Panino super ricco ai gamberoni fatto in casa: pane al timo, gamberoni, melanzane grigliate, pesto di pomodorini semi secchi e mozzarella. Un signor panino!

panino3Le cene che preferisco sono quelle sul mio terrazzo il fine settimana: cucino qualcosa di buono, accendo le candele, preparo la tavola come dico io, scelgo una playlist in tema, Marco stappa una bella bottiglia e ci rilassiamo parlando dei programmi del weekend e di come è andata la giornata. Questi momenti fatti di semplicità sono per me impagabili: non ha prezzo stare seduti all’aria aperta senza fretta davanti ad un piatto semplice ma fatto con amore e condividere i propri pensieri con la persona che amiamo di più e sentirsi subito meglio e in pace con se stessi. Per la cena di questa bella serata estiva vi propongo  quindi una ricetta semplice ma golosa che sa di mare e di sole, di giorni felici e spensierati, in poche parole un panino che sa…. di vacanza!

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Ingredienti per 4 panini grandi o 6 medi:

  • 400 gr di farina manitoba
  • 100 gr di farina di farro
  • 12 gr di sale
  • 45 gr di zucchero bianco
  • 10 gr di lievito di birra disidratato
  • 40 gr di burro morbido
  • 4 cucchiai di origano essiccato
  • 2 cucchiai di timo essiccato
  • 300 ml di acqua a temperatura ambiente
  • un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale maldon per la finitura

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Ingredienti per farcire 2 panini:

  • 10 gamberoni
  • 1 mozzarella
  • due cucchiai di pesto di pomodorini secchi
  • 1 piccola melanzana
  • due cucchiai di maionese
  • una spolverata di paprika dolce o affumicata
  • un filo di olio extravergine di oliva

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Preparazione del pane:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, le erbe aromatiche e mettete il lievito da una parte e il sale e lo zucchero dall’altra. Aggiungete il burro morbido e 3\4 dell’acqua e azionate la planetaria con il gancio a uncino per impastare. Aggiungete l’acqua poco per volta fino a formare un bell’impasto morbido, potrebbe non servire tutta l’acqua quindi procedete per gradi. Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola coperta con pellicola alimentare riposta in un luogo tiepido e privo di correnti.

Trascorse circa 2 ore l’impasto sarà lievitato fino al raddoppio. A questo punto sgonfiate l’impasto e dividetelo in 6 parti. Impastate ciascun pezzetto ripiegando il panino più volte su se stesso e dandogli una forma tondeggiante. Allineate i panini su due teglie rivestite di carta forno e fateli lievitare nuovamente fino al raddoppio.

Prima di infornarli ungete leggermente il centro di ciascun panino con un goccio di olio extravergine di oliva stando attenti a non sgonfiare il panino e cospargete con un pizzico di fiocchi di sale maldon.

Cuocete a 210°C (forno statico) per 15/18 minuti. Dovranno essere ben dorati. Fateli raffreddare su una gratella. I panini si manterranno morbidi all’interno come quelli degli hamburger.

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Preparazione dei panini:

Tagliate la melanzana a fette e grigliatele per bene su una piastra di ghisa leggermente unta con un filo di olio extravergine di oliva. Tenete da parte. Pulite i gamberi ed eliminate il filamento intestinale, quindi passateli in padella con un filo di olio extravergine senza stracuocerli, dovranno rimanere morbidi e leggermente traslucidi. Tenete da parte. Tagliate la mozzarella a fette e tamponate con carta assorbente da cucina per eliminare un po’ di latte.

Tagliate a metà i panini, eliminate un po’ di mollica e tostate il pane sulla griglia senza esagerare per non seccare il pane. Spalmate una metà con il pesto di pomodorini secchi e l’altra metà con maionese e una spolverata di paprika. Adagiate il pane sul piatto, farcite con le fette di melanzane, la mozzarella, i gamberoni, chiudete il panino e servite subito in modo che il pane sia caldo e l’interno rimanga fresco e dia appunto quella sensazione di “preparato al momento”. Gustate con un bel calice di vino bianco bello fresco e godetevi un super panino fatto con le vostre mani!

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Pane con l’uvetta – la mia ricetta preferita

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Ho perfezionato questa ricetta dopo diversi tentativi: seguendo svariate ricette di pane con l’uvetta ho ottenuto pani morbidi con poche uvette, simili a pan brioche più che non al pane che ho nella mia memoria, il pane che mangiavo da bambina, che prendevano spesso i miei nonni e che piace anche molto anche a mia mamma, un pane rustico, dall’aspetto un po’ burbero per via delle uvette in superficie un po’ bruciate e dalla crosta croccante, con un impasto salato di grano duro, perfetto per contenere tante uvette morbide, dolci e lucenti. Un po’ per caso un po’ per intuizione, sono riuscita ad ottenere il risultato che cercavo: ho utilizzato il metodo di Jim Lahey che prevede una lunga lievitazione e un’alta idratazione (come per il no knead bread) e ho aggiunto 350 gr di uvette, tantissime in proporzione alla farina (400 gr) ma indispensabili per questo effetto, e ho aggiunto una parte farina di grano duro alla classica manitoba per un impasto meno briochoso ma più simile ad un pane rustico, ed ecco che sono riuscita a creare una perfetta pagnotta con uvette degna dei migliori panifici milanesi! E ora ecco la ricetta:

paneuvetta2Ingredienti per 1 pagnotta:

  • 200 gr di farina manitoba
  • 200 gr di farina di grano duro
  • 350 gr di uvette
  • 8 gr di sale
  • 2 grammi di lievito di birra disidratato
  • 320 gr di acqua (fredda in estate, leggermente tiepida in inverno)
  • una manciata di farina di mais o farina di semola per spolverizzare

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Preparazione:

In una ciotola capiente versate le farine, il sale, l’uvetta, il lievito di birra e l’acqua e mescolate brevemente con una forchetta fino a quando l’impasto non sta insieme e si presenta come un agglomerato di uvette. Coprite la ciotola con pellicola per alimenti (non deve essere a contatto con il pane) e lasciate lievitare per almeno 15 o 18 ore (ve ne serviranno 18/20 se è inverno).

Spolverizzate il piano di lavoro con della semola o della farina di mais. Con l’aiuto di una spatola in silicone rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e ripiegate i bordi verso il centro come a formare un fagottino. Mettete l’impasto a lievitare su un canovaccio spolverizzato di semola o farina di mais, avvolgetelo con il canovaccio infarinato e coprite a campana con una ciotola ampia che non tocchi l’estremità del pane e che gli lasci lo spazio per crescere. (la ciotola della planetaria è perfetta)

Lasciate lievitare per 2 ore, quindi accendete il forno a 250°C (in questo modo il pane ha tempo per lievitare ancora) e mettete nel forno un tegame in ghisa o in terracotta (assicuratevi che regga le elevate temperature). Quando il forno è in temperatura estraete il tegame rovente con l’aiuto di presine a tenuta stagna, rovesciate il pane dal canovaccio al tegame, coprite e rimettete nel forno. Cuocete con il coperchio per 30 minuti, poi togliete il coperchio e cuocete per altri 15/30 minuti. Regolatevi guardando il colore del pane che dovrà essere brunito ma non bruciato.

Una volta cotta il pane va fatto intiepidire nel tegame, poi rovesciato su una gratella e solo quando è freddo si può tagliare. Se lo tagliate quando è ancora tiepido l’umidità fuoriuscirà e il pane non avrà la consistenza che vogliamo ottenere.

Una volta tagliato a fette, se non consumato subito, il pane può essere congelato. Vi basterà toglierlo dal freezer e lasciarlo a temperatura ambiente per alcune ore e sarà come appena fatto! Noi lo mangiamo a colazione di solito quindi lo lascio avvolto nel sacchettino per alimenti per tutta la notte e a colazione è pronto per essere gustato con una bella tazza della vostra bevanda preferita!

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No knead bread – pane senza impasto dal successo assicurato

 

noknead9Fare il pane è davvero un’arte: può sembrare facile impastare farina acqua e lievito ma credetemi, fare un buon pane, con le caratteristiche giuste, non è affatto semplice perché le variabili in gioco (temperatura, umidità, lievito e tipologia di farina) possono essere davvero difficili da gestire e da capire. Non basta seguire una ricetta alla lettera e in ogni caso tutte le ricette dei lievitati prevedono una certa discrezionalità nella misurazione dei liquidi proprio per via dell’umidità degli ingredienti e dell’ambiente di lavoro e anche la stagionalità influisce sulla buona riuscita del pane. Nonostante tutto, fare il pane resta per me un rito antico, quotidiano e conviviale e io adoro prepararlo proprio per questo. Il pane è un alimento semplice e puro, che non ti stanchi mai di mangiare, che si abbina magnificamente a tanti altri ingredienti, e non c’è niente di più confortante del profumo di pane fresco che si diffonde per casa e poi il pane consente di essere creativi in diversi modi: si possono fare forme e trecce diverse, si può aromatizzare con spezie, frutta secca o semi oleosi, si può fare dolce o salato, con diversi tipi di farine… insomma, preparare il pane non ti stanca mai! La lunga premessa era doverosa per presentare questo pane “no knead bread” ovvero pane senza impasto ideato dal famoso panettiere Jim Lahey. L’ho fatto diverse volte perché è davvero pratico: si mescolano brevemente tutti gli ingredienti e si fa riposare molte ore, poi un giro di pieghe per dare un po’ di forza e si cuoce nel tegame di ghisa che regala una bella crosticina croccante, indice di un buon prodotto finale! L’alta idratazione e il lungo tempo di lievitazione fanno in modo che si creino delle belle alveolature e secondo me è una ricetta che non può mancare nel repertorio di base di ognuno di noi e vi consiglio di provare a farlo almeno una volta! Mi piace mangiarlo a merenda spalmato di crema di pistacchio, o come aperitivo tagliato a quadretti con dell’ottimo olio e un pizzico di fleur de sel, o a colazione con marmellata di arance amare e un buon caffè, ma è ottimo di per sè quindi sta bene con tutto! Guardate che belle alveolature! Ottenute senza fatica!

noknead11Ingredienti per una pagnotta:

  • 300 gr di farina 00
  • 200 gr di farina manitoba
  • 380 gr di acqua a temperatura ambiente
  • 10 gr di sale
  • 2 gr di lievito di birra fresco (oppure 1,5 gr di lievito di birra disidratato)
  • 10 gr di miele
  • qualche cucchiaio di farina di mais o qualche cucchiaio di farina 00 per lo spolvero

Preparazione:

In una ciotola ampia versate le farine, il sale e il miele. Fate sciogliere il lievito in due cucchiai di acqua prelevati dal totale. Nella ciotola versate quindi l’acqua e l’acqua contenente il lievito sciolto. Mescolate brevemente con una forchetta e coprite la ciotola contenente l’impasto appiccicoso e grumoso ottenuto con la pellicola alimentare. Fate lievitare a temperatura ambiente per 18/20 ore (in estate ce ne vorranno circa 12/14).

Trascorso il periodo di lievitazione l’impasto sarà pieno di bollicine.

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A questo punto cospargete il piano di lavoro con della farina e aiutandovi con una spatola in silicone (non toccate l’impasto con le mani o ne sarete appiccicati) rovesciate l’impasto sulla superficie cosparsa di farina. Con la spatola o con la punta delle dita infarinate portate i lati dell’impasto laterali verso il centro; stessa cosa per i lati superiore e inferiore, portateli verso il centro. Si dice fare le pieghe a portafoglio perché si piegano uno sull’altro i lati del pane.

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A questo punto preparate un vassoio o un tagliere con sopra un canovaccio spolverizzato di farina 00 o di farina di mais e capovolgetevi sopra il pane. Aiutatevi con un tarocco perché l’impasto è molto morbido. Con un pennello da cucina eliminate l’eccesso di farina dalla superficie.

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Chiudete il canovaccio sul pane facendo una sorta di “fagottino”.

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Ora coprite a campana con una ciotola ampia (la ciotola della planetaria va benissimo)

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Fate lievitare ancora 1 ora, quindi accendete il forno a 230°C in modalità statica inserendo nel forno una pentola preferibilmente in ghisa o in terracotta (assicuratevi che la vostra pentola regga la temperatura del forno). Io utilizzo la pentola in ghisa Le Creuset, fantastica per il pane e per tante altre preparazioni!

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Quando il forno è in temperatura, estraete il tegame utilizzando le presine da forno, oliate con un pennello il fondo del tegame e con l’aiuto del canovaccio rovesciate l’impasto nel tegame. Coprite e infornate per 40 minuti. Dopo 40 minuti togliete il coperchio e cuocete per altri 20 minuti senza coperchio. Il pane dovrà essere di un bel colore dorato, quindi regolatevi sui tempi di cottura, potreste aver bisogno di prolungare di qualche minuto il tempo.

Estraete dal forno, fate intiepidire, sformate il pane e attendete che sia completamente freddo prima di tagliarlo. Gustate come più vi piace!

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Panciok integrali con albicocche essiccate e pepite di cioccolato fondente

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Splendido accostamento quello tra albicocche e cioccolato fondente: dolci e cremose le prime, croccante e amaro il secondo, due gusti che si amalgamano perfettamente in un impasto integrale morbido morbido buono come una brioche ma molto più sano e nutriente!

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Ingredienti per 18 panini 

  • 250 gr di farina manitoba
  • 250 gr di farina manitoba integrale
  • 10 gr di sale
  • 7 gr di lievito di birra disidratato
  • 60 gr di zucchero
  • 1 bustina di malto per panificazione
  • 40 gr di burro morbido
  • 320 ml di acqua tiepida
  • 160 gr di albicocche secche
  • 100 gr di cioccolato fondente tritato grossolanamente

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Preparazione:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, il sale e lo zucchero da un lato e il lievito e il malto dall’altro. Mettete al centro il burro morbido e azionate alla minima velocità con il gancio a uncino per impastare aggiungendo man mano l’acqua che deve essere tiepida in inverno e fresca durante la stagione estiva.

Fate impastare completamente, quindi unite le albicocche tagliate a metà e il cioccolato proseguendo a impastare per un altro minuto o due in modo da incorporare gli ingredienti.

Mettete l’impasto a lievitare in un luogo tiepido privo di correnti (il forno spento con la luce accesa è sempre una buona idea) per 2/3 ore o fino al raddoppio. Sgonfiate quindi l’impasto e dividetelo in 18 palline. Allineate i panciok su due teglie foderate con carta forno e fate lievitare per altre 2 ore o comunque fino al raddoppio e infornate a 210°C forno statico preriscaldato per 12 minuti.

Fate raffreddare e gustate insieme al vostro tè preferito! Una volta freddi si possono congelare in sacchettini per alimenti. Per averli pronti a colazione basterà toglierli dal freezer la sera prima di andare a dormire e lasciarli a temperatura ambiente nel loro sacchettino. Al mattino saranno come appena fatti e non vedrete l’ora di fare colazione!

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I miei appunti sul panettone + una ricetta facile dal successo assicurato!

PANETTONE2Il panettone artigianale è un dolce fantastico, così semplice eppure così complesso e difficilissimo da fare! Il suo profumo sa di Natale e di festa, i canditi e le uvette si fondono nel morbido impasto rendendo questo pane dolce ancora più prezioso…. e delizioso! In questo post ho deciso di raccogliere tutti i consigli che io e le mie amiche e compagne di avventure culinarie Laura e Nicoletta abbiamo appreso al corso sul panettone organizzato da Zodio. Il pasticcere Michele è stato disponibile a raccontarci metodo, tempi e ricetta per una buona riuscita del dolce milanese. Ci siamo divertite, che in cucina è fondamentale, e ci ha dato la “carica” per provare ancora e ancora! Unica pecca che potete vedere anche in foto è l’incarto: ho usato quello per panettone da 1 kg mentre l’impasto è da 750 gr ma in casa avevo solo questo o quello da 500 gr che sarebbe stato quindi troppo piccolo.

panettone3Prima della ricetta vi riporto i miei appunti:

  • Qualche ora prima di iniziare a fare il panettone preparare tutti gli ingredienti sul piano di lavoro in modo che abbiano tutti la stessa temperatura.
  • E’ preferibile lavorare in un ambiente caldo, il panettone non ama il freddo né gli shock termici quindi assicuratevi di non avere ingredienti freddi di frigorifero ed evitate di aprire le finestre.
  •  La temperatura ideale per la lievitazione è di 30 gradi. Potete accendere il forno a 50°C, spegnerlo, aprire lo sportello per 5 minuti e inserire il panettone a lievitare lasciando la luce del forno accesa per mantenere il caldo.
  • Indispensabile la planetaria: fa lei la maggior parte del lavoro.
  • Se l’impasto vi sembra troppo morbido e appiccicoso non preoccupatevi: la planetaria incorderà l’impasto e farà in modo che si stacchi da solo dalle pareti della ciotola.
  • Si può utilizzare del burro di cacao alimentare per conferire un maggior profumo di burro al dolce: in questo caso dal burro totale necessario occorre togliere la quantità corrispondente al burro di cacao che metterete.
  • Il burro di cacao, se utilizzato, deve essere scaldato per diventare morbido ma non deve essere bollente: attendete che raggiunga una temperatura di 22/24 gradi prima di inserirlo nell’impasto.
  • I canditi devono essere di buona qualità: in alcuni negozi specializzati si può acquistare il mix di cedro e arancia canditi perfetti per il panettone.
  • Il panettone fatto con il lievito di birra ha una durata di 1 giorno, mentre quello fatto con lievito madre dura anche più di una settimana perché si mantiene morbido. Utilizzare il lievito di birra aiuta a impratichirsi con l’impasto e a “farsi le ossa”
  • Importante la pirlatura dell’impasto: consiste nel far ruotare l’impasto sul piano di lavoro utilizzando le mani messe a coppa per rendere liscio e portare al di sotto le pieghe. In internet ci sono diversi video che mostrano come fare. Sembra facile ma non lo è affatto! Quindi: esercitarsi è l’unico modo per imparare!
  • Se l’impasto è appiccicoso e difficile da maneggiare è consigliabile ungersi le mani con un filo di olio.
  • La cottura del panettone va fatta per 3\4 del tempo a forno spento e per 1\4 di tempo a forno leggermente aperto: questa operazione consente all’umidità di fuoriuscire e garantire una perfetta cottura. Utilizzate un mestolo di legno per tenere aperto di un centimetro il forno.
  • Il colore più o meno giallo dell’impasto non è indice di una maggiore quantità di uova: i panettoni molto gialli sono fatti con le uova a pasta gialla, create fornendo alle galline mangimi con coloranti.
  • Ultimo consiglio: provare, provare, provare!

panettone4La ricetta che abbiamo studiato con il pasticcere Michele è di quelle “tradizionali” che prevede diverse lievitazioni e l’aggiunta degli ingredienti in diversi momenti della giornata seguendo tempistiche ben precise. Dato che non avevo tempo di seguire la sua ricetta perchè dovevo uscire di casa ho optato per una versione “express” che viene tramandata in rete su diversi blog e infatti il panettone è venuto davvero bene, morbido morbido e profumato e non è affatto complicato quindi vi consiglio la ricetta se siete come me alle prime armi con il panettone e volete impratichirvi e ottenere da subito un buon risultato! La ricetta ha una lunga origine: io l’ho trovata qui sul blog di Claudia, che a sua volta l’ha presa da Paoletta qui che si è ispirata ad Adriano qui! Grazie ragazzi per i vostri consigli!

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Ingredienti per 1 panettone da 750 gr:

  • 150 gr di lievito madre (in sostituzione fate una biga 12 ore prima con 100 gr di manitoba, 50 gr di acqua e 1,5g di lievito di birra fresco, impastate e lasciate fermentare a 18° in una ciotola coperta con pellicola alimentare)
  • 380 gr di farina manitoba
  • 125 gr di latte
  • 65 gr di acqua
  • 120 gr di zucchero
  • 100 gr di burro morbido (a pomata)
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 8 gr di lievito di birra fresco
  • 5 gr di sale
  • 1 cucchiaio di rum
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale
  • la scorza grattugiata di un’arancia
  • 100 gr di uvetta
  • 200 gr di canditi di cedro e arancia

Preparazione:

Mettete in ammollo l’uvetta in acqua tiepida con qualche cucchiaio di rum.
Sciogliete nella planetaria il lievito madre (rinfrescato due volte) o la biga a pezzettini, nell’acqua e latte, usando il gancio a foglia della planetaria.
Aggiungete il lievito di birra sbriciolato e tanta farina, presa dal totale, quanto basta per ottenere un impasto morbido, e proseguite a velocità media per amalgamare.
Unite un tuorlo, un terzo di zucchero e un po’ di farina. Proseguite a impastare e dopo qualche minuto aggiungete l’altro tuorlo, un terzo di zucchero e ancora un po’ di farina. Proseguite a impastare per qualche minuto. Terminate quindi l’inserimento degli ingredienti rimasti quindi l’albume, lo zucchero e la farina rimasta.
Portate a incordatura con la foglia finché l’impasto non sarà lucido e si aggrapperà alla foglia con forza (se provate a staccare l’impasto dalla foglia con una spatola in silicone vedrete che l’impasto farà resistenza, quindi significa che la maglia glutinica si è sviluppata bene!)
A questo punto sempre con la foglia aggiungete il burro a pezzettini poco per volta, aggiungendo il pezzetto successivo solo ad assorbimento del precedente.
Unite un cucchiaino di rum, la scorza grattugiata dell’arancia e la vaniglia.
Togliete il gancio a foglia, inserite quello a uncino e aggiungete all’impasto l’uvetta ben scolata (pressatela tra due fogli di carta assorbente per eliminare tutta l’umidità) e i canditi.
A questo punto formate una “palla” facendo pirlare l’impasto sul piano di lavoro infarinato. Inserite l’impasto nell’incarto da panettone, fate lievitare fino al raddoppio in un luogo caldo e infornate in forno già caldo a 200°C per i primi 20 minuti, successivamente coprite con un foglio di alluminio se la superficie dovesse scurirsi troppo e proseguite la cottura a 170° C per altri 40/45 minuti avendo l’accortezza di tenere lo sportello aperto di qualche millimetro nell’ultimo quarto d’ora.
Fate la prova stecchino al centro, deve uscire asciutto e non deve trovare resistenza quando si infila.
Fate raffreddare su una griglia fino a completo raffreddamento. Una volta freddo conservatelo in un cellophane per alimenti ben chiuso per preservare aroma e morbidezza! E ora, come dice la mia amica Laura: tutti con le mani in pasta!!!
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Focaccia dolce alle susine per l’ora del tè

focaccia 1Questo pomeriggio avevo proprio voglia di preparare una bella focaccia dolce con le susine e un impasto integrale al farro! Non so perché ma questa focaccia dolce mi fa pensare ad Alice nel Paese delle Meraviglie… credo proprio che questo sarebbe stato il dolce perfetto per l’ora del tè con il bianconiglio e il cappellaio matto!

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Ingredienti per una teglia di focaccia:

  • 300 gr di farina manitoba
  • 100 gr di crusca di farro (se non avete la crusca usate la farina integrale)
  • 200 gr di farina di farro
  • 400 ml di acqua (fredda in estate, tiepida in inverno)
  • 40 gr di olio extravergine di oliva
  • 40 gr di zucchero
  • 7 gr di lievito di birra disidratato
  • 8 gr di sale fino

Ingredienti per completare la focaccia:

  • 400 gr di susine
  • 40 gr di olio extravergine di oliva
  • 60 gr di zucchero bianco o di canna

focaccia 6Preparazione:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, la crusca di farro e il lievito di birra e date una mescolata. In una brocca mescolate l’acqua, il sale, lo zucchero e l’olio e versate due terzi di questo composto nella ciotola con le farine. Azionate la planetaria con il gancio a uncino per impastare e aggiungete i liquidi poco per volta fino a completo assorbimento. Potreste avanzarne un pò, quindi procedete pian piano. L’impasto dovrà comunque essere ben idratato, morbido e un po’ appiccicoso.

Fate impastare alla minima velocità per 10 minuti, quindi fate lievitare direttamente nella ciotola della planetaria in un luogo tiepido fino al raddoppio (circa 2 ore). Con il periodo di riposo l’impasto prenderà consistenza e sarà meno appiccicoso.

Tagliate a fettine le susine eliminando il nocciolo.

Trascorso il periodo di lievitazione, spennellate con un filo di olio una teglia da forno e versate l’impasto direttamente nella teglia sgonfiandolo e stendendolo con una spatola in silicone o con i polpastrelli unti di olio.

Distribuite l’olio e lo zucchero e incastonate le fettine di susine premendole bene sul fondo. Infornate a 190°C (forno statico, già preriscaldato) per 15/20 minuti. La superficie della focaccia dovrà diventare di un bel colore dorato. A cottura ultimata estraete la teglia e fate raffreddare a temperatura ambiente prima di servire con il vostro tè preferito!

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Avocado toast con pane integrale al carbone vegetale, salmone affumicato, fettine di lime e semi di zucca

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Avete mai avuto la sensazione di essere avocado – dipendenti? Io purtroppo si! Ho voglia di mangiare questo toast sempre il venerdì sera! Adoro l’avocado per la sua consistenza fresca e cremosa e il suo sapore neutro ma in qualche modo burroso, perfetto da abbinare a qualcosa di croccante e  ideale per far esaltare sapori più sapidi come le uova, il bacon croccante o il salmone affumicato. In Italia non è molto diffuso ma all’estero stanno spopolando le avocado bowls, ciotole piene di tanti ingredienti sani e naturali tra cui l’avocado, o gli avocado burger (che fa anche Macha Cafè a Milano) e appunto gli avocado toast: pane a fette integrale spalmato da uno strato bello spesso di avocado e guarnito da ingredienti a piacere come uova, verdure, formaggi o frutta. Il mio avocado toast preferito prevede pane nero integrale fatto in casa, avocado che deve essere maturo e morbido, distribuito a cucchiaiate abbondanti, salmone affumicato, fettine sottili di lime e una manciata di semi di zucca! E’ fantastico, provatelo in abbinamento a un calice di vino bianco fresco per una cena leggera e fatemi sapere se anche a voi dà dipendenza!!!

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Ingredienti per il pane nero al carbone:

  • 300 gr di farina manitoba
  • 100 gr di farina di farro
  • 100 gr di crusca di farro (se non la trovate utilizzate 100 gr di farina integrale)
  • 4 cucchiai di semi di lino
  • 4 cucchiai di semi di sesamo
  • 1 bustina di carbone vegetale in polvere
  • 1 bustina di malto per panificazione (se non lo trovate utilizzate 1 cucchiaio di zucchero)
  • 300 ml di acqua (fredda se è estate, tiepida se il clima è più fresco)
  • 30 gr di burro
  • 10 gr di sale
  • 10 gr di lievito di birra disidratato

Ingredienti per guarnire due avocado toast:

  • 6 fette di salmone affumicato
  • 1 avocado grande e maturo (deve essere morbido al tatto già toccando la parte esterna)
  • 1 lime
  • due cucchiai di semi di zucca

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Preparazione del pane:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, la crusca (o la farina integrale), il carbone vegetale, il malto (o lo zucchero), il burro morbido, i semi di lino e di sesamo, il sale da una parte e il lievito dall’altra e 2\3 dell’acqua e iniziate ad impastare alla minima velocità con il gancio a uncino. Aggiungete man mano l’acqua procedendo poco per volta finché non avrete ottenuto un bell’impasto morbido ed elastico ma non appiccicoso. Ricordate sempre che potrebbe non servirvi tutta l’acqua oppure potreste doverne aggiungere, dipende dal clima, dalla farina e dall’umidità dell’aria. Fate lievitare il pane nella ciotola riposta in un luogo tiepido e privo di correnti per 2 o 3 ore (in estate va bene anche la temperatura ambiente). Quando il pane sarà raddoppiato in volume, rovesciatelo sul piano di lavoro, sgonfiatelo e ripiegatelo su se stesso fino a formare un cilindro. Oliate uno stampo da plumcake e adagiateci il pane. Fate lievitare nuovamente fino al raddoppio. Cuocete quindi in forno preriscaldato a 200°C (modalità statica) per 30 minuti. Estraete il pane dallo stampo e controllate la cottura: se è asciutto e battendo le nocche fa un rumore sordo è pronto! Fatelo raffreddare completamente su una gratella.

E’ il momento di preparare il nostro avocado toast: quando il pane è freddo tagliate quattro fette di pane più o meno spesse a seconda dei vostri gusti, tostatele un po’, disponetele sui piatti da portata, tagliate l’avocado a metà e prelevate la polpa con un cucchiaio, distribuitela sulle fette di pane. Tagliate 4 fettine sottili di lime e con il lime rimasto spruzzate un po’ di succo sull’avocado. Sovrapponete le fettine di salmone affumicato, una manciata di semi di zucca e decorate con le fettine di lime! Servite e gustate!

 

Panino gourmet con pane alle erbe fatto in casa, tartare di fassona piemontese, capperi di pantelleria e scorza di limone

bread 6Un bel panino fatto in casa con la tartare di fassona battuta al coltello condita a regola d’arte è una vera e propria delizia nella sua semplicità! Se poi create un po’ di atmosfera con della musica jazz, qualche tealight e una buona bottiglia di vino vi siete creati una cenetta niente male! In questo caso le materie prime devono essere di ottima qualità, e credetemi, questo pane fatto in casa vi lascerà senza parole! La ricetta del pane l’ho presa dal mio libro preferito “La magia del forno” di Paul Hollywood aggiungendo la farina di farro e delle erbe aromatiche per un profumo in più. Il pane viene davvero bene, sembra proprio il bun degli hamburger, morbido morbido e dalla mollica soffice e leggermente dolce, perfetta per accogliere ripieni delicati come appunto la tartare. E ora la ricetta:

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Ingredienti per 6 panini:

  • 400 gr di farina manitoba
  • 100 gr di farina di farro
  • 12 gr di sale
  • 45 gr di zucchero bianco
  • 10 gr di lievito di birra disidratato
  • 40 gr di burro morbido
  • 4 cucchiai di origano essiccato
  • 2 cucchiai di timo essiccato
  • 300 ml di acqua a temperatura ambiente
  • un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale maldon per la finitura

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Preparazione dei panini:

Nella ciotola della planetaria versate le farine, le erbe aromatiche e mettete il lievito da una parte e il sale e lo zucchero dall’altra. Aggiungete il burro morbido e 3\4 dell’acqua e azionate la planetaria con il gancio a uncino per impastare. Aggiungete l’acqua poco per volta fino a formare un bell’impasto morbido, potrebbe non servire tutta l’acqua quindi procedete per gradi.  Mettete l’impasto a lievitare in una ciotola riposta in un luogo tiepido e privo di correnti.

Trascorse circa 2 ore l’impasto sarà lievitato fino al raddoppio. A questo punto sgonfiate l’impasto e dividetelo in 6 parti. Impastate ciascun pezzetto ripiegando il panino più volte su se stesso e dandogli una forma tondeggiante. Volendo potete fare anche delle piccole baguette o filoncini come quello che vedete nella foto qui sotto.

Allineate i panini su due teglie rivestite di carta forno e fateli lievitare nuovamente fino al raddoppio.

Prima di infornarli ungete leggermente il centro di ciascun panino con un goccio di olio extravergine di oliva e cospargete con un pizzico di sale maldon.

Cuocete a 210°C (forno statico) per 15/18 minuti. Dovranno essere ben dorati. Fateli raffreddare su una gratella.

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Ingredienti per la tartare (per 2 panini):

  • 200 gr di carne di fassona battuta al coltello
  • due cucchiai di capperi di pantelleria (precedentemente dissalati)
  • la scorza di un limone
  • olio extravergine di oliva
  • sale affumicato e pepe di sichuan macinato al momento
  • a piacere un cucchiaino di senape rustica o classica

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Preparazione dei panini:

Condite la tartare con abbondante olio extravergine di oliva, un pizzico di sale affumicato e una macinata di pepe di sichuan e mescolate accuratamente. Aggiungete la scorza di un limone e i capperi e mescolate nuovamente. Se vi piace aggiungete la senape e mescolate.

Tagliate il vostro panino con un coltello seghettato, tostate leggermente le due metà esterne, quindi spalmate la tartare su ciascuna metà e chiudete. E ora, stappate una buona bottiglia di vino rosso, accendete qualche candela, fate partire della musica jazz e rilassatevi con questo ottimo panino gourmet!

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Buona serata!

Torta di rose con crema frangipane e marmellata di arance

torta di rose 1

Si lo so, non è che sembrino proprio dei boccioli di rose ma ha pur sempre un fascino tutto suo, come spesso accade per quelle preparazioni che non sono proprio belle da vedere ma sono deliziose da gustare! L’impasto è molto soffice, una nuvola, il ripieno non è stucchevole ma anzi, riesce a rendere ancora più aromatico, goloso e umido l’interno del dolce. L’impasto da crudo si presenta molto (ma molto!) morbido per via dell’importante contenuto di burro, e in questi casi non bisogna perdersi d’animo: potete maneggiarlo con la spatola in silicone o lasciare la ciotola in frigorifero per una mezz’oretta in modo da far rassodare l’impasto, l’importante è resistete alla tentazione di aggiungere farina! Gli ingredienti indicati basteranno per una torta di medie dimensioni e 6 muffin: con le fette avanzate ho infatti inserito una fetta o “rosa” in ogni cavità della teglia dei muffin, una bella trovata per avere delle tortine monoporzione per le colazioni della settimana!  Ho confezionato la torta in una bella scatola che regalerò a mia mamma per la festa di domani! E ora la ricetta:

torta di rose 2

Ingredienti per l’impasto:

  • 500 gr di farina manitoba + un paio di cucchiai per stendere l’impasto
  • 200 ml di latte
  • 100 gr di burro morbido
  • 80 gr di zucchero bianco
  • 3 uova
  • 7 gr di sale fino
  • 7 gr di lievito di birra disidratato

Ingredienti per la farcitura:

  • 80 gr di burro morbido
  • 80 gr di zucchero
  • 80 gr di farina di mandorle
  • 2 cucchiai di latte
  • 2 cucchiaini di estratto di vaniglia
  • mezzo vasetto di marmellata di arance

Ingredienti per la finitura:

  • 1 tuorlo sbattuto con 2 cucchiai di latte

Preparazione:

Nella ciotola della planetaria mescolate farina e lievito, aggiungete il latte e azionate con il gancio a foglia fino ad ottenere un impasto grossolano. Aggiungete le 3 uova precedentemente sbattute, lo zucchero e per ultimo il sale. Proseguite a impastare con il gancio a foglia, poi sostituitelo con il gancio a uncino per impastare e con la planetaria in azione a bassa velocità aggiungete il burro morbido poco alla volta fino a completo assorbimento. Proseguite a impastare finché non si forma un bell’impasto incordato ma molto morbido, impossibile da maneggiare con le mani.

Con l’aiuto di una spatola in silicone versate l’impasto in una ciotola unta di burro e mettetela a lievitare in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria per circa 2 ore.

Trascorso il tempo di lievitazione l’impasto sarà raddoppiato in volume e avrà preso un pò di consistenza. A questo punto sempre con l’aiuto di una spatola in silicone rovesciate l’impasto su un piano da lavoro rivestito con carta forno spolverizzata di farina.

Preparate la farcitura: con un frullino elettrico o la planetaria sbattete il burro con lo zucchero e i due cucchiai di latte fino ad ottenere un composto bianco e spumoso, aggiungete l’estratto di vaniglia e la farina di mandorle e mescolate bene.

Aiutandovi con il mattarello e un po’ di farina stendete l’impasto in un rettangolo di circa 60 x 40 centimetri e spalmate la marmellata in uno strato omogeneo. Sovrapponete la crema frangipane a cucchiaiate cercando di stenderla in modo omogeneo su tutta la superficie.

Arrotolate l’impasto tenendo verso di voi il lato lungo. Dovrete ottenere un cilindro. Mettete il rotolo di impasto ottenuto avvolto in carta forno in freezer per 15 minuti in modo da farlo rassodare un pò.

Trascorso il riposo in freezer tagliate quindi il rotolo in fette da 2 centimetri di spessore e posizionatele a raggiera in una tortiera rotonda rivestita di carta forno lasciando un po’ di spazio tra un rotolino e l’altro. Se vi avanzano delle fette potete inserirle arrotolate in una teglia per muffin preparata con i pirottini.

Fate lievitare per un’altra ora in un luogo tiepido e privo di correnti.

Spennellate la superficie con un tuorlo sbattuto con 2 cucchiai di latte quindi cuocete in forno già caldo a 180°C statico per 30/40 minuti.

Estraete dal forno, fate raffreddare e servite in tavola oppure confezionatela in una bella scatola per un dolce regalo hand made!

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