Tagliatelle con ragout di anatra, porto, scorza di arancia e rosmarino!

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Ho visto questa ricetta su un post IG del giornale Sale&Pepe e l’ho voluta preparare per il pranzo di oggi: noi amiamo l’anatra e un bel piatto di tagliatelle al ragoût e un calice di rosso toscano sono perfetti per un pranzo del weekend! Io ho cotto il ragoût nella slow cooker, viene davvero bene perché i sapori si concentrano e la carne diventa morbidissima ma potete farlo tranquillamente in un tegame dal fondo spesso, come quelli in ghisa ad esempio.

Ingredienti per 2 persone:

  • 1 petto d’anatra
  • 1\2 bicchiere di Porto
  • 1 arancia
  • 4 cucchiai di olio
  • una presa di sale e una macinata di pepe
  • 1 scalogno piccolo
  • 1\2 carota
  • 1\2 costa di sedano
  • un pizzico di cannella
  • 2 chiodi di garofano
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 cucchiaio di farina 00
  • 250 gr di tagliatelle (noi abbiamo usato quelle integrali di Delverde) 

Preparazione:

Eliminate la pelle al petto d’anatra e tagliatelo prima a fettine e poi a dadini piccoli. In un tegame dal fondo spesso fate un soffritto con olio e un trito fine di scalogno, carota e sedano, condite con sale e pepe e aggiungete la carne. Fate rosolare la carne a fuoco medio – alto, quindi aggiungete un cucchiaio di farina e mescolate. Bagnate con il Porto e fate evaporare, abbassate la fiamma al minimo, aggiungete un pizzico di cannella, i chiodi di garofano e la scorza di mezza arancia prelevata con un pelapatate. Se avete la slow cooker travasate il tutto nella ciotola della pentola, aggiungete il rametto di rosmarino in cima e fate cuocere per 4 ore nella modalità “high” con il coperchio. Se non avete la slow cooker continuate a cuocere il ragoût nella pentola a fuoco molto dolce mescolando di tanto in tanto. Dovrà cuocere un’ora. Bagnate con poca acqua se dovesse asciugarsi troppo.

Quando il ragoût è pronto cuocete le tagliatelle in acqua salata e scolatele al dente. Condite con il ragoût, impiattate e grattugiate la restante scorza di arancia direttamente sul piatto. Aggiungete un rametto di rosmarino e servite! 

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Stinco di maiale cotto a bassa temperatura nella slow cooker con purè di patate

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Se siete amanti della carne vi consiglio di sperimentare la cottura nella “croc pot” ovvero la pentola che consente di cuocere a bassa temperatura per diverse ore chiamata anche “slow cooker”. Io da quando l’ho provata non ne posso più fare a meno: i tagli di carne che richiedono cotture lunghe come arrosti, brasati, spezzatini & co vengono davvero bene: la cottura a bassa temperatura regala una carne molto morbida, succosa e saporita, che si scioglie in bocca praticamente! Oggi ho preparato lo stinco di maiale al vino rosso e timo con carote e scalogni accompagnato da un classico purè di patate, un piatto super confortante e molto sostanzioso!

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ingredienti per 2 persone affamate:
  • 2 stinchi di maiale
  • 4 scalogni
  • 4 carote
  • 300 ml di vino rosso 
  • 200 ml di brodo vegetale
  • una presa di sale, una macinata di pepe
  • 1 cucchiaino raso di sale grosso
  • 1 mazzetto di timo fresco  
  • olio extravergine di oliva
  • 4 patate grandi 
  • una noce di burro
  • circa 300 ml di latte
  • noce moscata
  • 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 2 rametti di ribes per decorare
preparazione:

In una padella antiaderente rosolate gli stinchi di maiale senza aggiungere grassi finché non sono abbrustoliti. Trasferiteli nella vostra slow cooker, salate e pepate, aggiungete nella pentola le carote precedentemente pelate e tagliate a tocchetti, gli scalogni sbucciati, il vino rosso, il brodo vegetale, un cucchiaino raso di sale grosso e un bel mazzetto di timo fresco. Chiudete con il coperchio e fate cuocere a media temperatura per 6 ore (ricordatevi di preparare la carne per tempo, io alle 7.00 del mattino stavo rosolando la carne per averla pronta a pranzo).

Preparate il purè di patate facendo cuocere le patate con la buccia in una pentola piena di acqua bollente finché sono tenere, fate la prova infilzando una patata con i rebbi di una forchetta, dovranno affondare facilmente. Scolate le patate e fatele intiepidire. Quando sono tiepide sbucciatele e schiacciatele con l’apposito schiacciapatate. In una pentola capiente fate cuocere per un paio di minuti le patate schiacciate aggiungendo il latte caldo e una presa di sale fino ad ottenere la consistenza desiderata, quindi spegnete il fuoco, aggiungete una noce di burro, una spolverata di noce moscata grattugiata e il parmigiano grattugiato. Mescolate e tenete da parte fino al momento di servire. 

Trascorse le 6 ore gli stinchi saranno cotti alla perfezione. Togliete il coperchio, prelevate un paio di mestoli di sugo di cottura e fate restringere in un pentolino antiaderente fino ad ottenere una salsa cremosa. Io ho aggiunto anche un cucchiaino di zucchero per facilitare la caramellizzazione.

Impiattate gli stinchi con il sughetto di cottura, le carote, gli scalogni e il purè di patate e completate il piatto con due rametti di timo fresco, un rametto di ribes, una noce di burro e una macinata di pepe sul purè. Servite ben caldo e degustate con un calice di vino rosso asciutto come un rosso di Montalcino. 

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