Crostata zucca, pistacchi e sale Maldon – di Ernst Knam

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Questa crostata è davvero pazzesca, i sapori si fondono armoniosamente rimanendo nello stesso tempo distinti creando una certa sorpresa durante la degustazione. Zucca, cioccolato, pasta di mandorle, pistacchi e sale Maldon sono gli ingredienti che rendono questa crostata una vera magia autunnale! La ricetta è tratta dal libro di Ernst Knam “Che paradiso è senza cioccolato?” Vi riporto gli ingredienti e la preparazione.

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Ingredienti per 900 gr di pasta frolla al cioccolato: (questa dose basta per 2 torte grandi)

  • 250 gr di burro a temperatura ambiente
  • 250 gr di zucchero semolato
  • 100 gr di uova (circa 2 uova medie)
  • 4 gr di sale
  • 1 stecca di vaniglia (io ne ho usata metà, ho tenuto l’altra metà per la crema)
  • 10 gr di lievito in polvere
  • 400 gr di farina 00
  • 80 gr di cacao amaro in polvere

Ingredienti per 500 gr di crema pasticciera: (questa dose basta per 2 torte grandi)

  • 340 gr di latte fresco intero
  • 1 stecca di vaniglia (io ho usato la metà avanzata)
  • 80 gr di tuorli (circa 4 tuorli)
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 20 gr di amido di mais
  • 10 gr di farina di riso

Ingredienti per 500 gr di ganache al cioccolato: (questa dose basta per 2 torte grandi)

  • 220 gr di panna fresca liquida
  • 300 gr di cioccolato fondente al 60% (io ho utilizzato quello al 70%)

Ingredienti per la crema di zucca e amaretto: (questa dose basta per 1 torta)

  • 100 gr di polpa di zucca (io ne ho utilizzati 300)
  • 100 gr di marzapane
  • 30 gr di Amaretto di Saronno

Ingredienti per completare la torta:

  • 25 gr di pistacchi sgusciati  non tostati
  • 3 gr di sale Maldon

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Preparazione:

Questa torta è composta da un guscio di pasta frolla al cacao, uno strato di crema di zucca aromatizzata al marzapane e Amaretto di Saronno, uno strato di crema al cioccolato e per terminare pistacchi e sale Maldon. Occorre realizzare le singole preparazioni separatamente e poi assemblare la torta. Si inizia dalla crema di zucca che va cotta in forno e dalla frolla che richiede un periodo di riposo in frigorifero, poi si realizza la ganache al cioccolato e la crema pasticciera. Infine si compone la torta e si procede alla cottura.

Preparazione della crema di zucca:

Tagliate la polpa di zucca a fette spesse circa 2 centimetri e fatele cuocere in forno per 1 ora a 200°C forno statico. La zucca dovrà essere molto morbida. Mentre la zucca è nel forno sbriciolate il marzapane. Quando la zucca è cotta unitela al marzapane e aggiungete l’amaretto di Saronno, quindi frullate il tutto con un frullatore a immersione. Dovrete ottenere una bella crema soda profumatissima. Tenete da parte.

Preparazione della frolla:

In una planetaria con il gancio impastate il burro morbido con lo zucchero e i semini della bacca di vaniglia. Unite lentamente le uova, quindi la farina 00, il cacao, il lievito e il sale. Appena la farina è incorporata, smettete di impastare, formate un disco piatto con l’impasto e avvolgetelo in un foglio di pellicola per alimenti. Fate riposare in frigorifero per almeno 3 ore.

Preparazione della crema pasticciera:

Con una forchetta sbattete i tuorli con lo zucchero senza montarli troppo. Aggiungete la farina di riso e l’amido di mais (io ho utilizzato solo amido di mais) e mescolate bene per far assorbire l’amido. Fate scaldare il latte con i semini della bacca di vaniglia. Quando il latte giunge a bollore prelevatene un mestolo e aggiungetelo alla crema di tuorli, mescolando subito per stemperare il composto. Aggiungete man mano tutto il latte. Mescolate, rimettete il composto nel pentolino in cui avete fatto scaldare il latte e fate cuocere mescolando sempre con una frusta fino a raggiungere gli 82°C di temperatura (non dovrà bollire). Versate la crema in una pirofila bassa e larga e coprite con la pellicola per alimenti a contatto. Questa operazione è fondamentale per evitare la formazione della “pellicina”. Fate raffreddare a temperatura ambiente e tenete da parte. Conservate in frigorifero se non la usate subito.

Preparazione della ganache al cioccolato:

Portate a bollore la panna in un pentolino, quindi versatela sopra il cioccolato precedentemente sminuzzato al coltello. Attendete qualche minuto, quindi mescolate bene con una frusta per far sciogliere il cioccolato. Tenete da parte.

Preparazione della torta:

Mescolate la ganache al cioccolato e la crema pasticciera una volta che si sono raffreddate.

Stendete la pasta frolla in una sfoglia di circa 5 millimetri di spessore e rivestite una tortiera a cerchio apribile precedentemente imburrata e infarinata. Per un risultato preciso ho foderato il fondo con un disco e poi ho rivestito le pareti con due strisce di pasta alte 5 cm. Essendo il ripieno più basso del bordo, durante la cottura un lato del bordo si è ripiegato all’interno… quindi regolatevi sull’altezza del bordo in base alla grandezza del vostro stampo. Per uno stampo grande 22 cm, il bordo può essere alto 3 cm.

Riempite metà della torta con la crema di zucca livellando bene con il dorso di un cucchiaio. Farcite con il secondo strato di crema al cioccolato, decorate con i pistacchi e infornate a 175°C forno statico per 35 minuti. Togliete dal forno e fate raffreddare (la crema si rassoderà durante il raffreddamento quindi non preoccupatevi se il ripieno vi sembra ancora morbido una volta tolta dal forno). Prima di servire cospargete la torta di cristalli di sale Maldon.

 

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Gelato al pane con olio extravergine di oliva e sale maldon

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Ho assaggiato il gelato al pane presso il “Forno Collettivo”, carinissimo locale in via Lecco a Milano, dove fanno il pane come piace a me: con lievito madre, a lunga lievitazione, con la crosta croccante e le alveolature ampie e lo utilizzano per ottimi crostoni salati e per fare il gelato al pane che viene servito come fosse una bruschetta, condito con olio e sale! Dato che mi è piaciuta l’idea e oltre a essere buonissimo rispetta i miei standard di creatività ho voluto prepararlo in casa, partendo dalla realizzazione del mio no knead bread e dal gelato al fiordilatte e vaniglia, perfetto con il contrasto dei fiocchi di sale Maldon e dell’olio extravergine di oliva. Per il gelato al fiordilatte ho seguito la ricetta di Lydia Capasso e Simone De Feo del libro “Gelati” che vi consiglio se siete appassionati come me di gelati, sorbetti e granite.

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Se non avete voglia o tempo di fare il pane potete optare per l’acquisto di una buona pagnotta, integrale sarebbe perfetta, e procedere come descritto qui di seguito. Se invece volete farlo voi, potete andare alla ricetta del no knead bread cliccando qui .

Una volta realizzato il vostro pane, fatelo raffreddare, quindi tagliatene 2 fette spesse e tagliatele a dadini. Fate tostare i dadini di pane in padella in modo da eliminare tutta l’umidità, quindi trasferite i dadini di pane in un mixer e tritate fino ad ottenere delle briciole finissime. Tenete da parte.

Ora preparate il gelato: la ricetta che ho seguito io prevede:

  • 690 gr di latte fresco intero
  • 100 gr di panna fresca
  • 200 gr di zucchero semolato (consiglierei di ridurre a 150gr)
  • 2 gr di farina di semi di carrube (si trova nei negozi di alimentari bio, è un addensante)

Io ho aggiunto un cucchiaino di vanilla bean paste 100% naturale, ovvero pasta di semi di vaniglia, una vera rarità (io la trovo solo all’estero) ma indispensabile per conferire un buonissimo aroma di vera vaniglia.

Per realizzare il gelato ho utilizzato la gelatiera Kitchenaid che va tenuta almeno 1 giorno in freezer e si monta alla planetaria con l’apposito gancio in dotazione.

Ho fatto scaldare panna, latte, zucchero, vaniglia e farina di semi di carrube e portato a 85 gradi. Ho fatto raffreddare il composto in una ciotola e una volta freddo l’ho versato nella gelatiera (tenuta in freezer per 1 giorno intero). Dopo 30 minuti ho ottenuto un gelato morbido e cremosissimo, dal gusto intenso di vaniglia, buonissimo anche da mangiare così com’era. Per fare il gelato al pane vi basterà aggiungere le briciole di pane al composto e lasciare amalgamare il tutto per un paio di minuti. Volendo potete amalgamare le briciole di pane anche manualmente.

Servite il gelato al pane in piccole ciotoline condito con un filo di ottimo olio extravergine di oliva e un pizzico di sale Maldon. Se non consumate subito il gelato conservatelo in una vaschetta di plastica e tenetelo in freezer (non più di 2/3 ore). Se lo lasciate più tempo perché magari lo avete preparato il giorno prima o lo avete conservato per qualche giorno, vi consiglio di tenere la vaschetta in frigorifero un paio d’ore prima di servirlo in modo che riprenda morbidezza!

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Panino super ricco ai gamberoni fatto in casa: pane al timo, gamberoni, melanzane grigliate, pesto di pomodorini semi secchi e mozzarella. Un signor panino!

panino3Le cene che preferisco sono quelle sul mio terrazzo il fine settimana: cucino qualcosa di buono, accendo le candele, preparo la tavola come dico io, scelgo una playlist in tema, Marco stappa una bella bottiglia e ci rilassiamo parlando dei programmi del weekend e di come è andata la giornata. Questi momenti fatti di semplicità sono per me impagabili: non ha prezzo stare seduti all’aria aperta senza fretta davanti ad un piatto semplice ma fatto con amore e condividere i propri pensieri con la persona che amiamo di più e sentirsi subito meglio e in pace con se stessi. Per la cena di questa bella serata estiva vi propongo  quindi una ricetta semplice ma golosa che sa di mare e di sole, di giorni felici e spensierati, in poche parole un panino che sa…. di vacanza!

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Ingredienti per 4 panini grandi o 6 medi:

  • 400 gr di farina manitoba
  • 100 gr di farina di farro
  • 12 gr di sale
  • 45 gr di zucchero bianco
  • 10 gr di lievito di birra disidratato
  • 40 gr di burro morbido
  • 4 cucchiai di origano essiccato
  • 2 cucchiai di timo essiccato
  • 300 ml di acqua a temperatura ambiente
  • un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale maldon per la finitura

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Ingredienti per farcire 2 panini:

  • 10 gamberoni
  • 1 mozzarella
  • due cucchiai di pesto di pomodorini secchi
  • 1 piccola melanzana
  • due cucchiai di maionese
  • una spolverata di paprika dolce o affumicata
  • un filo di olio extravergine di oliva

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Preparazione del pane:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, le erbe aromatiche e mettete il lievito da una parte e il sale e lo zucchero dall’altra. Aggiungete il burro morbido e 3\4 dell’acqua e azionate la planetaria con il gancio a uncino per impastare. Aggiungete l’acqua poco per volta fino a formare un bell’impasto morbido, potrebbe non servire tutta l’acqua quindi procedete per gradi. Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola coperta con pellicola alimentare riposta in un luogo tiepido e privo di correnti.

Trascorse circa 2 ore l’impasto sarà lievitato fino al raddoppio. A questo punto sgonfiate l’impasto e dividetelo in 6 parti. Impastate ciascun pezzetto ripiegando il panino più volte su se stesso e dandogli una forma tondeggiante. Allineate i panini su due teglie rivestite di carta forno e fateli lievitare nuovamente fino al raddoppio.

Prima di infornarli ungete leggermente il centro di ciascun panino con un goccio di olio extravergine di oliva stando attenti a non sgonfiare il panino e cospargete con un pizzico di fiocchi di sale maldon.

Cuocete a 210°C (forno statico) per 15/18 minuti. Dovranno essere ben dorati. Fateli raffreddare su una gratella. I panini si manterranno morbidi all’interno come quelli degli hamburger.

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Preparazione dei panini:

Tagliate la melanzana a fette e grigliatele per bene su una piastra di ghisa leggermente unta con un filo di olio extravergine di oliva. Tenete da parte. Pulite i gamberi ed eliminate il filamento intestinale, quindi passateli in padella con un filo di olio extravergine senza stracuocerli, dovranno rimanere morbidi e leggermente traslucidi. Tenete da parte. Tagliate la mozzarella a fette e tamponate con carta assorbente da cucina per eliminare un po’ di latte.

Tagliate a metà i panini, eliminate un po’ di mollica e tostate il pane sulla griglia senza esagerare per non seccare il pane. Spalmate una metà con il pesto di pomodorini secchi e l’altra metà con maionese e una spolverata di paprika. Adagiate il pane sul piatto, farcite con le fette di melanzane, la mozzarella, i gamberoni, chiudete il panino e servite subito in modo che il pane sia caldo e l’interno rimanga fresco e dia appunto quella sensazione di “preparato al momento”. Gustate con un bel calice di vino bianco bello fresco e godetevi un super panino fatto con le vostre mani!

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Cookies strepitosi al doppio cioccolato fondente con con un pizzico di fleur de sel….

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Foto dai toni dark, tovaglia viola, un antico vassoio prezioso, scagliette di sale maldon come piccoli diamanti e una quantità esagerata di cioccolato fondente: adoro questi biscotti! Scuri come la notte, scioglievoli al palato ma anche croccanti e sbriciolosi, e poi quel pizzico di fleur de sel davvero inaspettato e sorprendente che esalta ancora di più l’intensità del cioccolato fondente Valrhona Guanaja al 70%! Ideali da fare per la notte di Halloween: dolcetto o scherzetto? Non ho dubbi: con questi cookies strepitosi farete un figurone!

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Ingredienti:

  • 120 gr + altri 280 gr di cioccolato fondente di buona qualità: io uso il Valrhona al 70% (se vi state chiedendo se le dosi indicate sono giuste… ve lo confermo, sì sono giuste!)
  • 110 gr di burro
  • 130 gr di zucchero muscovado (o di canna)
  • 1 uovo
  • 1 cucchino di estratto di vaniglia naturale (no vanillina!)
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 150 gr di farina 00
  • 25 gr di cacao amaro
  • un pizzico di fleur de sel

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Preparazione:

Fate sciogliere a bagnomaria i 120 gr di cioccolato e tritate grossolanamente al coltello i restanti 280 gr.

Con l’aiuto di uno sbattitore elettrico o una planetaria sbattete il burro morbido (a pomata) con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso.

Aggiungete l’uovo e la vaniglia e continuate a sbattere per altri 3 minuti.

Setacciate insieme la farina, il cacao amaro, il bicarbonato e aggiungetela al composto di burro, quindi aggiungete il cioccolato fuso intiepidito e mescolate con una spatola o la frusta elettrica per amalgamare bene.

Incorporate con una spatola il cioccolato tritato e con l’aiuto di un cucchiaio o un dosatore da gelato formate delle palline, facendole rotolare tra i palmi per compattare bene il composto. Con le dosi indicate ve ne verranno 22, grandi più o meno come palline da golf. Aggiungete qualche scaglietta di sale in fiocchi premendo sulla superficie per farlo aderire all’impasto.

Disponete 6 biscotti su ciascuna teglia rivestita con carta forno, in cottura si allargano ed è bene tenerli ben distanziati.

Cuocete in forno statico già caldo a 160°C per 12 minuti ciascuno, poi sfornateli, fateli raffreddare sulla teglia per alcuni minuti finchè non si appiattiscono e solo quando sono tiepidi potete spostarli su una gratella. Cuocete solo una teglia per volta per non compromettere il risultato.

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Gelato alla vaniglia con salsa butterscotch salata e mandorle tostate al miele

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Gelato 5Come trasformare una semplice coppetta di gelato in un dessert fatto e finito? Non ho dubbi: con questa salsa strepitosa al caramello salato e le mandorle tostate al miele otterrete una coppa golosissima ideale per concludere una bella cena senza troppi sforzi! La qualità del gelato fa la differenza: se riuscite a trovare quello con i semini di vaniglia è perfetto perchè fatto con la vaniglia naturale! La ricetta l’ho presa dal libro “In cucina con Katie, ricette e altri piccoli segreti” di Katie Quinn Davies che spiega anche come fare il gelato alla vaniglia fatto in casa.

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  • 200 ml di panna fresca
  • 165 gr di zucchero di canna
  • 30 gr di burro
  • un pizzico di sale in fiocchi
  • 100 gr di mandorle intere spellate
  • due cucchiai di zucchero bianco e due di miele
  • gelato alla vaniglia a volontà

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Foderate una teglia con carta forno, distribuite le mandorle tritate grossolanamente al coltello e cospargetele con i due cucchiai di zucchero bianco e i due di miele quindi infornate a 180°C per 10 minuti, tenendole d’occhio per evitare che brucino, dovranno essere color caramello, non troppo scure. Toglietele dal forno, mescolate e lasciate raffreddare.

Per la salsa butterscotch mettete la panna, lo zucchero di canna, il burro e il sale in un pentolino e fate sobbollire a fuoco medio basso per 5/6 minuti. La consistenza sarà quella di uno sciroppo piuttosto liquido, man mano che si raffredda prenderà consistenza trasformandosi in una glassa cremosa.

Al momento di servire portate in tavola il gelato e le mandorle caramellate che avrete sgranato in precedenza e servite la salsa butterscotch in una salsiera in modo che ogni ospite possa personalizzare il proprio gelato! Questa salsa può essere preparata in anticipo e se volete servirla tiepida o calda vi basterà scaldarla qualche secondo al microonde !

Gelato 6Se avanzate la salsa butterscotch potete conservarla in un barattolo a chiusura ermetica in frigorifero per un paio di giorni. Un consiglio? Provate a dolcificare il vostro caffèlatte con un cucchiaino di questo caramello, è fantastico!

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Schiacciatine croccanti olio e rosmarino

schiacciatine 1Oggi mi sono cimentata con la panificazione visto che era da tanto che non preparavo pane e similari. Sono partita dal comprare una bella farina manitoba multicereali e dell’ottimo olio extravergine di oliva e mi sono messa all’opera per creare delle schiacciatine croccanti visto che avevo bisogno di qualcosa da sgranocchiare con l’aperitivo della domenica. La ricetta che ho utilizzato è quella di vivalafocaccia.com, riuscitissima, ve la consiglio se volete ottenere delle schiacciate che non hanno nulla da invidiare a quelle fatte dai fornai professionisti!

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Ingredienti per 8 schiacciatine:

  • 375 gr di farina manitoba ai cereali
  • 235 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 20 gr di olio extravergine di oliva
  • 3 gr di zucchero o malto
  • 6 gr di sale fino
  • 7 gr di lievito di birra disidratato ( o 25 gr di quello fresco)
  • rosmarino, sale in fiocchi e olio per condire

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Preparazione:

Nella ciotola della planetaria mettete l’acqua, il lievito, lo zucchero o il malto, l’olio e metà della farina. Iniziate a impastare a bassa velocità, quando la farina sarà assorbita aggiungete il sale e l’altra farina, procedendo pian piano come al solito per evitare di metterne troppa.

Il composto che dovrete ottenere è simile a quello per la pizza, elastico, sodo e non appiccicoso, un buon consiglio è quello di terminare di impastare a mano per qualche minuto in modo da sviluppare bene la maglia glutinica.

Dividete il panetto ottenuto in 8 parti e formate delle palline, quindi disponetele su una teglia ben spennellata con olio extravergine di oliva. Lasciate lievitare per un’ora e mezza in un luogo tiepido in modo da farle raddoppiare in volume.

Portate il forno a 250°C non ventilato e mentre aspettate che raggiunga la temperatura preparate 3 teglie foderate di carta forno.

Con un pò di farina e il mattarello stendete ciascuna pallina di pasta nella forma desiderata, io ho fatto delle “lingue” ma vanno benissimo anche tonde. Più sottili saranno più croccanti diventeranno. Conditele con olio extravergine di oliva, sale e rosmarino a piacere.

Quando il forno è in temperatura infornate una teglia per volta e cuocete le schiacciatine per 5 minuti, o comunque fin quando si creano delle belle bolle e i bordi prendono colore. Fate raffreddare e servite tiepide o fredde.

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Focaccia genovese facile e veloce, ricetta collaudatissima!

Focaccia 2Chi non ama la focaccia genovese? Non ho ancora incontrato qualcuno a cui non piaccia! Questa è una versione che definirei “classica e veloce”, non richiede infatti una lunga lievitazione, io oggi l’ho preparata alle 9.00 di mattina e l’abbiamo mangiata per pranzo, è perfetta, gustosa e facilissima!

Ingredienti:

  • 250 g di farina manitoba
  • 250 gr di farina bianca 00
  • 280/320 ml di acqua a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di malto (sostituibile con zucchero)
  • 15 gr di lievito di birra fresco (o una bustina di quello disidratato)
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 10 gr di sale fino
  • 50 ml di acqua + 2 cucchiai di olio e sale in fiocchi per condire la focaccia

Perparazione:

Sciogliete il lievito di birra fresco insieme al malto o allo zucchero in 50 ml di acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida. Lasciate riposare mezz’ora poi impastatelo insieme alla farina, all’olio e all’acqua, avendo l’accortezza di aggiungerla poco per volta. Come per tutti i tipi di pane occorre procedere pian piano con l’acqua per capire fin quando la farina riesce ad assorbirla. Considerate in media 280 ml inclusa l’acqua utilizzata per far sciogliere il lievito. Se dovesse essere poco idratato l’impasto, aggiungetene un cucchiaio alla volta, non preoccupatevi qualora dovesse essere troppo umido, anzi, in genere gli impasti ben idratati sono ottimi dopo la cottura! Aggiungete il sale quando l’impasto è quasi del tutto formato.

Fate impastare con la planetaria per 10 minuti, la focaccia dovrà essere morbida, liscia e incordata.

Con l’aiuto della spatola in silicone versate l’impasto in una ciotola unta con olio, coprite con pellicola per alimenti e fate lievitare 1 ora in un luogo tiepido.

Trascorsa l’ora di lievitazione, ungete accuratamente una teglia per pizza (la più grande che avete) con dell’olio extravergine, rovesciate l’impasto della focaccia e stendetela con le mani. L’impasto sarà molto elastico e tenderà a restringersi, ma con un pò di pazienza riuscirete a distribuirlo bene su tutta la teglia.

Fate lievitare due ore, poi praticate delle fossette con i polpastrelli (ma senza bucare la pasta), cospargete con sale in fiocchi o sale grosso e condite con una salamoia fatta da 30 ml di acqua e due cucchiai di olio. Questa salamoia è fondamentale per avere i buchi della focaccia più “umidi e bianchi” che tanto caratterizzano la focaccia genovese. Io ne ho messa un pò pochina perchè avevo paura fosse troppa, voi non abbiate paura a usare tutta quella indicata negli ingredienti, i buchini che erano completamente pieni di salamoia sono venuti buonissimi!

Infornate a 230°C per 15/20 minuti, estraete dal forno, fate raffreddare qualche minuto e gustate questa semplice bontà!

Note sulla conservazione: se non la finite subito, potete congelare la focaccia in comodi tranci avvolti in carta stagnola, basterà scongelarla a temperatura ambiente o nel tostapane!