Book review: Fragole a merenda – di Sabrine d’Aubergine

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La merenda è stupenda, le fragole sono stupende, quindi questo libro non poteva che essere stupendo! Io lo adoro! Seguivo Sabrine d’Aubergine già sul suo blog, fragoleamerenda.it, bellissimo nel layout e ricco di racconti e aneddoti divertenti e spontanei come chiacchiere tra amiche e quando ho visto che usciva il libro non potevo che esserne entusiasta! Ma veniamo al libro: perché dico che lo adoro? Perché in questo libro sono contenute tante ricette sul tema della merenda, ma non la merenda classica che tutti si aspettano fatta da torte e biscotti ma una “merenda” in senso lato cioè il rito di fare una pausa, di rilassarsi per una mezz’ora e sgranocchiare qualcosa di goloso, invitante, sfizioso, senza orario, insomma non il solito tè delle cinque ma molto, molto di più! Personalmente vivrei di colazioni e merende dolci o salate da consumare senza regole, quando si ha un po’ di fame, in compagnia di un libro, della buona musica e tanto relax!

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Il libro è diviso in 13 capitoli che vi riporto per darvi anche un’idea dello stile di Sabrine:

  • Introduzione
  • Facciamo una brioche?
  • Marmellate, gelatine e cose buone da spalmare
  • A piccoli morsi: scones, bignè, pancakes
  • Pioggia di zucchero, nuvole di farina: torte e crostate
  • Beati costruttori di biscotti
  • I tascabili del forno di casa
  • I cereali da sgranocchiare
  • Una mela al giorno….
  • Crema e cioccolato
  • Il fornaio della domenica
  • Intingere, spalmare, sgranocchiare…
  • Farne di tutti i colori

E tra i vari capitoli si intrecciano racconti della vita privata di Sabrine che vanno da episodi di infanzia a ricordi di estati passate, aneddoti divertenti, incontri con persone e personaggi che Sabrine ha incontrato nelle sue avventure, storie così realisticamente descritte che ci si immedesima nel racconto come fosse un film!

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Le ricette sono tutte fantastiche il che non è affatto scontato: io passo ore a scegliere libri perché in molti casi di un libro intero mi piacciono solo poche ricette e quindi “non ne vale la pena” come dico io. Questo libro invece lo sfogli e ti dici: questa ricetta la voglio fare, questa anche, mhhhh buonissimo questo, wow voglio provare ecc… Giusto per citarvi qualche ricetta:

  • Pan brioche per tipi pigri
  • “Marmalade” di arance amare e muscovado
  • L’ovetto di crema
  • 1-2-3… la mousse si trasforma in un soufflé!
  • La tenerina “double face” della signora Conti
  • Focaccia dolce al miele con pesche timo e rosmarino
  • Adorabili bignè
  • La “pikulina torta”
  • Il croccante di fiocchi: cranachan per gente astemia

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Già dall’indice si capisce un po’ lo stile delle merende di Sabrine, che contemplano l’arte bianca quindi brioche, pan brioche e focacce dolci e salati, crakers e pane, ma anche qualcosa di buono da abbinare quindi gelatine, confetture e dip fantasiosi che vanno bene anche per una merenda tardiva o uno spuntino alternativo.

fragoleamerenda 7Ovviamente c’è anche qualche torta casereccia di quelle da fare con ingredienti che si hanno sempre in casa come i ciambelloni e le torte di mele o le pie di frutta e anche qualche quiche creativa dal contrasto di sapori dolce-salato che adoro. Mitico il racconto di Nonna Papera, che ho sentito particolarmente perché anche io possiedo ancora una copia del manuale! Ovviamente il cioccolato è contemplato, con torte super golose e con una mousse – soufflé che senti il profumo solo a vedere la foto! E per la stagione più calda la proposta va dai kulfi (che proverò a breve) ai ghiaccioli senza dimenticare qualche bevanda golosa, insomma ce n’è per tutti i gusti! Pure un capitolo dedicato alle meringhe che sono un po’ anche il mio cruccio! Mitica Sabrine!

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Quindi: libro consigliatissimo per chi ama le merende ma non solo. Molte delle ricette sono ideali per antipasti, stuzzichini, colazioni, aperitivi, pic nic e sono tutte ricette facili per chi è alle prime armi e non possiede planetarie o altri utensili tecnologici. Le foto sono davvero belle, in stile shabby-chic mai scontato che racchiudono la passione dell’autrice per gli oggetti antichi recuperati da mercatini e vecchie soffitte. Inoltre non è solo una raccolta di ricette ma un vero e proprio libro da leggere grazie ai racconti di Sabrine che intervallano i capitoli! Mi piace perché è un libro che riesce ad invogliarti a mettere le mani in pasta: sapete quei giorni in cui si ha del tempo libero ma manca uno stimolo per “fare qualcosa”? Ecco, sfogliate il libro di Sabrine e vi viene subito l’ispirazione per mettervi all’opera con una brioche o un dip da servire durante l’aperitivo… insomma gli spunti sono davvero tanti!

Spero la recensione vi sia piaciuta e di essere riuscita a trasmettere anche in minima parte la bellezza di questo libro! Ora vi saluto, vado a preparare un pan brioche… alla prossima book review! Bye!

Tutti pazzi per Hugo!

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Hugo è un aperitivo originario dell’Alto Adige ma diffuso anche nella zona del Veneto; è un cocktail a base di prosecco aromatizzato con un ingrediente speciale ovvero lo sciroppo di fiori di sambuco, dolce e profumato, ne basta poco per impreziosire e dare una nota speciale ai cocktail. Per me è in assoluto l’aperitivo più adatto alla stagione estiva: semplice ma con un tocco insolito, fresco, leggero e leggermente frizzante! La versione classica prevede 6 cl di prosecco, 6 cl di seltz, 3 cl di sciroppo di fiori di sambuco, foglie di menta e cubetti di ghiaccio servito in un calice da vino bianco.

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Questa è invece la versione che ho preparato io con fettine di lime e zenzero per aggiungere un tocco ancora più fresco: non ho misurato gli ingredienti perchè credo che in questo cocktail si possa personalizzare la gradazione alcolica e la quantità senza compromettere il gusto.

Preparazione:

Ho preso due calici ampi, in ogni bicchiere ho messo: 3 cubetti di ghiaccio, 1 rametto di menta, 3 fettine di lime, 2 fettine di zenzero, 2 cucchiai di sciroppo di fiori di sambuco e ho riempito fino a metà bicchiere con dello champagne! Ho mescolato piano con una cannuccia e ho servito subito.

In abbinamento ho preparato le mie mandorle sale e zucchero (buonissime, basta farle tostare in padella con due prese di sale e una di zucchero) e delle patatine alla fior di senape. Che la serata abbia inizio!

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NOTA: lo sciroppo di fiori di sambuco si acquista nei negozi gastronomici specializzati oppure in tutti i supermercati dell’Alto Adige (quì è infatti molto diffuso e si trovano anche molte altre varietà di sciroppi).