focaccia gourmet con gamberi rossi di mazara del vallo, burrata, pomodorini gialli, scorza di limone & basilico

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Questa focaccia gourmet è una vera e propria esplosione di sapori e colori grazie ai gamberi rossi di Mazara, il basilico fresco, i pomodorini gialli del Piennolo super dolci e la freschezza data dalla scorza di limone! L’impasto della focaccia mi piaceva nero per un bell’effetto cromatico, io ho utilizzato il carbone vegetale ma se volete potete utilizzare in alternativa il nero di seppia! Tutti gli ingredienti sono stati acquistati da Eataly dove si trovano eccellenze italiane sempre freschissime e di ottima qualità! Ecco la ricetta:

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ingredienti per la focaccia:
  • 300 gr di farina manitoba
  • 1 bustina di carbone vegetale oppure una bustina di nero di seppia
  • 210 ml di acqua fredda
  • 2 gr di lievito di birra disidratato
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 6 gr di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • altro olio per ungere le mani e il piano di lavoro
ingredienti per completare:
  • 2 burratine piccole di Andria
  • 8 gamberi di Mazara del Vallo (assicurarsi che siano abbattuti)
  • 16 pomodorini gialli
  • 8 foglie di basilico
  • 1 limone (scorza)
  • qualche cucchiaio di pesto di basilico (io lo preparo in casa senza aglio)
  • un filo di olio evo
  • sale in fiocchi
preparazione della focaccia (iniziare 24 ore prima della consumazione)

Se pensate di mangiare la focaccia a pranzo iniziate alle 13:00 del giorno precedente. Stessa cosa se la volete preparare per cena, iniziate alle 20:00 del giorno precedente.

Impastate in una ciotola la farina manitoba, lo zucchero, il carbone vegetale. In una brocchetta fate sciogliere acqua e lievito di birra disidratato, quindi aggiungete il tutto nella ciotola insieme all’olio e al sale. Mescolate con una forchetta, l’impasto che dovrete ottenere è “al cucchiaio”, impossibile da impastare a mano e più simile a una pastella appiccicosa che una pasta per pizza. L’impasto prenderà consistenza con il riposo in frigorifero e le pieghe. Non aggiungete farina per nessun motivo! Quando l’impasto è abbastanza uniforme smettete di “mescolare” e coprite la ciotola con pellicola per alimenti. Riponete in frigorifero per 18/20 ore. Trascorse le 20 ore togliete la ciotola dal frigorifero, l’impasto sarà quasi raddoppiato in volume. Ungete generosamente il piano di lavoro con olio evo e con una spatola in silicone rovesciate l’impasto sul piano ben oliato. Ungetevi anche le mani e fate qualche giro di pieghe. Fare un giro di pieghe significa piegare l’impasto su se stesso delicatamente per incorporare aria e sviluppare la maglia glutinica. Potete iniziare portando i lati verso il centro, stessa cosa con le estremità superiori e inferiori come se fosse un pacchetto. Ripetete l’operazione a distanza di 20 minuti rimettendo sempre l’impasto nella ciotola e facendo in totale almeno 3 giri (o di più) a seconda dell’impasto. Con i lievitati non ci sono regole precise, lasciatevi guidare dall’impasto e non aggiungete farina per nessun motivo, usate le mani unte di olio e la spatola in silicone per maneggiare l’impasto. Più fate pieghe e più l’impasto riposa, più diventerà buono e soffice! A circa 2 ore dalla consumazione oliate bene il fondo di una teglia rotonda per pizza e adagiatevi l’impasto. Con i polpastrelli unti di olio spianate delicatamente l’impasto procedendo anche qui per gradi: l’impasto tende a ritirarsi, l’unico modo è farlo riposare 10 minuti e poi riprovare a stenderlo, sempre molto delicatamente con i polpastrelli unti per non far fuoriuscire l’aria.  Quando l’impasto è ben distribuito su tutta la teglia lasciatelo lievitare per 1 ora.

Preparate il condimento: tagliate i pomodorini a metà, conditeli con un pizzico di sale e un pizzico di zucchero. Pulite i gamberi rossi e teneteli in fresco.

Accendete il forno a 220°C modalità statica.

Quando il forno è in temperatura sistemate i pomodorini incastonandoli nella focaccia con la parte interna rivolta verso l’alto. Schiacciateli delicatamente verso il fondo. Condite con un filo di olio, una bella presa di sale e infornate per 15 minuti.

A cottura ultimata (verificate se è ben cotta sollevando la focaccia e tastando il fondo, essendo nera è più difficile valutare se è ben cotta) estraete dal forno e fate intiepidire. Preparate gli ingredienti per condire la focaccia ovvero il pesto, i gamberi, il basilico e il limone.

Quando la focaccia è tiepida tagliatela in 8 spicchi, distribuite un cucchiaio di burrata su ogni spicchio, un gambero rosso, una foglia di basilico e la scorza di limone. Io ho messo il pesto in una ciotolina che ho posizionato al centro della focaccia ma se preferite potete già distribuire qualche goccia di pesto su ogni spicchio.

Servite in tavola e gustate!

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Brioche ai semi di papavero

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Per la colazione di questo weekend ho preparato delle brioche ai semi di papavero! Vi sembrerà un ripieno insolito, è vero, qui da noi siamo più abituati a crema e marmellata, infatti i semi di papavero sono tipici dell’ Alto Adige dove si trovano spesso nei krapfen e nello strudel al posto delle classiche mele, io qui l’ho utilizzato per farcire un impasto di pan brioche preparato con il metodo tang zhong per renderlo bello morbido! Con le dosi indicate ho ottenuto 8 brioche monoporzione + 1 piccola “torta di rose” da 20 cm di diametro. Di seguito foto dei passaggi e la ricetta!

 

INGREDIENTI PER IL “ROUX” (DA PREPARARE 24 ORE PRIMA)
  • 20 gr di farina manitoba
  • 100 ml di acqua
INGREDIENTI PER L’IMPASTO
  • 230 gr di farina manitoba
  • 150 gr di farina 00
  • 1\2 cucchiaino di sale fino
  • 50 gr di zucchero semolato
  • 100 ml di latte intero
  • 4 gr di lievito di birra disidratato 
  • 1 uovo medio
  • il roux preparato il giorno prima
  • 30 gr di burro morbido
INGREDIENTI PER FARCIRE
  • 70 gr di burro morbido (io ho utilizzato il Lurpack, leggermente salato) 
  • 1 cucchiaio di “Vanilla Bean Paste” (è una pasta di semini di vaniglia 100% naturale, se non la trovate usate i semini di 1 bacca)
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 60 gr di miele
  • 20 ml di latte
  • 130 gr di semi di papavero
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PREPARAZIONE

Preparate il roux con un giorno di anticipo: dosate acqua e farina in un pentolino , mescolate con una piccola frusta per eliminare i grumi e mettetelo sul fuoco al minimo, continuando a mescolare finché il composto non si addensa. Dovrà diventare come una besciamella morbida. Trasferite quindi il roux in una ciotolina, coprite con pellicola per alimenti e fate raffreddare a temperatura ambiente. Quando è freddo riponetelo in frigorifero per almeno 10 ore (fino a 24 ore se vi fa comodo).

Dopo 10 ore: tirate fuori dal frigorifero il roux. Mettete le farine, il sale, lo zucchero nella ciotola della planetaria. In una brocchetta mescolate il latte tiepido con il lievito di birra, aggiungete un paio di cucchiai dal mix di farine e lasciate riposare per 10 minuti, finché non si sarà formata una schiuma e il composto è raddoppiato in volume.

Rompete l’uovo in una ciotolina, sbattetelo con una forchetta, tenetene da parte due cucchiai che vi serviranno per la finitura.

Quando il composto di lievito è raddoppiato versatelo nella ciotola della planetaria, aggiungete il roux, l’uovo sbattuto e il burro morbido. Fate impastare con il gancio a uncino a velocità 1 o 2 per circa 10 minuti, dovrete ottenere un impasto incordato, morbido e liscio, umido al tatto. Fate lievitare l’impasto nella ciotola della planetaria coperta con un foglio di pellicola per alimenti. L’impasto dovrà raddoppiare in volume, ci vorranno circa 2 o 3 ore.

Nel frattempo preparate il ripieno: in una ciotola mescolate lo zucchero, il miele, i semi di papavero e il latte. In un’altra ciotola mescolate il burro a temperatura ambiente “a pomata” con i semini della bacca di vaniglia. Tenete da parte. 

Trascorso il periodo di lievitazione riprendete l’impasto, sgonfiatelo e dividetelo in 8 pezzi.

Formate 8 palline. La tecnica migliore è appiattire ciascun pezzetto come fosse una pizzetta, poi pizzicare un lembo esterno, tirarlo leggermente in fuori e ripiegarlo al centro. Si creeranno due angolini, utilizzateli per portare all’esterno e poi verso il centro l’impasto. Quando avete creato le 8 palline stendetene una con un matterello fino ad ottenere una striscia di impasto sottile e lunga che misuri circa 15 x 30 cm. Spalmate su tutta la superficie un cucchiaio di burro morbido preparato prima e spalmate anche un cucchiaio colmo di ripieno ai semi di papavero. Arrotolate l’impasto dal lato lungo in modo da ottenere uno stretto cordoncino lungo 30 cm. Tagliate le estremità in modo da avere un cilindro preciso. – Tenete da parte le estremità: io le ho allineate in una tortiera tonda in modo da non sprecare nulla e ho ottenuto una tortina niente male!

Sistemate il cilindro su una teglia rivestita di carta forno che possa entrare nel freezer e proseguite così con le altre 7 palline di impasto, allineandole man mano sulla teglia rivestita di carta forno. Riponete la teglia con i cordoncini di impasto ripieno in freezer per 10 minuti.

Trascorso il riposo in freezer riprendete la teglia, tagliate ogni cordoncino a metà per il lungo e arrotolate ogni metà su se stessa fino a formare un “cruffin” o una girella, come vi piace chiamarla. 

Mettete ogni girella in un pirottino da muffin e fate lievitare per 1 ora.

Quando è il momento di cuocere portate il forno a 180°C modalità statica e spennellate le brioche con l’uovo tenuto da parte. Quando il forno è in temperatura infornare sia la teglia con le singole brioche sia la tortiera cono “i ritagli” che durante la lievitazione avranno formato una sorta di “torta di rose” come vedete dalla foto. Fate cuocere per 20 – 30 minuti, avendo l’accortezza di coprire la teglia con un foglio di alluminio quando la superficie è ben dorata.

A cottura ultimata sfornate e fate raffreddare. Gustatele tiepide o anche fredde. Nota sulla conservazione: potete congelare le brioche avvolte in pellicola per alimenti o alluminio per mantenere l’impasto sempre morbido come fosse appena fatto! Per averlo pronto a colazione dovrete solo togliere le brioche che vi occorrono dal freezer la sera prima e lasciarle a temperatura ambiente! A piacere potete scaldarle leggermente prima di consumarle! 

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Donuts al forno

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Facilissimi e di grande effetto questi donuts al forno sono la merenda ideale per i bambini ma piaceranno anche agli adulti, soprattutto gli amanti dei dolci lievitati (io ovviamente!)! Super morbidi, profumatissimi, e cotti al forno – quindi anche salutari – si possono fare in versione mini oppure standard. Io ho ricevuto in regalo i mini stampi dalla mia amica Laura e devo dire che sono venuti veramente bene perché lo stampino consente di mantenere la forma a ciambella anche dopo la lievitazione! Se non avete lo stampo non preoccupatevi, vi basterà un coppa pasta tondo! La ricetta è di Enrica di chiarapassion.com, seguitela se vi piacciono le ricette golose, semplici da realizzare e di grande effetto!

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Ingredienti per 16 mini donuts oppure 8 donuts classici:
  • 225 ml di latte intero
  • 1 uovo a temperatura ambiente
  • 60 gr di zucchero bianco
  • 450 gr di farina (metà 00 e metà manitoba)
  • 7 gr di lievito di birra disidratato 
  • 100 gr di burro a temperatura ambiente (“a pomata”)
  • 1 cucchiaino di vanilla bean paste (semi di vaniglia)
  • 1 pizzico di sale
Per la glassa:
  • 190 g di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di acqua circa
Per decorazione semplice:
  • zucchero semolato
  • poco burro fuso

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Preparazione:

Nella ciotola della planetaria mettete l’uovo, lo zucchero, la vaniglia, il pizzico di sale e mescolate. In una piccola brocca fate sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido e quando non ci sono più grumi versatelo nella ciotola insieme agli altri ingredienti. Azionate la planetaria a media velocità con il gancio a uncino per impastare e aggiungete metà della farina cucchiaio dopo cucchiaio. Aggiungete metà del burro morbido “a pomata” poco per volta e terminate con la restante farina e burro. Impastate per circa 10 minuti, il burro dovrà essere del tutto assorbito e l’impasto dovrà diventare bello morbido, liscio e incordato. Spegnete la planetaria e terminate di impastare sul piano di lavoro con le mani unte di burro per conferire all’impasto una forma sferica (il termine corretto è “pirlare” l’impasto) quindi riponetelo nella ciotola della planetaria. Coprite la ciotola con un canovaccio pulito e inumidito. Fate lievitare in un luogo tiepido per circa 2 o 3 ore, o comunque fino al raddoppio.

A lievitazione ultimata sgonfiate l’impasto sul piano di lavoro spolverizzato di farina e con l’aiuto di un mattarello stendete l’impasto in uno spessore di 1 centimetro. Con un coppa pasta tondo da 7,5 cm di diametro ritagliate i vostri donuts e con un coppa pasta più piccolo (io ho usato lo stampo cilindrico per fare i cannoncini)  da 2,5 cm forate il centro.

Sistemate le ciambelle su un paio di teglie foderate di carta forno e fate lievitare ancora 1 ora, i donuts dovranno raddoppiare in volume.

Accendete il forno a 200°C modalità statica e quando è in temperatura infornate 1 teglia per volta. Fate cuocere 6 – 8 minuti ciascuna teglia. Sfornate, fate raffreddare e glassate intingendo ogni donuts con la glassa preparata mescolando lo zucchero a velo e qualche cucchiaio di acqua oppure spennellateli semplicemente con poco burro e passateli nello zucchero semolato! Che golosità!

NOTA sulla conservazione: una volta freddi possono essere congelati in sacchettini per alimenti. Fateli scongelare a temperatura ambiente e saranno come appena fatti!

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Focaccia gourmet in teglia (impasto di Gabriele Bonci)

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I lievitati mi sono sempre piaciuti, adoro preparare e mangiare ogni genere di pizza e focaccia… soprattutto se l’impasto è fatto a regola d’arte ovvero leggero e digeribile, con la crosticina sul fondo ma anche soffice internamente. Questo risultato si ottiene con impasti a lunga lievitazione e alta idratazione, come fa Gabriele Bonci con le sue pizze in teglia. Ho infatti seguito il suo metodo per realizzare queste focacce gourmet che ho condito con stracciatella, pomodorini, cipollotto rosso, olive e pesto di basilico! Ecco la ricetta:

ingredienti per 2 teglie da 30 cm di diametro:
  • 400 gr di farina 350 W
  • 100 gr di farina tipo 1
  • 400 ml di acqua fredda
  • 1 gr di lievito di birra disidratato (o 3 gr di quello fresco)
  • 10 gr di olio
  • 12 gr di sale fino
  • 100 gr circa di semola per lo spolvero
ingredienti per condire:
  • 400 gr di stracciatella
  • qualche cucchiaio di pesto di basilico
  • una manciata di pomodorini freschi
  • qualche pomodorino semi secco sott’olio
  • qualche acciuga sott’olio
  • 2 cucchiai di olive taggiasche
  • 2 cipollotti rossi
  • olio extravergine di oliva
  • sale e origano
preparazione:

ORE 19:00 DEL PRIMO GIORNO

Fate scogliere il sale in 50 ml di acqua fredda. In una brocca separata fate sciogliere il lievito con i restanti 350 ml di acqua fredda. In una ciotola ampia mescolate le farine e l’acqua con il lievito quindi mescolate. Aggiungete l’acqua salata e continuate a mescolare, aggiungete anche l’olio. Impastate brevemente e fate riposare l’impasto per 1 ora nella sua ciotola coperta con un canovaccio a temperatura ambiente.

ORE 20:00 DEL PRIMO GIORNO

Spolverate il piano di lavoro con della semola, rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e fate le pieghe a portafoglio: portate il lembo inferiore vicino a voi verso il centro, stessa cosa con il lembo superiore, poi portate la parte di sinistra verso il centro e il lato destro anch’esso verso il centro. Avrete ottenuto un panetto quadrato, pirlatelo per conferirgli una forma tondeggiante, quindi mettetelo delicatamente in una ciotola ampia unta di olio. Coprite con un canovaccio e lasciate a temperatura ambiente per 20 minuti.

ORE 20:20 DEL PRIMO GIORNO:

Rovesciate nuovamente l’impasto sul piano di lavoro e procedete a fare le pieghe a portafoglio come descritto sopra. Rimettete l’impasto della ciotola, coprite con il canovaccio e fate riposare per 20 minuti.

ORE 20:40 DEL PRIMO GIORNO

Rovesciate nuovamente l’impasto sul piano di lavoro e procedete a fare le pieghe a portafoglio come descritto sopra. Rimettete l’impasto nella ciotola, ungete la superficie con dell’olio extravergine di oliva e coprite la ciotola con pellicola per alimenti in modo che sia sigillata. In alternativa usate un contenitore ampio con coperchio ermetico. Riponete la ciotola in frigorifero per tutta la notte e buona parte del giorno successivo.

ORE 15:00 DEL SECONDO GIORNO:

Riprendete la ciotola dal frigorifero, lasciatela a temperatura ambiente per 20 minuti, quindi rovesciate l’impasto sul piano di lavoro spolverizzato di semola e dividetelo in due porzioni con una spatola. Prendete una porzione e rendetela tondeggiante portando un lembo di pasta verso il centro, ripetendo l’operazione con tutti gli angoli che si creano fino ad ottenere un panetto tondo.  Stessa cosa con il secondo panetto.

Mettete ogni panetto nella teglia che utilizzerete per la cottura ben unta di olio, premete con i polpastrelli per allargare un po’ l’impasto e fate lievitare per 4 ore in un luogo riparato (il forno spento è una buona soluzione).

ORE 19:00 DEL SECONDO GIORNO:

Con i polpastrelli allargate delicatamente l’impasto fino a coprire tutta la superficie della teglia stando attenti a non bucare le bolle d’aria. Preriscaldate il forno a 250°C, nel frattempo condite la focaccia con pomodorini, olive, cipollotto rosso a rondelle, olio, sale e origano. Quando il forno è in temperatura infornate una teglia per volta nel ripiano di mezzo e fate cuocere in modalità statica per 15 minuti. A cottura ultimata estraete, infornate l’altra pizza e completate la prima con stracciatella fresca, pesto di basilico, pomodorini semi secchi e qualche acciuga se vi piace. Fate lo stesso con la seconda pizza, quindi portate in tavola e gustate!

Ecco le foto con i passaggi!

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Pane allo speck e semi di finocchio – profumo di Alta Badia!

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In attesa di poter tornare nella nostra amata Alta Badia ho preparato un pane che me ne ricorda i profumi: farina di segale, speck affumicato e semi di finocchio e papavero. Il metodo che utilizzo quasi sempre per il pane è quello del no knead bread ovvero pane senza impasto e ad alta idratazione + pieghe e riposi + cottura in pentola di ghisa per ottenere una crosticina croccante e una mollica morbida. Se anche voi amate i sapori di montagna non vi resta che provare, è un pane buono e molto profumato che potrete gustare così com’è o per le vostre ricette sfiziose (tagliato a dadini e tostato sarà perfetto per una vellutata di patate e finocchi o di zucca per esempio).

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Ingredienti per 1 pagnotta:

  • 300 gr di farina manitoba
  • 100 gr di farina di segale
  • 100 gr di speck affumicato tagliato “in coriandoli”(dadini molto piccoli)
  • 4 gr di lievito di birra disidratato
  • 300 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 3 cucchiai di semi di finocchio
  • 3 cucchiai di semi di papavero
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • un paio di cucchiai di semola per spolverizzare il piano di lavoro 

Preparazione:

Fate sciogliere il lievito nell’acqua a temperatura ambiente mescolando bene per farlo dissolvere completamente. In una grande ciotola mettete le farine, il sale, lo zucchero, i semi, lo speck e mescolate. Aggiungete l’acqua con il lievito sciolto e mescolate con una forchetta fin quando l’impasto “sta insieme” senza lavorarlo troppo; dovrà rimanere appiccicoso e informe. Coprite con pellicola per alimenti e fate lievitare per almeno 12 ore.

Trascorse le 12 ore spolverizzate il piano di lavoro con della semola e con l’aiuto di una spatola in silicone rovesciate l’impasto. Piegate a portafoglio il pane portando la parte alta di impasto verso il centro, stessa cosa con la parte bassa di impasto. Ora il pane avrà una forma piuttosto allungata lateralmente, quindi piegate i lati esterni di destra e di sinistra verso il centro in modo da creare una forma quadrata/tondeggiante. Rimettete l’impasto nella ciotola e fate riposare per 30 minuti a temperatura ambiente. Trascorsa la mezz’ora riprendete l’impasto, rovesciatelo nuovamente e fate di nuovo le pieghe come la prima volta. Fate lievitare per 2 ore a temperatura ambiente.

Mettete una pentola di ghisa con il suo coperchio in forno e portatelo a 200°C in modalità statica. Quando il forno è in temperatura estraete la pentola utilizzando appositi guanti per non scottarvi, togliete il coperchio e con l’aiuto di una spatola in silicone rovesciate delicatamente l’impasto nella pentola rovente, questo darà un “boost di lievitazione” al pane. Coprite con il coperchio e infornate per 30 minuti. Dopo 30 minuti togliete il coperchio (attenti a non scottarvi) e fate cuocere per altri 10/15 minuti finché la superficie non è ben dorata. Estraete la pentola a cottura ultimata, fate raffreddare a temperatura ambiente e sformate il vostro pane. Solo quando è completamente freddo può essere tagliato a fette e gustato come più vi piace!

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Kardemummabullar – cardamom bun svedesi

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Dovete sapere che se c’è una cosa che adoro proprio tanto, quella è la colazione! Non c’è niente di meglio di un bel pane o un dolce fatto in casa e una tazza di caffè per iniziare bene e con positività la giornata! Anche quando viaggiamo non perdiamo l’occasione di fare delle ottime colazioni nelle caffetterie e nei Bakery più famosi, e devo dire che una delle mie città preferite per fare colazione è Stoccolma con i suoi Bakery stracolmi di pane a lievitazione naturale e dolci “di panetteria” come le cinnamon rolls o i Kardemummbullar ovvero i bun al cardamomo che vedete qui sotto in foto. Qui sotto quelli di “Fabrique

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Questi invece quelli del Wiener Cafè:wiener cafè 1E da Sturekatten:cardamom buns2Ovviamente ogni Bakery ha la sua ricetta ma si tratta sempre di un impasto di pan brioche o pane al latte farcito di burro zucchero e cardamomo, arrotolato su se stesso e glassato alla fine con uno sciroppo al cardamomo e granella di zucchero. Dato che adoro questo genere di preparazione mi sono cimentata nei Kardemummbullar che sono simili alla cinnamomo roll, cambia un po’ l’intreccio ma non è nulla di impossibile. Ecco la ricetta che ho seguito e che ho preso dal numero di Sale&Pepe di gennaio 2021. Per capire come fare l’intreccio ho cercato alcuni video su YouTube che mostrano bene come fare.

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Ingredienti per 16 pezzi:

  • 500 gr di farina manitoba
  • 200 gr di burro morbido
  • 350 ml di latte tiepido
  • 220 gr di zucchero
  • 7 gr di lievito di birra disidratato 
  • 1\2 cucchiaino di cannella
  • 1 cucchiaio di cardamomo verde in polvere (o i semini di 10 capsule)
  • 1 tuorlo per la finitura
  • 2 cucchiai di latte per la finitura
  • 2 cucchiai di granella di zucchero per la finitura
  • un pizzico di sale

Preparazione:

Fate sciogliere il lievito nel latte tiepido con un paio di cucchiai di zucchero presi dal totale. Fate riposare 10 minuti. Mescolate al latte rimasto 1\2 cucchiaio di polvere di cardamomo e 50 gr di burro. Il burro dovrà sciogliersi completamente quindi scaldate un po’ il latte per agevolare il processo. Ricordatevi di farlo raffreddare se lo avete scaldato troppo. 

Nella ciotola della planetaria versate la farina, 75 gr di zucchero e il lievito. Mettete il gancio per impastare e versate con l’impastatrice in azione a velocità 1 il mix di latte burro e cardamomo intiepidito, aggiungete un pizzico di sale e lasciate che l’impastatrice lavori. Dovrete ottenere un impasto morbido e liscio, incordato. Vi accorgete che è pronto quando non c’è più impasto sulle pareti della ciotola e l’impasto si attorciglia sul fondo della ciotola. Con l’aiuto di una spatola in silicone o con le mani leggermente unte togliete tutto l’impasto dal gancio, sistemate l’impasto nella ciotola nella quale avete impastato, coprite con pellicola per alimenti (non a contatto con l’impasto) e mettete in frigorifero tutta la notte oppure a temperatura ambiente fino al raddoppio (impiegherà circa 3 ore). 

Mescolate lo zucchero avanzato con la polvere di cardamomo rimasta e la cannella. Lavorate il burro rimasto a pomata rendendolo “spalmabile”. 

Una volta che l’impasto è lievitato sgonfiatelo su un piano di lavoro leggermente infarinato e stendetelo in una sfoglia di 48 x 40 cm. Rifilate i bordi con un coltello per renderlo perfettamente rettangolare. Tenete da parte i ritagli.

Spalmate di burro tutta la superficie, spolverizzate con metà dello zucchero aromatizzato, quindi piegate a metà la pasta in modo da ottenere un rettangolo lungo 48 cm e alto 20 cm. Con un coltello affilato o una rotella tagliapasta ricavate 16 strisce, tagliate ciascuna ancora a metà in senso verticale lasciando intatto l’ultimo centimetro di pasta. Prendete con una mano la parte con l’impasto unito, con l’altra la parte con le due metà di impasto e tiratele leggermente elasticizzano l’impasto (fate fare delle oscillazioni in alto e in basso come fosse una banda elastica) e quando è un pochino più lungo attorcigliate su se stesso l’impasto a elica, arrotolatelo intorno a 4 dita della mano come una girella e terminate infilando l’estremità all’interno della girella. Io mi sono aiutata consultando diversi video online e mi è stato di grande aiuto per capire come fare l’intreccio originale. 

Procedete così con tutte le altre strisce sistemando i kardemummbullar man mano che sono pronti su un paio di teglie rivestite di carta forno. Fate lievitare a temperatura ambiente per 1 ora. Lavorate i “ritagli” tenuti da parte in modo da creare delle piccole briochine, eventualmente farcitele con della cannella e un po’ di zucchero e arrotolate i ritagli come per creare delle chioccioline.

Spennellate i kardemummbullar con il tuorlo sbattuto con un paio di cucchiai di latte, cospargeteli con la granella di zucchero e infornate in forno già caldo a 180°C per 25 minuti. 

Mentre i kardemummbullar sono in forno preparate uno sciroppo con lo zucchero al cardamomo rimasto e 50 ml di acqua. Quando il composto è di colore ambrato e ha una consistenza sciropposa spegnete. A cottura ultimata sfornate, spennellate con lo sciroppo al cardamomo e se volete aggiungete ancora qualche granello di zucchero.

Fate raffreddare e gustate!

Consiglio per la conservazione: gustate i kardemummbullar freschi in giornata, quelli che rimangono, una volta freddi possono essere congelati (avvolti individualmente o a due a due in pellicola per alimenti) e riposti in freezer. Per averli pronti a colazione toglieteli dal freezer la sera prima di andare a dormire e la mattina successiva se li volete “come appena sfornati” scaldateli leggermente in forno o in una padellina antiaderente da entrambi i lati. Super buoni!!!

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Croissant francesi

cornetto 5Per me non c’è colazione migliore di quella fatta con le croissant francesi di pasta sfoglia: il loro profumo, la consistenza croccante e sfogliata esternamente e più morbida all’interno, il profumo di burro che rimane sulle mani… paradisiache! Qui da noi non si trovano così facilmente come a Parigi dove ad ogni angolo sbucano tipiche boulangerie che sprigionano profumini invitanti in ogni momento della giornata! A Milano anche le migliori pasticcerie tendono sempre a proporre brioches, ottime talvolta, ma del tutto diverse dalle croissant! Per questo, almeno una volta all’anno, mi concedo il lusso di prepararle in casa! Il procedimento è lungo ma tutto sommato facile, quindi non vi resta che comprare del buon burro e mettervi all’opera, sentirete che soddisfazione e che bontà una volta sfornate e gustate ancora tiepide con un bel caffè come foste a Parigi!

Fotorcornetto 6Prima nota tecnica: con questi ingredienti si realizzano croissant leggermente salate come quelle francesi appunto ma se vi piace un gusto un po’ più dolce vi consiglio di seguire il “tocco finale” ovvero prima di infornarle spennellarle con l’uovo e spolverizzare abbondantemente con zucchero in granella e zucchero semolato, in questo modo si formerà una deliziosa crosticina zuccherata che farà da contrasto all’interno più salato. Io ho applicato questo “tocco finale” solo su metà delle croissant così potete vedere anche visivamente la differenza.

cornetti 7cornetto 3Seconda nota tecnica: le croissant, ma più in generale il burro e tutto ciò che con esso è preparato (come le crostate) ama il freddo quindi preparate le croissant quando il clima in casa non supera i 20 – 23 gradi altrimenti il burro ne risente e di conseguenza il vostro impasto sarà più difficile da lavorare.cornetto 1Terza nota tecnica: comprate il miglior burro che trovate, dato che il burro sarà ciò che darà gusto e profumo alle croissant è importante che sia buono. Come riconoscerlo? Il prezzo è già un buon indicatore e se non avete ancora individuato la vostra marca preferita provatene diverse prima di capire quale fa per voi. Noi adoriamo il Lurpack (per questa ricetta uso quello non salato). E ora non mi resta che augurarvi… buon lavoro!cornetto 4Ingredienti per l’impasto:

  • 500 gr di farina manitoba
  • 275 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 25 gr di burro di ottima qualità
  • 8 gr di sale
  • 60 gr di zucchero
  • 25 gr di lievito di birra fresco o 8 gr di quello disidratato

Ingredienti per il tournage:

  • 250 gr di burro di ottima qualità
  • un cucchiaio di farina

Ingredienti per il tocco finale:

  • 1 tuorlo sbattuto con 2 cucchiai di latte
  • zucchero semolato e in granella se vi piacciono dolci

Preparazione dell’impasto:

Nella ciotola della planetaria mescolate la farina e lo zucchero. Fate sciogliere il lievito di birra nell’acqua e aggiungetela alla farina azionando la planetaria con il gancio per impastare alla minima velocità. A metà lavorazione aggiungete il sale e il burro morbido a pomata. Continuate a impastare finché non si forma un impasto elastico e liscio, ci vorranno circa 15 minuti. Trasferite l’impasto in una ciotola leggermente unta con del burro e coprite la ciotola con pellicola per alimenti. Riponete in frigorifero per 6 ore. (foto 1)

Croissant 1Trascorse le 6 ore prendete l’impasto e trasferitelo delicatamente su un piano di lavoro infarinato leggermente. Sgonfiatelo delicatamente premendo sulla superficie con i polpastrelli. (foto 2)

Croissant 2Con il mattarello stendete l’impasto in un rettangolo alto circa 1\2 centimetro, largo circa 25 cm e lungo 40 cm (foto 3)

Croissant 3Prendete il panetto di burro dal frigorifero, spolverizzate un cucchiaio di farina su un foglio di carta forno e posizionateci sopra il panetto tagliandolo a fette spesse e componendo un rettangolo grande circa 22 cm di base e 26 cm di altezza (foto 4)Croissant 4Spolverizzate il rettangolo con un cucchiaio di farina e coprite con un foglio di carta forno e battete con il mattarello per renderlo omogeneo. Sovrapponete il rettangolo di burro sull’impasto lasciando libera la parte alta di impasto (foto 5). Abbiate l’accortezza di lasciare libero dal burro circa 1 centimetro di impasto per lato.Croissant 5A questo punto rifilate con il coltello se necessario la parte alta di impasto per renderla dritta e a misura e ribaltate l’impasto libero dal burro sul rettangolo di burro (figura 6).Croissant 6Ora ribaltate la parte con il burro sopra all’impasto chiudendo “a portafoglio” il panetto. (foto 7)

Croissant 7Ora girate di 90° il panetto tenendo il lato aperto sulla destra; sigillate bene i bordi e stendete con il mattarello in un rettangolo spesso circa 8 mm, lungo e largo quanto quello iniziale quindi circa 25 di lato per 40 di altezza. Ripiegate a tre come avete fatto prima questa volta partendo dal basso verso il centro e poi la parte superiore. Ruotate il panetto di 90° tenendo il lato aperto alla vostra destra. Sigillate i bordi con le dita e avvolgete il panetto con un foglio di pellicola per alimenti. Riponete in frigorifero per 45 minuti.Croissant 8Trascorso il riposo in frigorifero, riprendete il panetto, togliete la pellicola (foto 9) e iniziate il secondo giro, o “tour simple” alla francese quindi stendete il rettangolo sempre con il lato corto verso di voi spesso circa 8 mm (foto 10). Portare verso il centro prima il lembo inferiore, poi quello superiore (foto 11). Girare di 90° tenendo il lato aperto verso destra, impacchettate con la pellicola e riponete in frigorifero per 45 minuti.Croissant 9Croissant 10Croissant 11Trascorso il riposo in frigorifero, riprendete il panetto (foto 12), togliete la pellicola e ripetete i passaggi come nelle foto 10 e 11 quindi stendete l’impasto, piegate verso il centro prima la parte inferiore poi quella superiore e di nuovo ruotate di 90°, impacchettate con pellicola e mettete in frigorifero per 45 minuti.Croissant 12Ci siamo, ora siete pronti per formare le vostre croissant quindi: tirate fuori il panetto dal frigorifero, togliete la pellicola e stendetelo in un rettangolo lungo spesso 8 mm. Lavorate il rettangolo con il mattarello solo nel senso della lunghezza.  Se non è preciso rifilate con il coltello i bordi per ricavare un rettangolo preciso (foto 13).Croissant 13Tagliate il rettangolo in due (foto 15) se volete croissant piccole, altrimenti tenetelo così com’è per fare croissant super. Croissant 15Ritagliate con un coltello dei triangoli isosceli (foto 16) e arrotolateli dalla base alla punta per ottenete le croissant. Più il triangolo è stretto e alto più saranno “arrotolate” le croissant: la foto 17 mostra croissant più piccole mentre la foto 18 mostra croissant fatte a partire da triangolo più stretti e lunghi.  Croissant 16Croissant 17Posizionate le croissant su diverse teglie rivestite di carta forno. La punta delle croissant deve stare sotto per evitare che in cottura si sollevi.croissant 17 biscroissant 18croissant 18 bisFate lievitare le croissant per circa 2 ore in un luogo privo di correnti come il forno spento. Trascorso il periodo di lievitazione estraete le teglie dal forno e portatelo a 200°C modalità statica. Prima di infornare le croissant spennellatele con un tuorlo sbattuto con due cucchiai di latte e se vi piace l’idea spolverizzatele con dello zucchero in granella e zucchero semolato.

IMPORTANTE: se non volete cuocere ora le croissant potete congelarle prima della lievitazione (mettetele in freezer su un vassoio con carta forno e una volta congelate potete radunare in un sacchetto idoneo) oppure conservarle in frigorifero per tutta la notte su un vassoio coperte da pellicola leggermente imburrata (così non si attacca alle croissant). Se le congelate prima di cuocerle dovrete farle decongelare in frigorifero per 10/12 ore poi farle lievitare 2 ore a temperatura ambiente, se le tenete in frigorifero basterà farle lievitare due ore a temperatura ambiente e procedere poi a spennellatura e cottura.

Infornate a 200°C per i primi 7 minuti, poi abbassate la temperatura a 180°C e proseguite per altri 7 minuti, regolandovi sui tempi a seconda del vostro forno, le croissant dovranno avere un bel colorito dorato. Cuocete una teglia per volta e abbiate l’accortezza di portare sempre il forno a 200°C prima di infornare la teglia successiva.

Una volta cotte, sfornatele, fatele raffreddare leggermente quindi trasferitele su una gratella fino a completo raffreddamento.cornetto 2

 

BOOK REVIEW: La magia del forno di Paul Hollywood

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Adoro questo libro e se mi leggete dall’inizio sapete che una delle mie prime ricette pubblicate è stata quella del pane al latte, ricetta presa proprio da questo libro. Avendo una bella passione per il pane e lievitati dolci o salati sono sempre alla ricerca di ricette e libri “seri” sulla panificazione. Credetemi, in commercio ci sono un sacco di libri che io definisco “commerciali” con ricette assurde con delle proporzioni tra gli ingredienti talmente sballate da risultare impossibili! Questo libro invece è il mio benchmark: ho provato tantissime ricette e non sono mai stata delusa, anzi: le lievitazioni riescono alla perfezione, le spiegazioni sono a prova di principiante e le ricette molto sfiziose e gustose e ce n’è davvero per tutti i gusti. Il libro è di Paul Hollywood che qualcuno conoscerà per le sue apparizioni a Bake Off UK o altri programmi in TV. Anche io l’ho scoperto grazie a questo programma e mi è piaciuto fin da subito!

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Ma parliamo del libro: contiene 120 ricette suddivise in 7 capitoli:

  • Iniziamo a conoscere il pane
  • Pani di base
  • Pani saporiti
  • Lievito madre
  • Croissant, danish e brioche
  • Biscotti, pudding e torte
  • Frolle e sfoglie

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Trovo sia completo in quanto parte dalle informazioni di base su lievito, farine e tecniche per poi passare ai pani di base per chi è alle prime armi e vuole partire da qualcosa di semplice (ma buonissimo, come il mio amato pane al latte) per poi passare ai pani saporiti, che adoro, tra cui pane con mirtilli rossi e stilton, con noci pere e gorgonzola, con olive, cipolle e coriandolo e tanti altri e non mancano i pani dolci, davvero ottimi per la colazione: pane alla frutta, ai datteri, rotolini, hot cross buns.

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Se volete fare il passo e “entrare nel tunnel” del lievito madre c’è una bella sezione con il procedimento per creare il vostro lievito madre e tante ricette che ne prevedono l’utilizzo. E non è finita qui, già perchè il libro tratta anche prodotti da forno come croissant, danish, torte e biscotti che vanno dai classici britannici come la victoria sponge cake, gli scones, shortbread, crumble fino a dolci internazionali: baklava, clafoutis, tarte pithivier, sfogliatine portoghesi, lemon meringue pie, cheesecake salata, flamiche, muffin, genoise e che dire della pasta sfoglia, incredibile!!! Spiegata passo per passo con tanto di foto, se decidete di investire una giornata intera in cucina avrete una bella soddisfazione quando sfornerete le vostre croissant che saranno le più buone che abbiate mai mangiato! Insomma libro approvatissimo in tutto e per tutto!

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Mi piace perchè:  le ricette sono tutte corredate di una bella foto che per me è fondamentale, sia per invogliare a farla ma anche per capire come sarà il risultato finale.

Gli ingredienti sono tutti reperibili nella grande distribuzione, non ci sono ingredienti “strani” o introvabili. Pur essendo un libro made in UK non contiene ingredienti strani o introvabili come spesso accade con questi libri ma sono sempre pochi ingredienti e tutti di consumo comune quindi tutte le ricette sono fattibili da questo punto di vista.

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Le ricette: Le proporzioni tra gli ingredienti sono perfette e le spiegazioni chiare e dettagliate. Le ricette sono tantissime e soddisfano i gusti di tutti: pane salato, dolce, con formaggi, alla frutta, al cioccolato, torte e biscotti di ogni tipo e qualità!

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Quindi: libro consigliatissimo sia per i neofiti che per i più esperti per avere qualche nuova idea su pani particolari o per apprendere nuove ricette di dolci fatti da un maestro dell’arte bianca come Paul Hollywood.

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Idea regalo: in abbinamento al libro si possono regalare delle farine particolari (la manitoba ovviamente poi farro, segale e farina integrale ad esempio) e qualche bustina di lievito di birra disidratato per poter provare da subito le ricette.

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