c’è un tagliere classico o uno vegetariano. Si spende poco più di 10 euro a testa, si bevono ottimi cocktail (si possono scegliere i vari Vermouth con cui preparare il drink) e potete essere sicuri di mangiare bene: i taglieri infatti contengono degli assaggi dei panini più famosi, niente fritti quindi né prodotti “da bancone”, direi approvatissimo!

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AMOR pizza al vapore dei fratelli Alajmo

Abbiamo provato la pizza al vapore dello chef stellato Massimiliano Alajmo, Amor, al 10 di corso Como, in occasione del fuori salone del mobile, in onore dell’architetto Philippe Stark che ha curato l’arredamento del locale molto suggestivo. La pizza non è la classica pizza rotonda e nemmeno al trancio, diciamo che è più una degustazione gourmet: è morbida e leggerissima perché cotta al vapore, simile a un bao come consistenza dell’impasto. Gli ingredienti delle farciture sono di ottima qualità così come le birre artigianali. C’è la classica margherita ma anche la più creativa pizza vegana, preparata con una pasta di riso nero, verdure di stagione e semi misti o la pizza con acciughe e chorizo, stracciatella, acciughe del Mar Cantabrico, semi di finocchio e zafferano o quella con uova, bacon, cipolla al balsamico e paprika affumicata. Tutte deliziose! A noi è piaciuta molto ma bisogna essere “preparati” per non rimanere delusi. I prezzi sono mediamente elevati considerando che per un pranzo consiglio di prendere 3 o 4 tranci ma per una volta si può fare!

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LENTINI’S

Una buona pizza napoletana con impasto ad alta idratazione e lunga lievitazione è quella di Lentini’s Pizza and restaurant grill in via Tivoli 3, Brera. Il locale è molto carino, in stile italo-americano, e il menù contempla oltre alle pizze anche appetizer a base di salumi e latticini tipici del Sud Italia, primi piatti di pasta decisamente molto invitanti (polpettine di fassona, stracciatella, pesce spada, bottarga, pomodori secchi e altre golosità fanno parte di alcuni condimenti) e secondi di carne come fassona, angus argentino o black angus  e per un pranzo leggero anche insalate e baguette farcite. C’è una bella atmosfera e le pizze ci sono piaciute! Consigliato se siete in compagnia e volete mangiare cose diverse. Esperienza da ripetere!

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La mia Milano gourmet – parte 3: indirizzi e consigli

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E rieccoci con il terzo post sulla Mia Milano Gourmet, ovvero i miei consigli e indirizzi per trascorrere delle vere e proprie esperienze gastronomiche a Milano! Se vi siete persi la “parte 1” e la “parte 2” cliccate qui e qui.

Se mi seguite da un po’ sapete quanto io ami il rito della colazione: la giornata non inizia bene se prima non ho fatto una bella colazione in grado di darmi l’energia sufficiente per arrivare fino a pranzo e che mi trasmetta tanto buonumore! Oggi abbiamo iniziato il nostro tour de force Milanese dalla Pâtisserie des rêve in corso Magenta 7, un posticino tutto rosa che fa venire l’acquolina in bocca anche solo a vedere le belle creazioni sotto le cloche trasparenti. Per me che sono una fanatica di Parigi, croissant e dolci francesi non potevo che essere entusiasta! Ci siamo accomodati ai tavolini che danno sul cortiletto interno dal quale si intravede il laboratorio con le pasticcere al lavoro, indice di un prodotto sempre fresco e fatto a mano! La pasta sfoglia è perfetta, profuma di burro come le croissant che si trovano a Parigi! La crema pasticciera e chantilly è punteggiata di semini neri di vaniglia, altro indicatore di elevata qualità delle materie prime! Un pain au chocolat o una fetta di torta e un bel cappuccino e la giornata partirà nel più dolce dei modi!

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Se volete provare una colazione o uno spuntino antiossidante, rigenerante e dal tocco giapponese vi consiglio il Macha Japanese Cafè’! Questo localino in viale Crispi 15 (vicino alla stazione di p.ta Garibaldi) offre bevande calde e fredde a base di tè matcha ma anche energy bowls, sushi freschissimo e avocadotoast per chi volesse fermarsi per la pausa pranzo, il mio paradiso insomma! Noi ci siamo stati per colazione e abbiamo provato il macha cappuccino e una deliziosa croissant farcita al momento con crema al matcha davvero deliziosa! Per la merenda ci sono anche cheesecake al matcha o simpatici barattoli con tiramisù al matcha e frutta fresca. L’ambiente è arredato con molto gusto e sedendosi al bancone non vi sembrerà neanche di essere a Milano perchè la vista dà sul nuovo edificio Feltrinelli ad alto tasso high tech! Unica pecca: per pranzo potrebbe esserci un po’ di attesa, meglio andare sul presto!

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Voglia di street food cinese? Ebbene si, lo confesso, anche io mangio street food, ogni tanto. Ma anche su questo sono molto selettiva: scordatevi camioncini che fanno junk food unto e poco salutare! La Ravioleria Sarpi (in via Paolo Sarpi 27) più che una gastronomia cinese è un evento social, già perchè è punto di ritrovo di persone di culture, età, provenienza e abitudini differenti: dalla famigliola con passeggino ai gruppi di hipster, dalle ragazze modaiole alle coppiette di cinesi, qui ci vengono proprio tutti per mangiare le specialità gastronomiche della Ravioleria Sarpi! Tra le preparazioni più richieste ci sono i ravioli di carne o vegetariani cotti al vapore e serviti con salsa di soia, la crèpes superfarcita (che Barbieri definirebbe “un mappazzone” ma dicono che sia buonissima), i Baozi che sono panini soffici cotti al vapore e ripieni di carne, gli involtini freschi con verdure, gamberoni e salsa teryaki e il Mo: paninio simil arabo cotto al momento e farcito con straccetti di carne stufata con le spezie. Le due gastronomie cinesi (una di recente apertura a pochi metri di distanza dall’altra) non prevedono posti a sedere nè punti di appoggio ma per nostra fortuna di fronte alla Ravioleria Sarpi c’è una piccola enoteca con qualche panchina che abbiamo sfruttato per accompagnare il tutto con dell’ottimo vino bianco! Preparatevi a fare la fila presente a qualsiasi ora: portate pazienza perché ne vale veramente la pena! A noi è piaciuto molto, abbiamo assaggiato quasi tutto e siamo stati sorpresi dal gusto speziato ma non invasivo dei ripieni, dalla carne morbidissima (proveniente dalla macelleria piemontese lì a fianco) e gli impasti fatti al momento che rendono il tutto curato e fatto con passione! Una vera esperienza gourmet in chiave street!

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Vi piace l’idea dello street food cinese ma magari piove o avete voglia di pranzare seduti al tavolo? Vi consiglio Tang Gourmet, in via Paolo Sarpi 17, una gastronomia con tavoli al piano superiore dove poter gustare con calma i tipici ravioli di carne, pesceo verdure cotti al vapore nei cestelli in bambù o altre specialità come noodles, zuppe e paste saltate. L’ambiente non è il massimo della raffinatezza ma per il prezzo che si paga (circa 4 euro per 5 ravioli, niente coperto) è ottimo per un pranzo diverso dal solito e poi i ravioli a noi sono piaciuti davvero tanto!

Se l’etnico non fa per voi vi consiglio qualcosa di più mediterraneo: La Pescaria. Se siete amanti del buon pesce fresco non potrete che essere fan di questo posticino originario di Polignano a mare che ha aperto anche a Milano in via Solari e in via Bonnet. Per gli appassionati del crudo il menù offre ostriche, noci, cozze, scampi, gamberi ma anche tartare e carpacci di tonno, salmone, pesce spada, spigola, pagro e ricciola. Tra i fritti ci sono proposte sfiziose come il baccalà e le chips di patate o le polpette di crostaceo o la frittura di cozze, e non manca il più classico fritto misto. Noi siamo stati diverse volte e prendiamo sempre i famosi panini che sono davvero golosi e abbondanti: c’è quello di gamberi al ghiaccio che è ricco di ogni prelibatezza come gamberoni giganti, melanzane, chips, battuto di pomodoro e mozzarella, il panino con la tartare di tonno, pomodori e burrata, quello con il polpo fritto e quello con la tartare di salmone, pesto, zucchine… ce n’è per tutti i gusti! Come dice la canzone, se un panino e un bicchiere di vino fanno la felicità provate questi panini gourmet con pesce fresco e un calice di prosecco bello freddo… altro che felicità questa!

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Volete fare l’aperitivo ma siete stufi dei soliti banconi con gli stuzzichini da happy hour? Vi consiglio Fiordiponti: focacceria originaria di Santa Margherita Ligure esportata a Milano in viale Montenero (zona porta romana) e in via Pollaiuolo (zona isola). Durante l’aperitivo troverete montagne di focacce tagliate a quadretti davvero ottime, da quella semplice ligure ricca di buon olio extravergine, a quella bassa “di Recco”, a quella alle cipolle o la pizza fiordiponti con lo stracchino e la farinata di ceci e anche i cocktail sono deliziosi. Una bella idea per bere qualcosa con gli amici e assaggiare un po’ tutte le focacce! Non ero riuscita a fare le foto durante l’aperitivo perchè c’era poca luminosità ma ho messo lo stesso qualche foto scattata durante una pausa pranzo!

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Per oggi è tutto, spero abbiate gradito i miei consigli! Fatemi sapere anche voi se avete qualche posticino da consigliarmi! Alla prossima! Buon weekend!

BOOK REVIEW: “Food Jar… tutto in un barattolo” di Ilaria Mazzarotta

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Ho trovato questo libretto quasi per caso: era un sabato pomeriggio, avevo finito di lavorare e stava nevicando abbondantemente da tutta la mattinata tant’è che tutti i treni per tornare a casa erano soppressi, così ho colto l’occasione per stazionare con calma alla Mondadori. Dopo aver guardato parecchi libri, nessuno convincente, mi è caduto l’occhio su questo simpatico libricino dedicato al food jar, l’ultimo trend in fatto di cucina! Mi ha colpito subito la grafica e la ricchezza dei contenuti oltre che l’originalità e la creatività!

food jar 2E’ diviso in queste sezioni:

  • colazione in barattolo: smoothie, yogurt e granola, porridge, colazione salata.
  • barattoli to go: insalate, pasta riso & co, vellutate, pinzimonio, macedonie, vinaigrette e maionese di diversi tipi.
  • barattoli a tavola: secondi di carne o pesce serviti direttamente in barattolo.
  • dessert in barattolo: crumble, dolci al cucchiaio, torte, mousse, cupcake.
  • barattoli da bere: cocktail, acqua detox.
  • barattoli da regalare: mix per biscotti torte e dolci, scrub per il corpo, barattoli per la casa e l’ufficio e altre idee simpatiche per regalini sfiziosi.

 

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Mi piace perchè: oltre alle ricette contenute il libro è fonte di ispirazione per ulteriori creazioni: l’idea di portare in tavola pietanze che solitamente si servono in piatti o fondine rivoluziona il rito della colazione, pranzo o cena. Subito dopo aver comprato il libro sono corsa a prendere dei barattoli e mi ricordo che per cena quella sera avevo fatto una vellutata alla zucca servita con crostini e scaglie di grana servita in un bel barattolo ampio che ha avuto un successone! La ricetta non era contenuta nel libro ma ne ho tratto l’ispirazione! Successivamente ho anche preparato una caprese in barattolo con pomodorini, dadini di pane croccante, basilico fresco, capperi e burrata come antipasto che è piaciuta molto per l’idea di destrutturare un classico della cucina mediterranea mantenendo tutti i sapori nel barattolo e aggiungendo un tocco chic.

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Tra le ricette contenute nel libro ho sperimentato: il tiramisù, la mousse allo yogurt, diverse vinaigrette, la granola con yogurt e frutta: tutte ricette approvatissime! I “barattoli da regalare” sono davvero una bella trovata per quelle occasioni in cui fa piacere preparare qualcosa con le proprie mani e trasmettere un gesto d’affetto senza spendere un capitale! E che dire dei barattoli da bere!!! Ho trovato i famosi barattoli con il manico per pochi euro in un negozio di casalinghi e ne ho presi 8! Uno spritz o un gin lemon in compagnia mentre si prepara una grigliata piacerà a tutti gli amici, garantito! Mi piace anche preparare l’Iced Matcha in barattolo: frullo gelato alla vaniglia, un pò di latte, tè matcha e lo servo con cubetti di ghiaccio nei miei barattoli con manico e cannuccia per una merenda rigenerante!

food jar 5Quindi: libro consigliatissimo soprattutto per chi è alla ricerca di spunti creativi da applicare al mondo food e non solo! Non richiede particolari abilità culinarie se non tanta voglia di divertirsi e sperimentare!

food jar 6Info sull’autrice: oltre a questo libro dedicato al food jar ha scritto anche Comfort Foodie  e due romanzi con ricette dedicate alla famiglia e alla coppia: Due cuori e un fornello e Due cuori e una culla. E’ tra i fondatori di The Breakfast Review. Possiede anche un blog: comfortfoodie.it sul quale trovate molte altre informazioni, ricette, consigli e articoli.

Idea regalo: abbinate al libro un set da 4 o 6 barattoli, che potete anche recuperare da vasetti di marmellate, yogurt ecc… per un effetto spaiato molto country chic!

BOOK REVIEW: La magia del forno di Paul Hollywood

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Adoro questo libro e se mi leggete dall’inizio sapete che una delle mie prime ricette pubblicate è stata quella del pane al latte, ricetta presa proprio da questo libro. Avendo una bella passione per il pane e lievitati dolci o salati sono sempre alla ricerca di ricette e libri “seri” sulla panificazione. Credetemi, in commercio ci sono un sacco di libri che io definisco “commerciali” con ricette assurde con delle proporzioni tra gli ingredienti talmente sballate da risultare impossibili! Questo libro invece è il mio benchmark: ho provato tantissime ricette e non sono mai stata delusa, anzi: le lievitazioni riescono alla perfezione, le spiegazioni sono a prova di principiante e le ricette molto sfiziose e gustose e ce n’è davvero per tutti i gusti. Il libro è di Paul Hollywood che qualcuno conoscerà per le sue apparizioni a Bake Off UK o altri programmi in TV. Anche io l’ho scoperto grazie a questo programma e mi è piaciuto fin da subito!

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Ma parliamo del libro: contiene 120 ricette suddivise in 7 capitoli:

  • Iniziamo a conoscere il pane
  • Pani di base
  • Pani saporiti
  • Lievito madre
  • Croissant, danish e brioche
  • Biscotti, pudding e torte
  • Frolle e sfoglie

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Trovo sia completo in quanto parte dalle informazioni di base su lievito, farine e tecniche per poi passare ai pani di base per chi è alle prime armi e vuole partire da qualcosa di semplice (ma buonissimo, come il mio amato pane al latte) per poi passare ai pani saporiti, che adoro, tra cui pane con mirtilli rossi e stilton, con noci pere e gorgonzola, con olive, cipolle e coriandolo e tanti altri e non mancano i pani dolci, davvero ottimi per la colazione: pane alla frutta, ai datteri, rotolini, hot cross buns.

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Se volete fare il passo e “entrare nel tunnel” del lievito madre c’è una bella sezione con il procedimento per creare il vostro lievito madre e tante ricette che ne prevedono l’utilizzo. E non è finita qui, già perchè il libro tratta anche prodotti da forno come croissant, danish, torte e biscotti che vanno dai classici britannici come la victoria sponge cake, gli scones, shortbread, crumble fino a dolci internazionali: baklava, clafoutis, tarte pithivier, sfogliatine portoghesi, lemon meringue pie, cheesecake salata, flamiche, muffin, genoise e che dire della pasta sfoglia, incredibile!!! Spiegata passo per passo con tanto di foto, se decidete di investire una giornata intera in cucina avrete una bella soddisfazione quando sfornerete le vostre croissant che saranno le più buone che abbiate mai mangiato! Insomma libro approvatissimo in tutto e per tutto!

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Mi piace perchè:  le ricette sono tutte corredate di una bella foto che per me è fondamentale, sia per invogliare a farla ma anche per capire come sarà il risultato finale.

Gli ingredienti sono tutti reperibili nella grande distribuzione, non ci sono ingredienti “strani” o introvabili. Pur essendo un libro made in UK non contiene ingredienti strani o introvabili come spesso accade con questi libri ma sono sempre pochi ingredienti e tutti di consumo comune quindi tutte le ricette sono fattibili da questo punto di vista.

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Le ricette: Le proporzioni tra gli ingredienti sono perfette e le spiegazioni chiare e dettagliate. Le ricette sono tantissime e soddisfano i gusti di tutti: pane salato, dolce, con formaggi, alla frutta, al cioccolato, torte e biscotti di ogni tipo e qualità!

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Quindi: libro consigliatissimo sia per i neofiti che per i più esperti per avere qualche nuova idea su pani particolari o per apprendere nuove ricette di dolci fatti da un maestro dell’arte bianca come Paul Hollywood.

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Idea regalo: in abbinamento al libro si possono regalare delle farine particolari (la manitoba ovviamente poi farro, segale e farina integrale ad esempio) e qualche bustina di lievito di birra disidratato per poter provare da subito le ricette.

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Book review: Le Fluffose – di Monica Zacchia

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Dopo aver pubblicato ben tre ricette della chiffon cake eccovi svelata la mia fonte: il libro LE FLUFFOSE! Vi dico già che è uno dei miei libri preferiti sia per il tema che per i contenuti, le ricette e le splendide foto. Inoltre trovo che sia un libro “che comunica”: lo sfogli e immagini l’autunno, le foglie degli alberi che diventano ogni giorno più rossicce e iniziano a staccarsi dagli alberi volteggiando a ogni soffio di vento, immagini di fare una passeggiata nel bosco umido e ombreggiato e desiderare di tornare a casa a fine giornata e riscaldarti con una tazza di tè tra le mani e una fetta di torta bella alta e morbida che è come una coccola dolce e sofficissima. Poi mi piace tanto l’idea di chiamare questo tipo di torta “la fluffosa” dal termine inglese fluffy, cioè soffice perchè rende proprio bene l’idea!

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Il libro, dal formato bello grande e dalla copertina opaca e vellutata al tatto (eh sì, una foodblogger nota anche queste cose!) è diviso in 7 capitoli:

  • Introduzione
  • Le declinazioni della fluffosa
  • Le fluffose vegane e senza glutine
  • Come fare la fluffosa step by step
  • Introduzione al cake design
  • Come fare la pasta di zucchero
  • Le fluffose decorate

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Lo trovo un libro completo dal punto di vista delle ricette: sono spiegate tutte in modo semplice e chiaro, e partono dalla torta di “base” per poi aggiungere ricette di torte farcite, ricoperte, fino ad arrivare a quelle decorate con pasta di zucchero per le grandi occasioni. La chiffon cake è proprio versatile infatti perchè si presta sia come torta da colazione da mangiare semplicemente così, dato che è già morbidissima e umida anche senza bagne o creme, sia per le occasioni più formali se pensate a una decorazione elegante in pasta di zucchero. A volte basta poco: una semplice copertura in pasta di zucchero stesa sottile in un colore pastello con un nastro alto in raso dello stesso colore in una nuance più intensa avvolto intorno farà già la sua bella figura! Io per ora ho provato quattro ricette “base”: la fluffosa al tè matcha, la ciambella americana, la fluffosa alla cannella e arancia e quella al cacao e caffè e sono riuscite tutte perfettamente!

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Mi piace perchè: le ricette sono giuste nel senso che non troverete errori o strane proporzioni tra gli ingredienti (cosa che capita con i libri tradotti o in quelli più commerciali) e otterrete torte perfette già al primo colpo, vi basterà seguire le indicazioni. E’ un bel libro anche solo da sfogliare sul divano: ci sono splendide foto con scene di vita quotidiana: una famiglia attorno a una tavolo, due amiche che si salutano, una passeggiata nel parco tra le foglie, il simpatico cagnolino che fa capolino tra le pagine e punta la torta sul tavolo come se avesse anche lui l’acquolina! Inoltre fa venire voglia di preparare una torta e di sedersi con una tazza di tè leggendo un libro mentre la torta è in forno e magari riuscirete anche a trasformare un pomeriggio un pò grigio e piovoso in una esperienza divertente e piacevole!

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Le ricette: ce n’è per tutti i gusti, oltre a quelle che ho preparato io c’è anche  la fluffosa alla barbabietola rossa, alle castagne, al cioccolato e copertura bianca e melagrana, con prosecco e scorza d’arancia, alla curcuma e cocco, al mango con meringa francese alla curcuma, alla birra con crema al burro, gusto sacher, la japanese pearl chiffon cake (foto della torta rosa, bellissima) senza tralasciare quelle vegane al caffè, al cioccolato, alle cinque spezie, al  miele e cocco e quelle tematiche per Natale, Pasqua, anniversari o battesimi e tante altre, davvero un libro completo!

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Quindi: libro consigliatissimo, da regalare agli appassionati di dolci ma non solo, adatto anche a chi ama le torte ma le trova difficili e si lamenta che non vengono mai bene, ecco, questo libro è proprio a prova di errore! Un bel libro da avere in libreria, elegante nella copertina e nell’impaginazione, con foto realistiche e comunicative.

Idea regalo: con il libro consiglio lo stampo da chiffon cake da 18 cm, è un pò più piccolo rispetto alle classiche torte, ma è quello utilizzato per la maggior parte delle ricette e personalmente trovo più raffinate le torte non troppo grandi! Ho visto che in libreria c’è già il kit libro + stampo in una bellissima scatola, ottimo regalo per Natale!